Si può essere allergiche allo sperma?

Di problemi le coppie ne possono avere tanti: il lavoro, la divergenza di obiettivi di vita o di idee, grattacapi che nascono da contrasti famigliari. Un vero dramma però emerge quando la questione riguarda aspetti importantissimi della vita sessuale. Cosa fare quando ci si rende conto che avere rapporti col proprio compagno o praticare sesso orale provoca problemi di salute?

Vice e Today in questi giorni hanno portato alla ribalta un problema che riguarda migliaia di donne: l’allergia allo sperma, una malattia ancora poco conosciuta. I casi di Laura e di Clara e Jeff (una coppia statunitense che ne ha parlato apertamente), fanno chiarezza su molti punti: sulle conseguenze dell’allergia, sui sintomi e le cure.

Allergia allo sperma maschile: il caso di Clara e Jeff

Fonte: Web

Clara e Jeff sono americani, hanno 37 anni e sono innamoratissimi, ma c’è qualcosa che sta minando seriamente la loro sfera sessuale, l’allergia allo sperma di Clara.

Clara all’inizio non aveva idea di cosa di trattasse, anche perché non aveva avuto problemi venendo a contatto con il liquido seminale di partner precedenti, e ha scambiato quella che è una malattia sconosciuta alla maggior parte delle donne per una semplice infezione vaginale.

Il problema però si è aggravato man mano che passava il tempo e così sono iniziati gli approfondimenti, prima le ricerche in autonomia sul web e poi, con un approccio più consapevole e maturo, il consulto con vari ginecologi, fino al giorno in cui arriva il responso: Clara è ipersensibile allo sperma di Jeff, anche usando il preservativo. La stampa americana quindi, lancia la notizia giunta fino a noi su consenso della coppia, che ha scelto di condividere la propria storia per aiutare altre persone.

Quella che viene definita ipersensibilità al plasma seminale è una reazione allergica che colpisce dalle 30mila alle 40mila donne statunitensi, che si presenta con diversi sintomi e che per fortuna non comporta problemi di fertilità (si ritiene però possa comportare il rigetto del liquido da parte dell’ovulo con conseguente mancato concepimento) ma che come nel caso di Clara e Jeff, può essere “reciproca”, cioè, alla reazione allergica di un partner può accompagnarsi anche quella dell’altro.

Il caso di Laura

Già dall’età di 17 Laura avvertiva fastidi come prurito e gonfiore, ma era convinta fossero effetti collaterali della pillola. Così, fino a 27 anni, non aveva immaginato neanche lontanamente di essere allergica allo sperma.

Tutto è iniziato due anni prima di scoprire la malattia, quando avendo rapporti sessuali non protetti con il suo ragazzo, al termine del coito, sulla sua pelle iniziavano a comparire chiazze rossastre ed un forte prurito. Inizialmente entrambi hanno pensato ad una malattia a trasmissione sessuale ma tutti gli esami davano esito negativo: solo facendo ricerche sul web sulla possibile origine del suo disturbo Laura ha capito di essere ipersensibile al seme.

La parte più difficile della storia di Laura è stato parlare con il suo medico, che credendo scherzasse aveva preso a ridere della questione, invece molto seria. Per dimostrare l’esistenza della sua malattia e far ricredere il medico, Laura ha dovuto mostrargli un libro sul tema. Tuttavia ripensando a certi episodi della sua adolescenza, in particolare quando a 15 anni si dedicava alle prime esperienze con i ragazzi, anche a lei venne da ridere perché fu in quelle occasioni che iniziò ad avere i primi sintomi: uno su tutti il prurito.

Nell’intervista rilasciata a Vice sottolinea come l’allergia allo sperma abbia un grande impatto sulla vita di una donna, certo, diventa una particolarità, una curiosità di cui parlare, ma potendo avere problemi nel rimanere incinta dichiara che avrebbe preferito una “normalissima allergia ai crostacei”.

Tutti i sintomi di allergia allo sperma

Fonte: Web

Come si manifesta l’allergia allo sperma? I sintomi tipici si possono manifestare durante o dopo il rapporto sessuale e sono i seguenti: gonfiore addominale e dei tessuti molli in generale, bruciore, orticaria, difficoltà respiratorie con sensazione di compressione toracica, diarrea, capogiri e nei casi più gravi svenimenti con perdita momentanea di coscienza.

Per fortuna tali sintomi non si manifestano tutti perché la loro ricorrenza a livelli più o meno acuti dipende dal grado di intolleranza della donna alla proteina contenuta nel liquido seminale. L’allergia può manifestarsi sia quando si viene a contatto diretto con il liquido seminale (durante il rapporto o durante il sesso orale), che dopo l’utilizzo di anticoncezionali che provocano irritazione (l’allergia in questo caso potrebbe essere causata dal lattice o da lubrificanti).

Cure e terapie contro l’allergia allo sperma

Fonte; Web

Il primo passo per curare l’allergia allo sperma è individuare qual è la proteina contenuta del liquido seminale responsabile dell’intolleranza. Bisogna dunque rivolgersi al proprio medico di fiducia, fare analisi e, una volta scoperto l’arcano, iniziare una terapia di desensibilizzazione.

Clara si è sottoposta ad un intervento intravaginale con somministrazione graduale di piccole dosi di liquido seminale del compagno (una siringa ogni 15-20 minuti nel corso di due o tre ore) e gli è stata assegnata una terapia “particolare”: fare sesso con Jeff ogni 12 ore per monitorare le reazioni.

Il risultato? La terapia ha funzionato e la coppia è tornata ad avere rapporti senza problemi.

Laura invece sta seguendo i consigli del libro sulle allergie scritto dal Dottor Hicks, secondo cui gli antistaminici possono alleviare i sintomi della malattia, ma sa che le possibilità di cura sono limitate, se non tramite l’astinenza e l’uso costante del preservativo per evitare il contatto. Quanto alla gravidanza il testo detto da Laura, suggerisce di rivolgersi a un esperto per un’inseminazione intrauterina con sperma ‘lavato’ degli allergeni.

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