In Giro per l'Europa: L'Uomo Parigino!

Parigi è la città dell'amore per antonomasia... ma è la citta destinata solo alle coppie che partono per un week-end romantico o è la città dell'amore che puoi trovare? Storia di una viaggiatrice, partita con un gruppo di amiche, che ha fatto un'incontro romantico che le ha regalato un ricordo indelebile.

“Des yeux qui font baisser les miens, un rire qui se perd sur sa bouche, Voilà le portrait sans retouche de l’homme auquel j’appartiens…”

Edith Piaf cantava La Vie en Rose. Paris la città dell’amore! Ed è proprio vero.

Ho trascorso qualche giorno a Parigi con delle mie amiche; stranamente non ho fatto il classico week-end da coppia e oggi vi racconterò un breve e fugace incontro romantico avvenuto nella città più bella del mondo. Non sono andata con un uomo, ma l’uomo l’ho trovato lì!

Dopo il primo giorno di viaggio tra Montematre e la Tour Eiffel io e le mie amate compagne di viaggio siamo tornate in hotel a rinfrescarci per poi uscire a vivere la notte di Parigi. Tre belle donzelle italiane alla ricerca di un bel po’ di divertimento! Abbiamo prenotato un albergo in centro così da poterci spostare a piedi anche di notte, visto che la metro chiude a mezzanotte, ottima scelta devo proprio dirlo, e ci siamo ritrovate in un quartiere pieno di vita diurna e notturna.

Mi sono subito resa conto della differenza tra il maschio italiano e quello francese.

Io e le mie complici ci siamo dirette in un Irish Pub molto carino e pieno di ragazzi che ballavano e si divertivano. Non sono passati nenche cinque minuti che un bellissimo uomo parigino si avvicina e mi dice che sono molto bella e da lì abbiamo parlato, riso, scherzato e ballato a volontà. Anche la mia amica Elsa non ci ha messo molto ad essere avvicinata da un bellissimo moro statuario. Ero stranita dalla situazione, poichè ogni qual volta mi trovo in Italia in un pub, in un locale o una discoteca non mi capita mai che qualcuno con tanta semplicità e savoir faire si avvicini e inizi una conversazione. E’ davvero raro conoscere qualcuno dalle mie parti!

In Italia siamo molto più diffidenti nei confronti degli altri!

A Parigi le cose sono diverse… mi guardavo intorno e mi rendevo conto che tutti parlavano, ballavano, scherzavano con tutti anche se tra di noi non ci conoscevamo affatto. E così abbiamo conosciuto Sebastian, Jonathan e il mio splendido Romain. Tra le tre quella che sicuramente parla un ottimo francese è Elsa, io lo capisco ma conosco meglio l’inglese e lo spagnolo, quindi le conversazioni non sono state un gran problema. Anche se il mio Romain parlava un francese davvero complicato e quindi ho dovuto chiedere a Elsa di tradurre per noi…

Devo dire che anche l’elenco del telefono pronunciato da un Parigino potrebbe equivalere a una poesia del Prevert!

Abbiamo parlato di lavoro, di dove viviamo, di quel che facciamo. Io dal canto mio non riuscivo a togliergli gli occhi di dosso e in Italiano non facevo altro che dirgli quanto fosse carino… ovviamente sapendo che lui non riusciva a coprendermi! E così mi ha invitata a ballare… e non vi dico.. io che di solito sono un po’ impacciata a ballare con qualcuno che non conosco, tra le sue braccia mi sentivo in paradiso! E’ stata una delle serate più divertenti e belle della mia vita… ma ahimè ad un certo punto ero così stanca da non reggermi in piedi e così abbiamo deciso di andare a dormire!

Salutando Romain con i classici due bacetti sulle guance, l’ho guardato negli occhi, mi sono girata verso Elsa e le ho detto: “Chi se ne importa, si vive una volta sola!”. Così ho letteralmente afferrato l’uomo parigino e l’ho baciato sulle labbra… giusto per portami via un bel souvenir!

Non dimenticherò mai questa serata, cominciata senza aspettative e finita con un bel bacio nella notte di Parigi.

Dopo ho cominciato a chiedermi come mai in Italia non è così semplice conoscere persone nuove. Se ci pensiamo gli incontri che magari facciamo sono spesso e volentieri solo sul posto di lavoro e per incontri non mi riferisco necessariamente a incontri amorosi o legati alla sfera sessuale… quello che voglio dire è che, come spesso è capitato a me, tutte le persone con cui ho stretto qualche rapporto di amicizia o di amore le ho conosciute sul posto di lavoro. Generalmente, quando usciamo la sera, tendiamo a rimanere con le persone che conosciamo. Gli approcci sono timidi se vedi qualcuno che ti piace. Non riusciamo a essere spontanei e se ci proviamo magari diamo un’impressione sbagliata. In pratica ci complichiamo la vita da soli, quando magari basterebbe dirsi un “Ciao” per rompere il ghiaccio.

Quante volte ci è capitato di uscire a bere qualcosa con delle amiche e vedere un ragazzo carino che contraccambia il nostro sguardo per tutta la sera e che non si decide a fare il primo passo?

Quante volte ci è capitato che qualcuno invece cercasse un piccolo approccio e noi, magari perchè non ci attraeva molto, lo abbiamo respinto senza dargli la possibilità di farsi conoscere?

A volte anche noi donne, devo ammettere, siamo terribili!

E a volte gli uomini si spaventano!

L’errore c’è da entrambe la parti, non credete?

Magari sarebbe più semplice conoscere qualcuno se non avessimo tutte quelle aspettative, se ci concentrassimo più sulla persona che sul rapporto che vorremmo con una persona; perchè potrebbe nascere una bella amicizia, un grande amore o, come nel mio caso, un incontro insapettato che mi ha regalato un romantico ricordo per la vita!

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