Schelly

chiede:

Sto insieme ad un uomo da più di un anno, lui è fidanzato da due anni e mezzo con una ragazza che ha sempre detto di non amare,io sono separata con due figlie grandi ma entrambi abbiamo la stessa età, lui dice che la mia situazione non è mai stata un problema, e al dire il vero ci siamo perdutamente innamorati solo che lui non riesce a lasciare la fidanzata pke è da poco uscito da un forte periodo di ansia,e che devo aspettare un altro po pke lui si senta meglio per affrontare i problematico che verranno con lei e la sua famiglia quando la lascerà… Io lo amo tanto e da quello che mi dimostra credo che per lui sia uguale, con me fa tutto ciò che si fa con una fidanzata che si ama ,invece con lei mantiene le distanze e gli ha detto più volte di non amarla , vorrei solo capire se davvero l ansia porta tanti problemi anche nel prendere una decisione per me semplice? Davvero può essere solo questo? Vorrei capire prima di metterlo davanti ad una scelta, anche se fino ad ora non l’ho fatto per paura di perderlo e per rispettare in un certo qual modo il suo disagio

Utente

risponde:

Cara Schelly,
la tua domanda non ha una risposta univoca ed è una domanda a cui non posso rispondere io.
Mi scrivi tu per chiedermi delucidazioni sull’atteggiamento di un’altra persona… Capisci che ci vorrebbe una sfera di cristallo per dare la risposta giusta! Tendenzialmente è inutile disquisire sugli altri perché non si ha né una visione d’insieme completa né il potere per far cambiare le cose… La responsabilità del cambiamento è sempre in prima persona perché anche la motivazione a cambiare è una spinta personale. L’atteggiamento e le scelte degli altri però incidono sulla tua vita e influiscono a loro volta sulle tue scelte… Ed è sulla tua reazione e sulle conseguenze che vivi che puoi agire.

Il tuo partner sta scegliendo deliberatamente di stare con te e di non chiudere i rapporti con l’altra; che sia per ansia, senso di colpa, pigrizia… è uguale perché comunque in te provoca un senso d’instabilità ed è su questo che devi lavorare. Lui è adulto, maggiorenne e vaccinato abbastanza per riuscire a prendere le sue decisioni valutando pro e contro, individuando le sue priorità e poi le conseguenze delle sue scelte. Tu devi essere chiara spiegandogli come ti senti tu, cosa rappresenta per te stare in questo stato di “limbo” e quali sono le tue aspettative.

Dopo un anno dovresti conoscerlo bene, dovresti quindi riuscire a considerare con empatia la sua posizione per capire se è una difficoltà reale o apparente e per rispettare i suoi tempi e “il suo disagio” come giustamente sottolinei. Ma, rispettando anche il tuo disagio, non puoi aspettare in eterno e la cosa più giusta da fare è darti una scadenza, chiediti quanto sei disposta a concedergli, quanto puoi aspettare la sua scelta. In questo modo non subirai la situazione passivamente ma sarai cosciente, responsabile e attiva. Se la sua posizione di stallo rimane tale anche a distanza di tempo, è un chiaro messaggio che sta ti inviando… e che deve portarti a concludere qualcosa su di lui e sulla concezione che ha del vostro rapporto.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento