La Posizione del Missionario: un Rapporto Sessuale tutt'altro che Noioso

Siete tra quelle che hanno sempre un poco snobbato la posizione del missionario, derubricandola a una pratica sessuale noiosa appannaggio delle coppie pigre? Se è così, vi siete sbagliate sino a oggi. La posizione del missionario ha infatti numerose virtù: è molto intima e romantica, può facilitare una gravidanza e... Il resto scopriamolo insieme!

Tutte noi l’abbiamo sperimentata nel corso delle nostre prime volte, per inesperienza e comodità, e abbiamo continuato a metterla in pratica dopo aver scoperto e testato sul nostro corpo – letteralmente – le sue virtù nei rapporti sessuali. Stiamo parlando della posizione del missionario, probabilmente la posizione del Kamasutra più conosciuta e diffusa.

Come tutte sappiamo, la posizione del missionario prevede che l’uomo stia sopra, di conseguenza la donna si trova sdraiata supina e i partner si ritrovano l’uno di fronte all’altra. Comunemente associata ai rapporti eterosessuali, la posizione del missionario è in realtà piuttosto comune anche nei rapporti omosessuali.

La posizione del missionario, erroneamente considerata da molti come banale e noiosa, presenta invece numerosi vantaggi, che andremo via via ad approfondire nei paragrafi successivi: facilita e rende meno dolorosa la deflorazione – ossia la rottura dell’imene nel corso del primo rapporto sessuale -, agevola la fecondazione e consente, grazie alla sua “flessibilità”, di stimolare il clitoride e la vagina anche in profondità, procurando grande piacere tanto alla donna quanto all’uomo.

Molte si staranno chiedendo da cosa derivi il nome della posizione del missionario. Nelle credenze comuni l’espressione è legata all’opera di evangelizzazione dei missionari cristiani, che imponevano questa modalità come l’unica corretta e ammessa dal Signore nelle relazioni sessuali; in realtà, il termine posizione del missionario è stato probabilmente coniato dal sessuologo statunitense Alfred Kinsey, che vi è giunto dopo una serie di errori e fraintendimenti della documentazione a sua disposizione in merito al “comportamento sessuale nel maschio umano”: gli antichi toscani parlavano di “posizione di Angelica“, mentre nel mondo arabo ci si riferiva alla posizione del missionario come al “modo dei serpenti“.

Ora che abbiamo visto un po’ di storia e le principali caratteristiche della posizione del missionario, andiamo a scoprire le sue virtù nella facilitazione della gravidanza!

1. La posizione del missionario tra quelle ideali per rimanere incinta

Se stiamo cercando ostinatamente di avere un bambino, quella del missionario può essere la posizione ideale per noi. In primis non richiede particolari sforzi o fatica da parte di nessuno dei partner, ma ciò nonostante consente di raggiungere un livello profondo di penetrazione. Se da un lato, dunque, la posizione del missionario può togliere le castagne dal fuoco alle coppie un po’ pigre che non abbiano voglia di ginnastica eccessiva e acrobazie, dall’altro può aiutare i partner alla ricerca di una gravidanza.

Per agevolare e rendere più efficace il processo di fecondazione possiamo posizionare un cuscino sotto i fianchi della donna, in modo da sollevarle il bacino: per il mero effetto della forza di gravità, gli spermatozoi saranno maggiormente attratti verso il collo dell’utero.

Naturalmente, la posizione del missionario può aiutare una donna a rimanere incinta, ma non è certo una posizione a fare miracoli. Anzitutto dobbiamo considerare che ci possono volere fino a 104 rapporti sessuali (in media) per ottenere una gravidanza. E se al rapporto numero 105 il bebè ancora non arriva, forse dovremmo prendere in considerazione altri fattori, come per esempio problemi di fertilità di uno o entrambi i partner o blocchi psicologici legati a una sorta di ossessione nei confronti della maternità. Per togliersi ogni dubbio, comunque, la soluzione è sempre la stessa: rivolgersi a un bravo specialista.

Visto che di gravidanze stiamo parlando, di gravidanze continueremo a parlare: la posizione del missionario è consigliata oppure o no quando una donna è incinta?

