Calo del Desiderio Sessuale Femminile: Quando la Voglia di Far l'Amore va in Letargo

A molte di noi sarà capitato - o potrebbe capitare - di incorrere in periodi in cui soffriamo di calo del desiderio sessuale: vediamo insieme quali sono le cause e come affrontare un momento tanto delicato per la donna e la coppia.

Ormai abbiamo terminato le scuse: un ulteriore mal di testa richiederebbe come minimo un ricovero, ma temiamo che un laconico, per quanto sincero, “Non mi va” possa ferire il nostro partner e spingerlo a pensare che il problema sia lui. Invece non è così: ne siamo sicure, il sentimento perdura e continuiamo a voler stare con lui, ma da qualche tempo il sesso è l’ultimo dei nostri pensieri e i nostri ormoni paiono essere in letargo nonostante la primavera sia esplosa da mo’. E noi ci sentiamo tristi, annoiate e asciutte, letteralmente. Probabilmente siamo vittime del famigerato calo del desiderio, a sua volta sintomo di un disturbo del desiderio sessuale, ossia il disturbo da desiderio sessuale ipoattivo o il disturbo da avversione sessuale.

Esistono però diversi modi per riavvivare il sesso, un esempio è presente in questo video:

Ma prima di addentrarci in spiegazioni tecniche e paroloni, è bene chiarire cosa succeda nella pratica quando si incorra in un periodo di calo del desiderio: non abbiamo fantasie sessuali, né tanto meno desideri nei confronti del sesso. Questo naturalmente in termini generali, dato che il calo del desiderio sessuale può anche derivare da altre disfunzioni sessuali o da disturbi che di per sé con i rapporti sessuali sembrerebbero aver poco o nulla a che vedere, per esempio la depressione maggiore, o può essere causato da sostanze ingerite o da farmaci.

Se temiamo di soffrire di calo del desiderio, dunque, allontaniamo da noi la tentazione di trovare le nostre risposte su Google e rivolgiamoci a uno specialista per capire se il nostro calo del desiderio sia secondario a qualche altra patologia o se sia un vero e proprio disturbo del desiderio sessuale. In questo caso femminile.

1. “Ti amo ma non riesco a far l’amore con te”: il calo del desiderio sessuale femminile

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Fonte: Web

Se siamo colte da calo del desiderio non dobbiamo sentirci dei paria, né dobbiamo credere che succeda solo a noi immaginandoci le nostre amiche e conoscenti felici e appagate dalla loro relazioni e dai conseguenti rapporti sessuali. Il calo del desiderio sessuale femminile, in realtà, è più diffuso di quanto si possa pensare ed è bene tenerlo presente.

Le donne che cadono nel calo del desiderio sessuale, infatti, tendono a provare sentimenti di imbarazzo, ansia e senso di colpa nei confronti del partner, paura. Ma c’è anche chi continua a far finta che vada tutto bene e nemmeno questo è l’atteggiamento giusto. Come non lo è bollare il calo del desiderio come un qualsivoglia segnale inconscio di un problema di coppia che non è detto che ci sia. Tuttavia, il calo del desiderio potrebbe effettivamente nascondere una sorta di vendetta inconsapevole verso alcuni atteggiamenti del partner che feriscono e deludono, vendetta che per la donna si traduce in un rifiuto sul piano sessuale. Analogamente, litigi e discussioni possono alla lunga abbattere la voglia di fare l’amore con il partner, anche perché se il rapporto sessuale è una forma di comunicazione, è naturale che là dove la comunicazione venga meno, cali pure il desiderio sessuale. 

Di certo anche la routine e l’abitudine possono incidere sulla qualità e sulla quantità del desiderio sessuale e un ruolo non indifferente è rappresentato dalle malattie. Non già i disturbi dell’apparato sessuale, quanto da patologie come diabete, sclerosi multipla o neuropatie di varia natura, invalidanti sotto il profilo fisiologico e sessuale: questo accade sia perché il partner malato è meno incline ad avere rapporti, sia perché la donna può provare una forma di paura o timore di far male al corpo malato.

