Dacrifilia: "Per eccitarmi voglio vederti piangere"

Che cos'è la dacrifilia. La linea sottile tra empatia e supremazia. Provate eccitazione vedendo il vostro partner piangere? Potreste essere dacrifili, venite a scoprire con noi come funziona questa insolita perversione.

Se pensiamo alla nostra adolescenza c’è da pensare che molti dei ragazzini con i nomi dei quali riempivamo la nostra Smemoranda ne fossero affetti. Parliamo della dacrifilia, una parafilia (ovvero una pulsione o fantasia erotica irresistibile)  che consiste nell’eccitarsi vedendo l’altro piangere. Per carità, vale anche per il fatto di vederlo piangere di gioia. Ma non era chiaramente il caso dei nostri boy di allora. Decisamente no. Crescendo è probabile che qualcuno lo abbiamo fatto piangere anche noi (ma, a meno che lui non ci avesse tradito con la migliore amica), in genere non abbiamo goduto per le sue lacrime.


Ma… scherzi a parte. Vediamo seriamente cos’è la dacrifilia

Che cos’è la Dacrifilia?

Fonte: Web
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La dacrifilia è l’eccitazione nel vedere il partner piangere. Le lacrime vengono intese come una debolezza che apre alla dacrifilia due diverse strade. Da una parte l’eccitazione può essere causata da un senso di supporto e/o aiuto: vedo il mio compagno star male, voglio fare qualcosa per aiutarlo. L’eccitazione qui è data dal sentirsi importanti e d’aiuto, anche in senso empatico, sono vicino al tuo dolore, ti proteggo. La seconda strada è più maliziosa e perversa, è più un’eccitazione per sentirsi superiori, tu hai bisogno di me perché senza stai male, quindi il sentirsi importanti in modo presuntuoso e arrogante.

Perchè si parla tanto di Dacrifilia?

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A far luce su questa forma di perversione ci ha pensato il recente film “Kiki e i segreti del sesso”, uscito il 23 giugno 2016 nelle nostre sale. In modo ironico e scherzoso il film mette alla luce una serie di patologie che portano all’eccitazione come l’efefilia, il provare piacere solo strofinando dei tessuti; la sonnofilia , e la arpaxofilia, una forma d’eccitazione nel venire derubati tanto da raggiungere l’orgasmo. Nel caso della dacrifilia invece il film si concentra su una delle protagoniste che non riesce a controllarsi ogni volta che il compagno scoppia in lacrime.

Si tratta di una perversione?

Perversione o disturbo psichico?

Fonte: Web
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Tutto ciò che contiene il suffisso -filia, riguarda una perversione sessuale. Seppur la dacrifilia rientri in questa categoria è molto raro che vedere qualcuno piangere porti al compimento dell’orgasmo. Viene intesa più come un senso d’eccitazione dato da una disparità nei confronti del partner, una fragilità dell’altro che fa sentire utili e necessari. Chi si rende conto di provare queste forti emozioni nel vedere qualcuno piangere, richiede spesso un consulto psicologico. La dacrifilia non è un sintomo troppo pericoloso, ciò che è da tener sempre chiaro è il motivo preciso dell’eccitazione, se questa è una sensazione di sottomissione del partner o pura empatia nell’aiutarlo.

Se si pensa che tutti vedendo una persona cara in difficoltà “godano” al solo pensiero di farla sentire meglio e alla gratificazione per quando possiamo essere causa del supporto e felicità altrui, forse siamo tutti un po’ affetti da dacrifilia.

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