Come un pavone, questo accessorio da corteggiamento ti dice chi è interessato a te

Si può rimorchiare con un semplice accessorio da corteggiamento? È una domanda cui si è tentato di rispondere con Ripple, ali multicolor, che si basano su concetti che fanno parte del mondo animale.

Come si fa a sapere quando qualcuno ci ha messo gli occhi addosso? C’è chi è molto bravo in questa sorta di quiz – alcuni soprattutto a scorgere certi particolari negli altri – ma gran parte delle persone non sempre sono preparate a cogliere un flirt al volo. Non è una nota di demerito, accade e basta: non siamo tutti esperti di linguaggio del corpo o simili. Per questo è stato inventato un accessorio da corteggiamento che può essere utile laddove il nostro sesto senso in fatto di papabili corteggiatori dovesse fare cilecca.

Questo accessorio da corteggiamento si chiama Ripple e consiste in una sorta di “dettaglio”, colorato e appariscente da indossare sulla schiena. Come se si trattasse di un paio di ali, o della coda di un pavone. L’idea è venuta ad alcuni studenti d’arte, del Royal College of Art di Londra. Si tratta di un accessorio da corteggiamento assolutamente surreale, ma che tuttavia è in grado di dirci chi, nelle vicinanze, è interessato a noi. L’apparenza è a metà strada tra delle ali da fatina e dei dettagli fantasiosi dal regno animale – cui questi studenti si sono ispirati, ma ci arriveremo tra poco – ma quello che è interessante è come questo oggetto funzioni.

Accessorio da corteggiamento
Fonte: Ripple

La spiegazione breve consiste nel fatto che una di noi indossa Ripple sulla schiena, e l’accessorio da corteggiamento trova chi, all’interno della stanza, è attratto da noi, dandoci così una sorta di feedback sensoriale, quando riconosce qualcuno. Se l’attrazione è reciproca, in più, quella specie di tentacoli di cui è fatto Ripple, si sposta in direzione del corteggiatore. Ma naturalmente non finisce qui. Il device è formato da due telecamere che si indossano e che tengono d’occhio chi ci sta guardando e come lo sta facendo.

Il gioco di sguardi viene poi elaborato sulla scorta di un database compilato dagli studenti che hanno costruito Ripple, e che contiene i comportamenti della gente in varie situazioni e contesti sociali. In questo modo, l’accessorio identifica chi è interessato a te e – giacché che c’è – ti ricorda che devi stare dritta e che è meglio che tu ti senta a tuo agio. Ci sono varie funzioni che si attivano non solo quando si trova una persona interessata a noi, ma anche quando l’attrazione è reciproca, o quando ci si guarda negli occhi – in quest’ultimo caso, per esempio, il device diverrà più caldo. Appare un po’ buffo, come se questo accessorio fosse uscito da qualche documentario di Piero Angela, ma in realtà non è una coincidenza se gli studenti si sono ispirati al corteggiamento in natura.

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La nostra incrementata comprensione della tecnologia digitale ci ha portato a essere più immersi in un mondo virtuale – hanno scritto i creatori di Ripple sul sito Web – Siamo meno presenti nella vita reale, rendendo più dura per noi comunicare con gli altri faccia a faccia. Sebbene siamo costantemente circondati dalla gente, ci comportiamo come se fossimo per conto nostro. Crediamo che i nostri occhi comunichino sempre, anelando la connessione con gli altri. Ripple migliora questo canale ed espande la nostra consapevolezza di ciò che sta accadendo intorno a noi.

Noi non sappiamo dire al momento se in effetti l’umanità abbia un estremo bisogno di questo oggetto, però, in generale, è molto probabile che possa dare una mano alle persone timide. Non c’è bisogno di scomodare i tempi che cambiano per capire che, oggi come ieri, sono loro che hanno difficoltà a “concludere”, sia che si tratti della storia di una notte, sia che parliamo di una relazione che può essere potenzialmente a lungo termine. Certe volte si guarda al passato come a una mitica età dell’oro delle relazioni amorose, ma non è affatto così. È che in passato ci appariva tutto più semplice e immediato, ma ci dimentichiamo sempre dei timidi che facevano tappezzeria.

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