Rimming o Anilingus: quando il Sesso orale Coinvolge l'Ano

Può essere un ottimo preliminare per la penetrazione anale e, sebbene - almeno le prime volte - possa creare imbarazzo, il rimming, sinonimo di anilingus, è un'enorme fonte di piacere. Scopriamo insieme cos'è, come si pratica, come rilassarsi al meglio e quali sono i rischi a esso associati!

Se il termine rimming, così su due piedi, non ci dice nulla, non dobbiamo sentirci in difetto. Del resto la parola rimming deriva né più e né meno dal termine inglese rim, che significa anello, o cerchio, letteralmente. E il verbo to rim è considerato volgare. Se però usassimo, anziché rimming, anilingus, il concetto diventerebbe immediatamente chiaro: il rimming è il nome che assumono diverse pratiche sessuali che prevedono il contatto della bocca con l’ano o le zone perianali del partner; stiamo dunque parlando di sesso orale, per quanto il rimming – o anilingus che dir si voglia – di per sé non coinvolga i genitali.

Il rimming può mettere in imbarazzo, o generare lì per lì sensazioni di repulsione, ma va detto che, se praticato nel modo corretto e senza costrizioni, l’anilingus può dare grande piacere. Per l’uomo, infatti, il perineo e l’ano sono zone erogene a elevata ricettività. Lo stesso vale per la donna.

Vediamo quindi come goderci a pieno una sessione di rimming e quali sono le regole di buon senso da seguire!

1. Rimming o anilingus: cosa fare prima di cimentarsi

rimming o anilingus
Fonte: Web

Sembrerà ovvio, banale e scontato, e forse lo è. Ma ancor più che in tutte le altre pratiche sessuali, il rimming richiede un’igiene personale impeccabile: non buttiamoci nell’anilingus – o non lasciamo che il partner si butti su di noi – se non siamo certe di questo aspetto, che potrebbe davvero rendere il rimming rivoltante (lo è al solo pensiero, figuriamoci). Se proprio non è possibile lavarsi a dovere perché con il partner non abbiamo un nostro nido d’amore, ricordiamoci almeno di portare con noi delle salviettine che potrebbero salvare un rapporto basato sul rimming.

Altro aspetto da considerare – sebbene meno rilevante – soprattutto per le donne è quello relativo all’epilazione: che preferiamo il fai da te o la mano esperta di un’estetista, ricordiamoci di arrivare anche alla parte posteriore. E se il rimming è una pratica regolare nella nostra vita sessuale, chiediamo di fare lo stesso anche al partner.

Se invece siamo alle prese con l’anilingus per la prima volta, iniziamo a leccare delicatamente le zone perianali, senza essere troppo aggressive, giusto per tastare il terreno e capire come il partner risponde. Se ci accorgiamo che si contrae o in qualche modo cerca di allontanarsi, smettiamo, ripromettendoci di riprovare la volta successiva. Pian piano saremo entrambi molto più rilassati e lasciarsi andare al rimming sarà molto più facile. 

2. Consigli pratici: come si fa il rimming?

Rimming o Anilingus
Fonte: Web

Come abbiamo detto, il rimming (o anilingus) è una pratica di sesso orale che non coinvolge i genitali (anche se accarezzare lo scroto del nostro uomo mentre lo facciamo potrebbe aumentare esponenzialmente il suo piacere). Visto che i genitali non sono direttamente interessati, però, non dobbiamo pensare che nel rimming sia necessaria meno delicatezza. Anzi. Le zone interessate dall’anilingus sono molto ricettive e ricche di terminazioni nervose, ragion per cui delicatezza è una parola d’ordine da non dimenticare mai; per lo stesso motivo, a meno che col nostro partner non abbiamo abitudini precise in tal senso, sarebbe meglio evitare di mordere durante il rimming.

Quando iniziamo a praticare l’anilingus, inoltre, procediamo per gradi. Cominciamo come detto con delicatezza dalle zone perianali, per poi passare all’ano e per spingerci pian piano oltre. Questo significa che di volta in volta potremo aiutarci con le mani per favorire l’allargamento dell’ano del nostro partner, e poter così raggiungere con la lingua una zona più ampia che gli regalerà maggior piacere. Nelle prime sedute di rimming può darsi che l’uomo si dimostri recalcitrante: l’anilingus è infatti una pratica che richiede “allenamento”, confidenza e abitudine. Col tempo non si vergognerà di nulla, e anzi, magari sarà lui a portare spontaneamente le gambe verso l’alto per aiutarci.

Anche quando siamo ben rodati, non buttiamoci nelle nostre sedute di rimming senza riemergere mai. In primis abbiamo bisogno di respirare, e poi di quando in quando solleviamo il volto per chiedere al partner come sta, se stiamo andando nel modo giusto o se preferirebbe che modificassimo qualcosa. Questo consoliderà ancor più il nostro affiatamento nell’anilingus. Spesso, infine, il rimming viene considerato come un buon preliminare per il sesso anale.

3. Anilingus e facesitting

Orgasmo: far rumore aiuta
Fonte: Web

Il rimming o anilingus può trovare una sua posizione d’elezione nel cosiddetto facesitting, noto anche come queening o kinging (nel caso in cui, rispettivamente, a esercitarlo sia una donna o un uomo). Come si può dedurre facilmente dalla parola inglese, il facesitting consiste nel fatto che uno dei due partner si sieda sul volto dell’altro, in modo da facilitare il sesso orale, anilingus compreso. 

Il facesitting è considerato infatti una buona posizione per il cunnilingus e la fellatio, così come per il rimming, oltre a rappresentare di fatto il preludio alla posizione del 69 che consente a entrambi i partner di ricevere sesso orale contemporaneamente.

Il facesitting aumenta inoltre la possibilità di sentire gli umori e gli odori che caratterizzano la zona genitale e anale, elemento che contribuisce a sviluppare l’eccitazione sessuale.

Ora che abbiamo parlato del facesitting come posizione per l’anilingus, chiudiamo vedendo se il rimming comporta rischi per la salute e, nel caso, quali!

4. Rimming e rischi per la salute: ce ne sono?

rimming o anilingus, rischi per la salute
Fonte: Web

L’anilingus può essere un rischio per la salute visto che nelle zone interessate dal rimming, ossia l’ano e il retto, sono presenti virus e batteri che potrebbero essere responsabili della trasmissione di malattie infettive. Tramite il rimming si possono contrarre per esempio candidosi, cytomegalovirus, clamidia, epatite A, herpes, papilloma virus o sifilide, in aggiunta ad altre patologie infettive a trasmissione oro-fecale come salmonellosi, giardiasi o verme solitario.

Tutte malattie che potrebbero spaventare, certo. Ma che non devono scoraggiare in toto dalla pratica dell’anilingus: come prima cosa, e come già detto, curiamo sempre la nostra igiene, e in seconda battuta evitiamo il rimming con partner occasionali. 

Bene, care amiche, la nostra breve illustrazione della pratica dell’anilingus si chiude qui. Ci rendiamo conto che il rimming possa non piacere a tutte, ma abbiamo comunque ritenuto doveroso intervenire sull’argomento visto che l’anilingus è una pratica apprezzata e diffusa tra molte coppie!

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