2. Fare sesso in gravidanza: la posizione del missionario

La posizione del missionario, nonostante sia altamente consigliata per favorire la gravidanza, è di contro mediamente sconsigliata durante la gravidanza stessa (periodo nel quale, comunque, a meno che non sussistano fattori di rischio, i rapporti sessuali possono proseguire serenamente).

Viste le caratteristiche “logistiche” della posizione del missionario, infatti, questa può causare problemi di schiacciamento al ventre della donna. Perché se è vero che il bambino è ben protetto e tutelato, immerso totalmente nel liquido amniotico, è altrettanto vero che man mano che la gravidanza procede diventa pressoché impossibile assumere la posizione del missionario.

Dal quinto mese in poi, in particolare, la donna potrebbe avvertire sensazioni di fastidio e schiacciamento. Potrebbe dunque essere questa l’occasione per sperimentare – e magari inventare – nuove posizioni che possano fare al caso della coppia in dolce attesa. Per esempio, una soluzione può essere la cosiddetta posizione del missionario seduto, conosciuta anche come aratro: la donna si sdraia sul dorso e appoggia le natiche sul bordo del letto, di un tavolo o di un supporto a scelta, quindi stringe tra le gambe le anche dell’uomo. In generale, durante la gravidanza sono ottime le posizioni laterali o quelle in cui la donna si trova sopra.

Infine, che la gravidanza sia o no la vostra priorità, la posizione del missionario può rivelarsi un’incredibile arma per l’intimità della coppia e per il piacere femminile (ma anche maschile)!

3. Posizione del missionario e piacere femminile

La posizione del missionario è probabilmente una delle più affettive, romantiche e intime: i partner possono guardarsi negli occhi mantenendo un perfetto contatto visivo (nonché un contatto pelle a pelle), baciarsi, stringersi. La posizione del missionario è inoltre ottima per il piacere femminile, una volta trovata la giusta angolazione per sé e per la propria partner: la posizione del missionario genera infatti un’intensa stimolazione vaginale, che permette anche di arrivare al punto G.

Nella posizione del missionario, la donna necessita di un buon grado di fiducia nei confronti del’uomo, il quale rimane per tutto il tempo in posizione completamente dominante; una volta che questi ha eseguito la penetrazione sessuale è molto difficile cambiare posizione o “svincolarsi” senza la sua collaborazione.

Con il suo peso sulla donna, in particolare sul bacino, l’uomo guida e controlla ritmo e velocità delle sue spinte nella parte sessualmente più sensibile del corpo femminile; ad alcune donne piace molto la sensazione di sottomissione, e godono del solo fatto di essere pressoché intrappolate, mentre ad altre piace subire passivamente l’atto e portare su di sé tutto il peso del partner. La posizione del missionario risulta la più appropriata anche per le donne che desiderano sentirsi sopraffatte e provare la sensazione d’essere possedute con forza dall’uomo. Ma non è solo la donna a trarre beneficio in termini di piacere dalla posizione del missionario: la penetrazione profonda e le forti spinte dell’anca possono indurre l’uomo a raggiungere l’orgasmo più rapidamente rispetto ad altre posizioni.

La posizione del missionario è anche la più usata dalle giovani coppie alle loro prime esperienze. La semplicità della postura la rende adatta a chi è ancora inesperto: la posizione del missionario consente un facile ingresso del pene nella vagina, là dove la donna può rilassare i muscoli vaginali e alleviare le sensazioni di dolore legate alle prime esperienze sessuali.

In conclusione, la posizione del missionario piace alla donna sia perché le assicura una penetrazione profonda, sia perché soddisfa il suo desiderio di guardare in viso il partner e sentirsi protetta e coccolata. Esistono numerose varianti della posizione del missionario, che riguardano in particolare il modo in cui la donna può tenere le gambe: incrociate, alzate sulle spalle dell’uomo o incrociate dietro il suo collo.

Bene, care amiche, se abbiamo fatto bene il nostro lavoro vorrà dire che da questo momento in poi, per un motivo o per l’altro, tutte voi rivaluterete la posizione del missionario. Fateci sapere!

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