Benché molti corsi e istruttori di yoga considerino il massaggio Lingam come parte della pratica tantrica, dobbiamo smentire questa asserzione: il massaggio Lingam, così come lo Yoni, non appartiene assolutamente al Tantra, quanto piuttosto al neo Tantra, e i motivi sono quelli ben spiegati dalla sex coach Carolina Benzi in questa intervista.

“Lingam, il massaggio tantrico del pene: come si fa e benefici” era il titolo originale di questo articolo, corretto nel febbraio del 2022 grazie anche alla segnalazione, fra le altre, proprio di Benzi. Quanto abbiamo scritto, e che riportiamo di seguito, è quindi un errore.

“Quando si parla di Tantra non si può non fare riferimento anche all’arte dei massaggi e a quelli che fanno parte proprio di questa filosofia di vita che punta alla cura di sé e all’aumento della proprio coscienza e consapevolezza. Uno fra tutti il massaggio lingam, ovvero il massaggio tantrico del pene”.

Il massaggio Lingam punta, questo sì, ad aumentare l’intimità con il partner e la sua presa di coscienza delle zone erogene, dell’area genitale e della sensazioni che si possono provare semplicemente massaggiando la parte in modo profondo e lungo, ma non secondo i principi del Tantra, che attiene invece molto più a una dimensione spirituale e, se vogliamo, metafisica.

Cos’è il massaggio Lingam?

In sanscrito la parola “lingam” sta a indicare l’organo sessuale maschile, chiamato anche “bastone di luce”, ed  è un vero e proprio rituale: coinvolgendo diverse parti del corpo dell’uomo (il cui culmine è proprio nella zona genitale), infatti, viene stimolata e favorita una maggior presa di coscienza e consapevolezza della parte, per il raggiungimento di una più ampia percezione del piacere e delle varie sensazioni che si possono provare a livello fisico, così da migliorarne la sensibilità e incrementando la propria percezione psicofisica.

Una pratica che, quindi, punta a svincolare l’energia trattenuta e imprigionata dentro di noi (in questo caso dell’uomo), canalizzandola e liberandola dai vari blocchi presenti dentro ciascuno, migliorando la percezione di sé, la propria personale intimità e quella di coppia (se lo si pratica direttamente al proprio partner). Ovviamente se lo si esegue nel modo corretto.

Come si effettua il massaggio Lingam

Per prima cosa, infatti, è bene sottolineare che il massaggio Lingam è un vero e proprio b>trattamento volto al benessere e come tale ha una sua durata che varia dai 45 ai 60 minuti. Una pratica lunga, quindi, in cui l’uomo deve potersi lasciare andare, sia fisicamente che mentalmente. Ecco perché è bene preparare uno spazio accogliente, caldo, con una musica in sottofondo che stimoli il rilassamento e la pace.

Una volta pronte, si dovrà far spogliare il vostro uomo, facendolo sdraiare supino, su una superficie morbida e con dei cuscini poggiati dietro la schiena. Dedicando qualche minuto (ma anche di più se necessario) al suo e al vostro completo rilassamento. Regolando la respirazione, aiutandolo a inspirare ed espirare lentamente e profondamente, fino a che non sentirete che si è completamente abbandonato al momento.

La manipolazione

Da qui si può partire con il massaggio vero e proprio che prevede una tecnica di manipolazione basata su tre manovre principali:

  • lo sfioramento: in cui il corpo viene toccato in modo molto delicato, quasi come delle carezze circolari, per garantire il massimo rilassamento e placare il sistema nervoso;
  • l’impastamento: per andare a stimolare con una pressione circolare il tessuto muscolare e connettivo;
  • la frizione: che si esegue esercitando una pressione maggiore volta a migliorare la circolazione sanguigna.

I passaggi

Partendo dalla testa o dai piedi/gambe, quindi, si iniziano ad eseguire dei movimenti di sfioramento, impastamento e frizione, andando a toccare ogni parte del corpo a salire o scendere, aiutandosi con un olio, per far sì che le mani scivolino meglio, regalando una maggior sensazione di benessere al partner. E dedicandosi il tempo necessario, senza fretta, fino ad arrivare alla zona genitale.

