Abbandono del Tetto Coniugale: 3 Punti per Capirlo e Difendersi

Oggi parliamo di un argomento serio e complesso sia sotto il profilo legale che dal punto di vista umano: l'abbandono del tetto coniugale. In tre punti chiave vedremo di cosa si tratta, quali sono le conseguenze, specie se ci sono figli, e come è possibile difendersi.

Succede. Non lo vorremmo mai ma, purtroppo, succede. A volte in modi quasi cinematografici: ci svegliamo, allunghiamo la mano verso l’altra parte del letto e lui non c’è. Buttiamo un occhio alla scrivania e tutte le sue cose sono sparite. Apriamo il suo armadio anche se già ci sembra di conoscere la risposta: vuoto. Altre volte la vicenda assume contorni meno filmici, ma il risultato non cambia: tecnicamente siamo dinanzi all’abbandono del tetto coniugale da parte del coniuge.

L‘abbandono del tetto coniugale da parte di nostro marito (ovviamente il discorso vale anche per noi donne, ma dato che questa è una testata femminile cerchiamo di inquadrare la questione dal punto di vista della donna) è un episodio particolarmente doloroso. Ovviamente dal punto di vista personale ci sentiamo ferite, abbandonate, tradite (anche se non necessariamente lui ha un’altra persona). Non a caso, l’abbandono del tetto coniugale (o della casa coniugale) può essere una delle cause di addebito della separazione. Come sappiamo bene – e come sanno ancora meglio le amiche sposate – infatti il matrimonio comporta dei doveri, tra i quali l’obbligo di fedeltà, di assistenza morale e materiale, di collaborazione e coabitazione.

L’abbandono del tetto coniugale, dunque, non è un gesto destinato a rimanere privo di conseguenze: vediamo quali possono essere.

1. Abbandono del tetto coniugale: causa o conseguenza della separazione?

abbandono tetto coniugale conseguenze
Fonte: Web

Tecnicamente, potremmo definire l’abbandono del tetto coniugale come l’allontanamento del coniuge dalla casa famigliare. Gesto che, evidentemente, interrompe la convivenza matrimoniale e porta con sé conseguenze legali che influiscono – in misura differente a seconda di variabili che andremo ora a esaminare – sul processo di separazione e divorzio.

Anzitutto, oltre a essere un atto a dir poco vile (poi naturalmente dipende da caso a caso), l’abbandono del tetto coniugale può essere rischioso in termini di conseguenze, che potrebbero diventare pesanti per chi volesse separarsi. Il compito più arduo spetta in primis al legale che si trova a dover valutare i motivi che hanno portato il coniuge ad abbandonare la casa famigliare: era esasperato da una situazione di convivenza diventata ormai insostenibile o ha agito con leggerezza, magari frettolosamente? Non si tratta soltanto di domande che servono a noi per capire, anche se forse un po’ troppo tardi (ma sempre meglio tardi che mai, amiche) con chi abbiamo avuto a che fare, ma sono fondamentali per il nostro avvocato per determinare le conseguenze dell’abbandono del tetto coniugale.

Il reato, per esempio, non sussiste qualora il coniuge abbandoni il tetto coniugale con preavviso al partner circa la propria intenzione di separarsi, anche non necessariamente motivata, oppure in presenza di giusta causa, là dove per giusta causa intendiamo violenza fisica e/o verbale all’interno delle mura domestiche, il tradimento, il trasferimento della sede di lavoro in luogo lontano dalla dimora abituale, l’insoddisfazione sessuale o una più generica incompatibilità caratteriale che rende difficile quando non impossibile la prosecuzione della convivenza sotto lo stesso tetto. Addirittura, una sentenza della Cassazione ha ritenuto giusta causa di abbandono del tetto coniugale la presenza di una suocera particolarmente invadente (!).

In generale, l’abbandono del tetto coniugale determina l’addebito della separazione al coniuge che se n’è andato. A patto che tale abbandono sia effettivamente la causa della crisi coniugale e non una conseguenza della stessa. Per intenderci, se il matrimonio era già finito da tempo, addebitare la separazione all’altro sarà piuttosto difficile. In ogni caso dev’essere sempre e comunque il coniuge che chiede l’addebito della separazione per abbandono del tetto coniugale a dover fornire le prove che sia stato proprio l’abbandono a causare la separazione.

Insomma, dipanarsi tra i cavilli legali non è affatto semplice. Qui abbiamo voluto fornire una breve illustrazioni di quali possano essere le conseguenze dell’abbandono del tetto coniugale, ma è evidente che qualora ci capitasse una situazione del genere dovremmo necessariamente rivolgerci ad un avvocato. Intanto, giusto per inquadrare meglio la situazione, vediamo come si configurano le conseguenze dell’abbandono del tetto coniugale in presenza di figli.

2. L’abbandono del tetto coniugale è reato solo se i figli vengono lasciati a loro stessi

abbandono tetto coniugale con figli
Fonte: Web

Come abbiamo già detto, l’abbandono del tetto coniugale senza un motivo plausibile costituisce una violazione dei doversi coniugali. A livello penale, la Corte di Cassazione ha stabilito che, affinché l’abbandono del tetto coniugale possa ritenersi reato, l’allontanamento stesso dev’essere ingiustificato e connotato da un effettivo “disvalore etico e sociale”. In altre parole, se il coniuge ha “revocato” i mezzi di sussistenza per i figli, potrà avere responsabilità penali. In tutti gli altri casi o quasi, l’abbandono della casa domestica sarà ritenuto legittimo, ossia privo di conseguenze penali (ma non civili).

Se lo guardiamo da questo punto di vista, potrebbe sembrare che non ci siano mezzi per difenderci dall’abbandono del tetto coniugale. In realtà non è così: andiamo a vedere cosa possiamo fare e quali sono i mezzi legali a nostra disposizione.

3. Denunciare l’abbandono del tetto coniugale non è così semplice

abbandono tetto coniugale denuncia
Fonte: Web

Quando non sussistano una giusta causa e un congruo preavviso per l’abbandono del tetto coniugale, il coniuge “abbandonato” può rivolgersi alla forza pubblica affinché emetta una constatazione dell’atto con relativo verbale per un reato penalmente perseguibile in alcuni casi (pochi, come abbiamo visto) dietro querela della persona offesa. Lo prevede un articolo del Codice Penale, rispetto al quale tuttavia la giurisprudenza ha rilevato delle incongruenze con le innovazioni apportate al diritto di famiglia:

  • L’introduzione del divorzio senza richiesta di motivazioni o giusta causa;
  • Facoltà del coniuge di lasciare senza conseguenze civili e penali la casa coniugale con una semplice comunicazione scritta non motivata e/o con il deposito di un’istanza di separazione in tribunale;
  • Necessari accertamenti della causa di abbandono del tetto coniugale per verificare l’eventuale sussistenza del reato tramite indagini che coinvolgono la sfera intima e privata del coniuge e pertanto risultano lesive della dignità e della privacy.

In sostanza, care amiche, l’abbandono del tetto coniugale non è una questione semplice, né facilmente trattabile in poche righe. Noi abbiamo cercato di dare un inquadramento generale della vicenda per farvi capire quali siano i contorni umani e legali di un gesto simile. Per il resto, come già detto, l’unica soluzione è di rivolgersi a un avvocato specializzato in diritto di famiglia.

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