È notte. Una notte focosa e bagnata, in cui tra l’onirico e l’estremamente reale sperimentiamo il rapporto sessuale perfetto. Ma poi un rivolo umidiccio ci sveglia. E no, non sono gli “umori” nostri e nemmeno del partner. E non è neanche un sogno. È tutto vero: siamo dinanzi a un preservativo rotto.

Ok, abbiamo un minuto esatto per urlare, disperarci, agitarci. Fatto? Ora ritroviamo la calma ed esaminiamo con freddezza la situazione visto che, fortunatamente, stiamo analizzando “solo” una situazione ipotetica. In virtù di questo, partiamo dal passo precedente la rottura del preservativo, ossia le tecniche per evitare di trovarci con un preservativo rotto!

1. Quando e perché il condom si rompe (e come evitarlo)!

evitare rottura preservativo
Fonte: Web

Quante volte abbiamo usato un profilattico per fare palloncini o per lanciare gavettoni l’ultimo giorno di scuola? E a quali quantità d’aria e d’acqua ha resistito il nostro condom? Ecco: questo già ci dice che il preservativo, in generale, è piuttosto sicuro. Diciamo pure molto sicuro, se conservato nel modo corretto. Non vogliamo certo sgombrare il campo da quelle percentuali infinitesimali in cui la sfiga ci vede benissimo (parliamo di 4 casi su mille accertati dalla statistica), ma insomma: se il profilattico si rompe, è raro che sia colpa del destino.

Ci sono delle semplici attenzioni da osservare per evitare di ritrovarci col preservativo rotto come nell’ipotetico sogno di cui sopra. Anzitutto occhio alla conservazione del condom. Primo: controlliamo sempre – sempre – la data di scadenza dei profilattici. Non è scritta sulla confezione per bellezza, né tanto meno per vezzo. È vero, i condom sono una spesa e buttarli può dispiacere. Ma possiamo garantire che costerebbe molto di più mantenere un figlio per i prossimi vent’anni almeno. Quindi: preservativo scaduto uguale cestino.

Quanto alla conservazione è bene ribadire, anche se ormai dovrebbero saperlo anche i sassi, che i profilattici non devono essere tenuti dove potrebbero scaldarsi eccessivamente. Un esempio per tutti? Il portafoglio, luogo privilegiato in cui i maschietti di ogni dove amano nascondere la loro arma segreta. Per lo stesso motivo, affinché non si rompano, i preservativi non devono essere esposti alla luce del sole: cancelliamo dunque dalla lista dei posti “sicuri” anche il cruscotto della macchina o della moto (specie se siamo in estate) e la tasca dei jeans o dei pantaloni.

La borsa potrebbe essere un posto migliore per conservare i nostri condom affinché non incorrano nell’indesiderata rottura, a patto che nella borsa stessa – per qualche ragione che non vogliamo sapere – non siano contenuti anche forbici, coltelli, lamette o altri arnesi acuminati. Se proprio dovessimo portare con noi nel nostro borsello l’armamentario del serial killer, cerchiamo almeno di inserire i preservativi nelle apposite confezioni di latta o di avvolgerlo attorno a uno spesso strato di cartone.

In ultimo: ci sono persone convinte che, per evitare che il profilattico si rompa, vada messo in frigorifero o in freezer. Errata corrige: non è yogurt né mozzarella e una volta tolto da lì non tornerà come nuovo.

In definitiva, un po’ come per la maggior parte degli alimenti che troviamo sullo scaffale del supermercato, prediligiamo un luogo fresco e asciutto (un cassetto andrà benissimo; se siamo giovani e temiamo di essere scoperti usiamo stratagemmi furbi come il portaocchiali, la scatola delle caramelle o qualsiasi altra soluzione che non desti il sospetto dell’istinto in genitori curiosi).

