E se la durata di un amore si potesse calcolare con una formula di matematica?

Non si tratta di fantascienza ma di una teoria di Hannah Fry, una matematica del Centro per l’Analisi Spaziale avanzata dell’University College London, che ha sviluppato un’equazione per predire il destino di una relazione.

Nel suo libro La Matematica dell’Amore, la Fry sostiene che il livello di positività o di negatività che un membro della coppia può raggiungere nei confronti dell’altro quando conversano tra loro un elemento essenziale per la sua equazione.

In particolare, le coppie più longeve sono quelle che hanno maggiori interazioni positive e a considerare eventuali battute negative del partner come il risultato di qualche fattore esterno come una brutta giornata o problemi sul lavoro.

Le coppie invece che sono più a rischio separazione tendono a recepire le battute negative del partner la normalità, come se fossero un’espressione di brutto carattere.

L’equazione che predice la durata della relazione predice il livello di negatività che lui o lei raggiunge durante una conversazione:

Fonte: web
Fonte: web

In entrambe le formule, w e h descrivono l’umore dei due a livello generale, mentre rwWt e rhHt indicano l’umore di ciascuno quando è in compagnia del marito o della moglie; IHW e IWH indicano l’influenza che ognuno dei due partner ha sull’altro.

L’influenza reciproca è il fattore che più degli altri porta un partner a rispondere in un determinato modo a una battuta: se uno dei due dice qualcosa di positivo c’è più probabilità che anche l’altro risponda allo stesso modo e viceversa.

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