Viviamo in una società dominata dal sesso. Dirlo è quasi banale, eppure non lo comprendiamo mai abbastanza come quando pensiamo all’astinenza sessuale.

Rinunciare al sesso – e quindi non solo al rapporto sessuale completo, ma anche ai preliminari, al sesso anale, al sesso orale, alla masturbazione e così via – ci sembra spesso qualcosa di inconcepibile. Eppure, ci sono ottimi motivi per dire no al sesso (ma molti altri per non farlo). E non tutte le persone che lo scelgono – o lo subiscono – lo fanno per punirsi.

Le ragioni dell’astinenza sessuale volontaria

Ci sono molte ragioni per cui una persona può scegliere l’astinenza sessuale. Alcune sono contingenti, per esempio una candidosi o un’altra infezione sessualmente trasmissibile. Altre sono dettate da paure, magari proprio delle MST o di gravidanze indesiderate.

Tra le ragioni più diffuse ci sono alcune credenze di tipo religioso o filosofico. L’astinenza, per alcune religioni, è da praticare sempre – è il caso, ad esempio, dei preti o delle suore – o per alcuni periodi nella propria vita, per esempio fino al matrimonio. Ci sono delle astinenze di tipo mistico, che aiutano a potenziale le capacità tra le lenzuola.

Alcune persone potrebbero decidere di rinunciare al sesso – se per sesso intendiamo “rapporti sessuali con altre persone” – perché single o perché stanno vivendo un rapporto in crisi, anche se in questi casi di volontario c’è spesso ben poco è l’astinenza è subita piuttosto che voluta.

Stesso discorso vale per chi non riesce ad avere rapporti sessuali, come può accadere ad alcune persone disabili, che hanno subito un trauma o che si sentono inadeguate perché sono rimaste vergini troppo a lungo secondo gli standard della società.

Ci sono, poi, persone che scelgono di rinunciare ai rapporti anche con sé stessi, magari perché devono curare una dipendenza da sesso. Non è detto, però, che l’astinenza sessuale volontaria sia necessariamente una privazione: alcune persone, infatti, la praticano come tecnica bdsm, sfruttando l’ausilio di dispositivi come gabbie o cinture di castità.

L’astinenza sessuale non deve essere confusa con l’asessualità, che è un orientamento sessuale che consiste in una totale assenza di desiderio sessuale o di attrazione sessuale, ma che non esclude che le persone ace possano fare sesso, provare piacere o allacciare relazioni più o meno durevoli. Semplicemente, non ne sentono il bisogno.

I benefici dell’astinenza sessuale

La scelta di fare o non fare sesso è assolutamente personale e legittima. Ma ci sono davvero dei benefici per chi sceglie la seconda possibilità?

Secondo Dan Brennan, medico ed editorialista sanitario, le persone che scelgono l’astinenza sessuale possono scoprire che non fare sesso aiuta la loro salute mentale: alcune persone, infatti, dicono che il sesso era una distrazione o una preoccupazione e hanno scoperto che l’astinenza aiuta a mantenere le loro menti più serene e le aiuta a concentrarsi su altro, come la propria carriera accademica o lavorativa. Altri hanno scoperto che il sesso causa loro stress o ansia da prestazione e sono più felici di non doversene preoccupare.

Dettare i confini dell’astinenza può anche essere uno strumento di empowerment per le persone che vogliono fare scelte ponderate sul sesso. Alcune coppie scelgono il celibato insieme definiscono i propri parametri: se si è in una relazione, è infatti fondamentale poter parlare apertamente con l’altro o l’altra della propria volontà di non fare sesso.

Astinenza sessuale: effetti e conseguenze

L’astinenza sessuale non ha solo risvolti positivi. Il sesso, lo dice la scienza, fa bene alla salute: ad esempio, ha un effetto calmante e, negli uomini, diminuisce il rischio di cancro alla prostata.

Diversi studi, inoltre, hanno dimostrato che gli uomini che hanno un’alta frequenza di orgasmi hanno una vita più lunga e vivono meglio, grazie a delle ricadute positive su tutto l’organismo – compreso il sistema immunitario. Ovviamente anche la vescica funziona meglio, perché tutta quella zona si “allena”.

Un’altra possibile conseguenza dell’astinenza sessuale nell’uomo è la polluzione notturna, mentre la donna può risentire di una minore lubrificazione vaginale.

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