A questo punto, il massaggio lingam entra nella sua fase principale, ovvero il massaggio del pene e delle zone erogene circostanti(i testicoli, l’ano, il perineo), sia nella parte esteriore che all’interno fino a raggiungere la prostata (entrando con un dito nel retto del partner e massaggiandola in modo calmo, delicato e regolare).

È necessario dare modo a chi riceve il trattamento di rilassarsi e di entrare completamente nelle sensazioni che prova, chiedendo al compagno fino a dove potete arrivare (non tutti sono immediatamente disposti a provare il massaggio lingam anche nella parte interna).

Ci si deve ricordare di mantenere il respiro sempre rilassato, profondo e regolare per tutto il tempo del massaggio, sia chi lo riceve sia per chi lo pratica, e di eseguire movimenti sempre delicati, fluidi e continui, scorrevoli. Elementi chiave per raggiungere un più ampio benessere, una sensazione di pace profonda e tutti i benefici legati a questa particolare tecnica di massaggio.

Massaggio Lingam: i benefici

La stimolazione fisica e sensoriale che avviene durate il massaggio lingam, infatti, porta con sé notevoli effetti positivi per la salute. E questo grazie alla continua manipolazione che va a migliorare e agevolare la circolazione linfatica e sanguigna nel corpo. Ma non solo.

Il massaggio, infatti, consente anche di:

  • alleviare dolori fisici legati a contratture o tensioni muscolari;
  • donare maggior vitalità al corpo;
  • stimolare le reattività del cervello;
  • aiutare a pensare positivamente;
  • migliorare l’autostima;
  • rilassare corpo e mente;
  • ridurre il rischio di sterilità, la prostatite e altre patologie legate alla parte (se praticato anche all’interno).

Oltre poi ad aumentare la percezione sensoriale, il benessere fisico, mentale, emotivo e spirituale, favorire una maggior e più ampia intimità personale e con la partner (se è lei praticare il massaggio), aumentare la fiducia reciproca e un senso di libertà di coppia. Arrivando a ottenere un raggiungimento del piacere molto più esteso, duraturo e appagante.

Tantra e massaggio Lingam: perché si è diffusa la bufala

Il Tantra nasce dalla fusione fra quello che noi chiamiamo yoga classico e l’hatha yoga, e basandosi su pratiche tipiche del folklore indiano, senza però necessariamente richiedere l’ascetismo al praticante, è fondamentalmente centrato sulla spiritualità, e l’avvicinamento al divino.

Negli anni, soprattutto in epoca moderna, però, svariate personalità hanno contribuito a decontestualizzare del tutto le pratiche del Tantra, mentre la nascita del neo Tantra, molto più basato sulla scoperta del corpo e sull’incontro, ha contribuito ad alimentare la confusione.

Certamente il massaggio Lingam è un modo di prendersi cura di sé e curarsi reciprocamente, attraverso la stimolazione dei punti energetici del corpo, motivo per cui si dovrebbe evitare di eseguire i movimenti più classici e meccanici della masturbazione, donando all’uomo la possibilità di scoprire sensazioni nuove, che richiamano tutto il corpo, liberandosi da ansie e tensioni accumulate e concentrandosi pienamente in ciò che sta avvenendo fuori e dentro di sé, avendone così maggior coscienza. E assicurando a entrambi un’esperienza intensa, di benessere e piacere reciproco, sia nell’immediato del massaggio che all’interno dei vostri rapporti futuri. Ma non si può parlare di Tantra.

Massaggio Lingam e consenso: una precisazione

Alla luce di quanto abbiamo detto, è chiaro che sarebbe meglio affidare la cura dei propri genitali a personale competente, come medici, andrologi (nel caso degli uomini), infermieri, anche aventi visioni più olistiche, ma è fondamentale non lasciare che una persona priva di competenze, o con un attestato di un corso yoga da poche ore, possa avere a che fare con i nostri genitali e con le diverse pratiche a essi collegati. Se lo fa, sta violando la legge.
La filosofia dell’empowerment, dell’abbandonarsi completamente all’esperienza, proposta da chi inserisce il massaggio Lingam all’interno delle pratiche Tantra non rispetta il consenso, perché spesso il praticante è messo nelle condizioni di dover accettare, pur non volendo farlo davvero.

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