Se abbiamo fatto tutto questo, è difficile che ci capiti di dover passare al punto successivo. Ma se non l’abbiamo fatto o se rientriamo nella casistica dei 4 su mille, oltre prenotare un viaggio a Lourdes cerchiamo di capire cosa sia il caso di fare dopo che il nostro preservativo si è rotto.

2. Il preservativo si è rotto (davvero): e ora che si fa?

preservativo rotto cosa fare
Fonte: Web

Alla fine è successo ciò che non sarebbe dovuto succedere: il preservativo si è rotto, l’abbiamo appurato. Sappiamo che non è facile, ma è fondamentale mantenere la calma e iniziare ad affrontare la situazione dagli aspetti che istintivamente meno terremmo in considerazione. Ossia le malattie sessualmente trasmissibili. Non solo potremmo contrarle nella infrequente eventualità di avere tagli sulle mani, ma una volta che il condom si è rotto è probabile che una parte di liquidi vaginali e di sperma, anche minima, sia entrata in contatto con le mucose del partner. Ricordiamo quindi di lavarci immediatamente con acqua tiepida – evitando i detergenti aggressivi – per limitare i rischi; se in aggiunta a questo i liquidi vaginali o lo sperma sono entrati in contatto con eventuali ferite disinfettiamoci con alcol.

Se il preservativo si rompe durante un rapporto sessuale con un partner che non conosciamo o quasi rivolgiamoci al pronto soccorso entro 48 ore affinché, se è il caso, ci venga somministrato un trattamento preventivo. Per essere totalmente sicuri di non avere contratto la malattia sessualmente trasmissibile che fa più paura, ossia l’Hiv, effettuiamo un test entro 15 giorni dal rapporto in cui il preservativo si è rotto e, anche qualora sia negativo, ripetiamolo nuovamente dopo 3-4 mesi.

Ovviamente, l’altro e immediato enorme timore associato alla rottura del profilattico è la possibilità di una gravidanza indesiderata. L’unica soluzione sicura in questo caso è assumere la pillola del giorno dopo entro 72 ore dal rapporto incriminato (ma prima la prendiamo meglio è); la pillola del giorno dopo può essere acquistata direttamente in farmacia senza necessità di prescrizione medica a patto di essere maggiorenni.

Siamo più tranquille, ora? Bene, allora vediamo come utilizzare correttamente il condom per far sì che durante un rapporto il profilattico non si rompa più!

3. Consigli aggiuntivi: evitare che il condom si rompa durante l’utilizzo!

proteggere preservativo durante utilizzo
Fonte: Web

Abbiamo già sperimentato l’esperienza del preservativo rotto. E sicuramente non vorremmo vivere il bis. Quindi ecco qualche consiglio utile per utilizzare correttamente il condom appena prima e durante il rapporto sessuale:

  • Aprire l’involucro: evitiamo di aprirlo con i denti, le forbici, con un coltello o con altri oggetti taglienti;
  • Applicazione: sappiamo che all’uomo piace che sia la partner ad accompagnare l’applicazione del profilattico, ma facciamo bene attenzione a non graffiare o danneggiare il condom mentre lo infiliamo;
  • Quando infiliamo il preservativo, teniamo il serbatoio tra pollice e l’indice per far uscire le bolle d’aria che potrebbero aumentare le possibilità che il profilattico si rompa;
  • Attenzione al lubrificante che utilizziamo, se lo usiamo: alcune tipologie, infatti, sono incompatibili col lattice;
  • Scegliere la taglia giusta: cari uomini, possiamo assicurarvi che non esiste un pene troppo grande per un preservativo, quindi per ciascuno di voi ci sarà la taglia giusta, promesso. Attenzione ai preservativi troppo grandi, che tendono a rompersi più facilmente durante il sesso.

Ok, ci si è rotto il preservativo. Ma adesso che abbiamo visto cosa fare qualora dovesse accadere, facciamo in modo di non farlo succedere più: in fondo, sfortuna a parte, evitare il disastro non è così difficile, no?

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