Può sembrare strano che una persona scelga volontariamente di rinunciare al sesso, eppure l’astinenza non è una soluzione poi tanto infrequente, anche se naturalmente i motivi che conducono a una decisione simile sono diversi ed estremamente eterogenei.

Nel caso della scrittrice francese Sophie Fontanel, che ha reso nota la scelta di astenersi dai rapporti sessuali nel 2011, subito dopo la pubblicazione, in Francia, del controverso e scabroso romanzo L’Envie, pubblicato solo nei paesi anglosassoni con il titolo The Art of Sleeping Alone: Why One French Woman Gave Up Sex (disponibile su Amazon a questo link), l’astinenza è dipesa dal desiderio di dire basta a rapporti effimeri, vuoti, consumati velocemente.

In vita mia ho detto troppi sì- disse l’allora direttrice della sezione moda di Elle – poi, dopo anni di amore fast-food, il mio corpo si è chiuso come un lucchetto.

Niente di religioso, nella sua decisione, per lei che per natura è “anti”: anticonformista, anticonvenzionale, anti etichette di genere.

Che le donne possano fare l’amore quando e come vogliono è la liberazione sessuale. Ma liberazione sessuale è anche quello di non farlo, se non si vuole.

Controcorrente rispetto ai tempi in cui il sesso viene sbandierato nell’emancipazione totale di Samantha Jones e sviscerato nelle rubriche di Carrie Bradshaw in Sex & the city, Sophie non nega che alla base della sua scelta ci sia un’infelicità di fondo: una vita spesa tra feste e lusso, nella mondanità e in compagnia di tanti fidanzati, tutti arrivati e andati troppo velocemente per essere considerati importanti. Alla soglia dei 49 anni la giornalista ha deciso  così di dire “basta” a tutto questo, e ora, che di anni ne ha 54, pare essere sempre più convinta della sua scelta. All’epoca fu definita l’anti (tanto per cambiare) Dominique Strauss- Kahn, perché proprio nel 2011 scoppiò lo scandalo dei presunti stupri compiuti dall’ex direttore del Fondo Monetario Internazionale, e la sua posizione, evidenziata in L’Envie, strideva incredibilmente con quanto di scandaloso usciva sui giornali e sui Tg di tutto il mondo circa la “libertà sessuale” dell’uomo. Pur non avendo mai avuto una connotazione politica, Fontanel ha volentieri associato le parole castità e astinenza a insubordinazione e rivoluzione, invitando le donne a spezzare le catene dello schiavismo sessuale, non quello della prostituzione, ovviamente, ma quello che impone il sesso nella società e considera un outsider chi sceglie di non farlo.

Come dicevamo, però, le ragioni che inducono a decidere per l’astinenza, soprattutto fra le donne, sono molteplici, ed è inevitabile che esperti e studiosi le indaghino a fondo.

Il non avere rapporti è spesso vissuto come una dimostrazione di inferiorità sociale – spiega a Repubblica Alessandra Graziottin, direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica del San Raffaele Resnati di Milano – di non desiderabilità o comunque come segno di chissà quali problemi. Molte donne, soprattutto dopo i cinquant’anni, mi dicono: Ho smesso di avere rapporti per necessità. Lei con chi andrebbe, se fosse sola?. Queste donne non vogliono buttarsi via in una promiscuità ‘tanto per far sesso’, vissuta come avvilente. La loro è una ragione di contesto: se non trovano una persona che meriti il loro amore, il loro affetto, il loro desiderio, preferiscono aspettare e stare sole. 
Molte donne, ferite da tradimenti, da frustrazioni se non da abusi, optano per una astinenza sentimentale ed erotica che nasce dalla paura di rivivere le stesse esperienze. Altre ancora optano per un’astinenza espressiva, creativa, rigenerante. Che siano sole dopo una separazione civile e rispettosa, perché l’amore è finito senza drammi, o che abbiano avuto esperienze molto più negative, decidono di prendersi un tempo per sé, fuori dalle mischie sentimentali, dalle illusioni d’amore e dalle avventure di una notte.

Aggiunge la dottoressa Sabrina Dini, riprendendo proprio l’esempio di Sophie Fontanel:

Accade molto spesso che molte persone, molte donne, facciano sesso non perché ne hanno un sincero desiderio, ma perché si sentono in “dovere” di farlo, per mostrarsi aperte, “moderne”, disponibili e capaci di godersi la vita e di essere felici. Sophie Fontanel dice anche che al giorno d’oggi tante persone preferirebbero morire piuttosto che ammettere di non fare sesso e aggiunge ‘Io credo che evitare di fare sesso, essere casta, mi rafforzi, anche per la prossima storia che voglio vivere’. Probabilmente talvolta uscire da certi schemi preconfezionati o da certe abitudini mentali aiuta a trovare una via inaspettata alla vera felicità, anche nella vita di coppia. Forse decidere di salvaguardare la propria tranquillità interiore senza mettersi in storie “a metà” può facilitare nel percorso di realizzare una storia sana e appagante.In questo modo molte donne si buttano in certe storie senza ascoltare ciò che vogliono veramente e a furia di non ascoltare ciò che vogliono, vivono una vita che non vogliono, entrando in una zona d’ombra nella quale loro stesse sono in ombra. Nella nostra epoca, l’amore è difficile e viene sostituito dal sesso. Perché il sesso non lega, non fa soffrire, se non va bene con questo andrà bene con l’altro. Invece l’amore ti da l’estasi e la felicità, ma poi basta un nulla, una frase sbagliata, per lasciare una ferita straziante. Il sesso è leggero, l’amore è pesante. Ma quel piacere leggero lacera, distrugge l’altro. E quindi per quelle donne che “scelgono di non fare sesso” perché sperano di sentirsi desiderate, di essere “la donna” e non essere “una donna”, non resta che un epiteto.

Anche ansia sociale, complessi di inferiorità, insicurezze possono essere alla base della scelta di astenersi dal sesso.

Da un punto di vista psicologico – osserva la psicoterapeuta Giuliana Proietti sulle pagine di Repubblica –  spesso soggetti che soffrono di fobie sessuali, ansia da prestazione, senso di inadeguatezza e scarse abilità sociali scelgono, attraverso la castità, la via più semplice per evitare di affrontare i disagi. Tra i cosiddetti “casti” infatti è molto praticata la masturbazione. Il che la dice lunga sul problema.

Insomma i motivi per cui si decida di farla finita con il sesso possono essere diversi, ma sono fondamentalmente tutti connaturati all’aspetto psicologico della persona; che ci si senta inadeguate, si sia rimaste scottate da una delusione amorosa o, come nel caso di Sophie Fontanel, si senta la necessità di liberarsi dal giogo del sesso come fonte di affermazione di prestigio sociale, l’astinenza deve restare sempre e comunque una scelta libera, indipendente, matura e consapevole. Libera da pregiudizi e condizionamenti. In fondo, se è vero quel che diceva il giornalista premio Nobel  François Mauriac,

la castità perpetua la giovinezza.

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