Come già accennato, inoltre, il calo del desiderio sessuale può dipendere dal disturbo del desiderio ipoattivo o dal disturbo da avversione sessuale. Nel primo caso, la donna non ha stimoli e non prende l’iniziativa, ma risponde se stimolata sessualmente; può non provare un piacere in linea con i suoi standard, ma in genere non è nemmeno vittima di sensazioni negative o turbamenti. Nel secondo caso, invece, la donna colpita da calo del desiderio sessuale evita qualsiasi situazione che possa portarla al contatto fisico o al rapporto sessuale e non solo per uno scarso desiderio ma per attacchi di ansia e sentimenti di disgusto e rigetto nei confronti del partner sessuale. Qualora stimolata, in questo caso la donna prova sentimenti fortemente negativi.

Ma ci sono rimedi al calo del desiderio sessuale femminile? E, nel caso, quali sono?

2. Terapia cognitiva: strategie e “trucchetti” contro il calo del desiderio

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Fonte: Web

Come abbiamo detto, la donna che soffre di calo del desiderio sessuale femminile non deve sentirsi sola né tanto meno colpita da un disturbo irreparabile. Al calo del desiderio sessuale, infatti, si può rimediare ed è per questo che è bene rivolgersi a uno specialista (magari al medico di base o al ginecologo in prima battuta che poi eventualmente potranno indirizzarci verso altre figure) ai primi campanelli d’allarme.

Se il medico stabilisse che il calo del desiderio fosse secondario ad altre patologie, naturalmente, saranno queste ultime a dover essere curate risolvendo al contempo il calo del desiderio.

Se invece il disturbo vero e proprio è il calo del desiderio potrebbe essere consigliabile in primis, soprattutto per il disturbo del desiderio ipoattivo, una terapia cognitiva che scardini le convinzioni errate della donna che danno vita al disturbo stesso. In questo caso lo specialista cercherà di indagare le ragioni del calo del desiderio e sulla scorta di queste indicherà strategie e “trucchetti” ben precisi per far fronte all’ansia e per ritrovare gradualmente la naturale pulsione sessuale. Dopo la terapia cognitiva è possibile passare alla terapia sessuale, che può consistere per esempio nella focalizzazione sensoriale, con esercizi che prevedono il contatto fisico sessuale. 

Oltre a non trascurare l’importanza di rivolgerci a un medico, cerchiamo di parlare e comunicare con il partner per rafforzare la complicità, la solidità della relazione e di conseguenza risolvere il problema. Senza eccessive paure: il calo del desiderio sessuale può essere limitato nel tempo ad alcuni periodi della nostra vita. Per esempio la menopausa. 

3. Quando il desiderio va in pensione con la menopausa

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Fonte: Web

Come molte di noi probabilmente sapranno, il calo del desiderio può essere una delle conseguenze della menopausa. Questo perché, ovviamente, il climaterio porta con sé cambiamenti significativi negli ormoni, variazioni che incidono non soltanto sul fisico, ma anche sulla psiche, sul benessere generale e, appunto, sul desiderio sessuale (e da donne che hanno avuto il ciclo mestruale per una vita o quasi lo sappiamo bene). Naturalmente non accade a tutte e ogni caso è a sé. Ma molte donne, insieme ai problemi che può portare la menopausa, si trovano non di rado a fare i conti con calo o perdita totale del desiderio sessuale legati a scarsa eccitazione e anorgasmia.

Peraltro, per quanto gli ormoni siano a livello fisiologico i principali indiziati del calo del desiderio, non dobbiamo dimenticare i cambiamenti psicologici che intervengono nella donna con la menopausa: la paura di invecchiare, di essere meno attraenti, la consapevolezza di aver perso la propria fertilità, la depressione che durate il climaterio affonda le sue radici proprio nella riduzione dei livelli ormonali.

In menopausa la donna lamenta spesso dispareunia dovuta a secchezza vaginale: talvolta, intervenendo su questo problema, potrebbe anche trovare una risoluzione il calo del desiderio sessuale. A tal proposito il medico potrebbe decidere di curare il disturbo con un trattamento ormonale sostitutivo che vada ad aggiungere estrogeni. In alcuni casi vengono consigliati anche farmaci che agiscono sugli stati d’ansia per andare a debellare le forme depressive che possono insorgere con la menopausa.

A livello “casalingo”, infine, possono risultare utilissimi gli esercizi di Kegel.

Insomma, il calo del desiderio sessuale ha un rimedio per ogni sfaccettatura e a ogni età: se capita, non lasciamoci prendere dal panico ma corriamo dal medico. Lui saprà consigliarci per il meglio.

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