Come molti sanno, gli esercizi di Kegel migliorano l’elasticità del pavimento pelvico. Nei corsi pre-parto è quasi un obbligo apprenderli, perché risultano fondamentali al momento dell’espulsione del vostro bambino. Ma, come Samantha Jones ci insegna, non servono solo al parto – tanto che lei li eseguiva durante un brunch con le sue migliori amiche in Sex & the City – ma anche per prepararsi all’amore.

Ora parleremo di vantaggi e svantaggi di questo tipo di ginnastica pelvica, di esempi e tecniche, ma c’è una cosa che solitamente non ci dicono e che è vera: gli esercizi di Kegel fanno bene anche al sesso perché aumentano la consapevolezza del nostro corpo.

Esercizi di Kegel: cosa sono?

Si tratta di contrazioni volontarie dei muscoli del pavimento pelvico – un vero e proprio allenamento per la vagina, che finisce per risultare più ricettiva e più capace di fornire degli stimoli o di riprendersi a seguito di un trauma. Questa è una zona che in effetti effettua delle contrazioni che spesso sono involontarie ed esercitarsi volontariamente rappresenta un modo efficace per comprenderne il funzionamento.

Gli esercizi prendono il nome da Arnold Kegel, che li inventò. Per eseguirli, esistono anche degli attrezzi, come un bilanciere che appunto è chiamato bilanciere di Kegel, i coni vaginali in gomma di Plevnik – che aiutano a tenere il ritmo – e il manometro di Kegel, che invia un feedback visivo sulla pressione sulle pareti della nostra vagina. Gli attrezzi non sono tuttavia fondamentali, se ne si può fare tranquillamente a meno.

Esercizi di Kegel: benefici

I benefici degli esercizi per il pavimento pelvico riguardano in primis l’incontinenza urinaria e la tonicità dei muscoli vaginali – magari dopo un parto naturale in cui non tutto è andato come avrebbe dovuto. Oltre all’incontinenza si previene il prolasso degli organi pelvici – perché se ne rafforza la muscolatura che li sostiene – e si può capire come controllare (e per alcune di noi anche ottenere) l’orgasmo. Nello specifico, gli esercizi di Kegel sono utilizzati per contrastare la vescica iperattiva, l’incontinenza urinaria da stress, il prolasso uterino e l’incontinenza fecale. Gli effetti iniziano a vedersi dopo circa un mese.

Esercizi di Kegel: controindicazioni

Esercizi di Kegel
Fonte: PxHere

In realtà, non ci sono grosse controindicazioni, tranne l’eccesso di esercizio. Questo può infatti portare a un affaticamento muscolare e a un’incontinenza urinaria che invece gli esercizi dovrebbero contrastare. Una serie di 10 esercizi per il pavimento pelvico tre volte al giorno è più che sufficiente. In generale, però, prima di dedicarsi a questi esercizi, è comunque meglio discuterne con il proprio medico.

Esercizi di Kegel: come eseguirli correttamente

Ci sono dei passi da fare in modo che gli esercizi siano svolti in modo corretto. Innanzitutto, prima di iniziare, bisognerebbe svuotare la vescica. Poi si deve ricordare di non irrigidire l’ano mentre si effettuano questi esercizi, ma anche che la posizione di chi li esegue può essere quale si preferisce: in piedi, distesi, seduti e così via.

Esercizi di Kegel: alcuni esempi di ginnastica pelvica

Esercizi di Kegel
Fonte: PxHere

1. La base

L’esercizio base di Kegel consiste nello stringere i muscoli del pavimento pelvico e cercare di tenere la posizione – esattamente come quando si fa pilates – per circa cinque o dieci secondi. Poi si rilassano i muscoli per il doppio del tempo. Quindi si ripete tutto dall’inizio.

2. La scala

Un esercizio di Kegel molto diffuso è questo e l’abbiamo chiamato la scala perché consiste in una serie di contrazioni di diverse intensità. La contrazione dei muscoli del pavimento pelvico infatti, pur avvenendo con le tempistiche di cui sopra, deve avvenire per gradi, cinque gradi per la precisione, come se si stesse salendo e scendendo lungo una scala. Quando si fa questo esercizio da sedute, può capitare che si senta il bisogno di contrarre l’ano: ovviamente, non fatelo.

3. La pallina

Non vi preoccupate, non c’è bisogno di attrezzi per quest’esercizio. Bisogna solo immaginare di avere una pallina nella vagina, stringendo e rilasciando a intervalli di 10 e 20 secondi rispettivamente. All’inizio, potete immaginare una pallina più grande, per poi rimpicciolirla con il pensiero mano a mano che diventate esperte.

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