Capita che in coppia si arrivi ad un punto in cui la relazione diventa “morta” e noiosa anche sotto le lenzuola e si prova di tutto per mettere un po’ di pepe. Oppure si è soli da un po’ di tempo e anche se si dice che è un po’ “come andare in bicicletta” si è arrugginiti nei rapporti.
Quando però l’autoerotismo, il kamasutra etc. non basta, prima di mollare la spugna, oggi esiste una figura professionale motivata a risolvere i vostri problemi sessuali, iniziando con il farvi recuperare un po’ di fiducia, come singoli e/o come coppia.

Attenzione: il surrogato sessuale non è un terapista, non esplora le vostre menti, ma utilizza l’attività sessuale per costruire nuove esperienze con il fine di sviluppare la propria emotività.

Cosa fa in poche parole?!
Questo insegnate, pratico del sesso, insegna a toccare, accettare il proprio corpo e sfruttarlo al massimo al fine di godersi il sesso e superare le proprie difficoltà.

Chi l’ha provato giura di aver ottenuto diversi benefici, soprattutto le donne: la terapia del surrogato sessuale funziona 9 volte su 10, questi i numeri.
L’unico problema potrebbe essere l’affezione che si crea da entrambe le parti, dando lo stimolo giusto per risolvere i problemi, dato che diventa un “amico-intimo” (brutalmente trombamico) a tutti gli effetti.
Una relazione “modello” che aiuterà a gestire tutte quelle che verranno.

Ma fermi tutti.
Davvero siamo arrivati a vanificare sentimenti e rapporti?!
Io sono scettica.
Preferisco metodi classici.

 

(Il Gigolò è da mo’ il mestiere più antico del mondo!)

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