Tra simili ci si capisce. Sarà per questo che il gran visir di tutti i superdotati, Rocco Siffredi, non perde occasione per esprimersi sulle dimensioni altrui. Qualche esempio?

Alberto Tomba è messo bene,

ha dichiarato qualche settimana fa alla trasmissione La Zanzara di Radio 24. Un’uscita arrivata proprio pochi giorni dopo aver manifestato elogi nei confronti delle misure del pene di di Francesco Totti e Antonio Cassano, definendo in particolare il capitano della Maggica niente meno che “il mio erede”.

Come e perché Siffredi rilasci con tanta sicurezza informazioni del genere non è chiaro, ma non è nemmeno il punto di questo articolo che intende invece parlare di superdotati. E dunque chi meglio di Rocco poteva rappresentare l’introduzione all’esegesi del superdotato? In realtà Siffredi non è l’unico superdotato famoso, per quanto sia di certo è il più celebre. Tra i suoi “colleghi” spunta anche a sorpresa il cantante Pupo, che in un’intervista – rilasciata sempre a Radio24 – aveva rivelato di essere a sua volta un superdotato:

Quanto ce l’ho lungo? Mi sono sempre misurato a occhio ma sono sproporzionato, quello sì, diciamo tra i 15 e i 20 centimetri.

Insomma, sembra che l’uomo – e se dobbiamo dirla tutta non ci stupisce particolarmente, visto che i maschi sin dalla pre adolescenza sembrano trascorrere buona parte del loro tempo con il centimetro alla mano per poi fare confronti con amici e compagni di spogliatoio su misure e differenze millimetriche – si compiaccia particolarmente della sua condizione di superdotato. Ma vediamo quali sono le “qualità” che un uomo – o, meglio, il suo pene – deve avere  per essere definito superdotato.

1. Le caratteristiche del superdotato

caratteristiche pene superdotato
Fonte: Web

Come sempre, per dipanare ogni dubbio, il nostro riferimento è la scienza. Uno dei più accurati studi sulle misure del pene mai realizzati ha stabilito che le dimensioni medie dell’organo genitale maschile sono di 9,16 centimetri a riposo e di 13,12 centimetri in erezione (i risultati dell’indagine sono stati pubblicati sul British Journal of Urology International).

Non solo. Uno psichiatra del South London and Maudsley NHS Foundation Trust si è preso la briga di passare in rassegna ben 17 studi scientifici relativi alle dimensioni del pene, analizzando così i dati relativi a 15.521 uomini di tutto il mondo le cui misure erano state rilevate con metodi standardizzati. Dall’esame del campione è emerso che la lunghezza media del pene è, come anticipato, di 9,16 centimetri, mentre la circonferenza è di 9,13 centimetri, ovviamente a riposo. Ai 13,12 centimetri di lunghezza in erezione si affiancano 11,66 centimetri di circonferenza.

Passiamo ora a capire, sulla scorta di queste statistiche, chi è il superdotato, l’uomo che si distingue in positivo rispetto alla media. Va detto che le eccezioni alla regola sono quanto mai rare: solo 5 uomini su 100 hanno un pene più lungo di 16 centimetri – e si avvicinano quindi ai celeberrimi Trenta centimetri di dimensione artistica declamati da Elio e Le Storie Tese – stessa percentuale di coloro che, sul versante opposto, hanno un pene piccolo e riscontrano misure inferiori ai 10 centimetri (si considera la lunghezza dall’osso pubico alla punta del glande, escludendo eventuali pieghe cutanee o centimetri di grasso).

Grazie agli studi scientifici, dunque, bando a luoghi comuni e stereotipi che vorrebbero le dimensioni del pene condizionate da altezza e/o provenienza geografica. Gli esperti, infatti, non hanno riscontrato alcun tipo di legame significativo e statisticamente rilevante fra lunghezza del pene ed etnia; ciò nonostante, bisogna considerare che la stragrande maggioranza degli uomini compresi nel campione era di origine caucasica. 

Analogamente, non sono state dimostrate correlazioni tra dimensioni dei genitali maschili e altezza o indice di massa corporea. 

Il superdotato, insomma, è una rarità, una sorta di unicorno. Ma come vive un uomo questa sua condizione?

2. Superdotato: è tutto oro ciò che luccica?

come vivono uomini superdotati
Fonte: Web

Ascoltando i pareri degli uomini pare che il sentimento prevalente dei “normali” nei confronti del superdotato sia di invidia combinata ad ammirazione. In realtà, ascoltando le esperienze di alcuni superdotati, emerge come l’invidia sia in molti casi del tutto ingiustificata.

Lo scorso anno in Nigeria, per esempio, Aisha Dannupawa, dopo una sola settimana di matrimonio con Ali Maizanari, aveva conquistato le prime pagine dei giornali inglesi: come riportava il Mirror, la donna aveva chiesto il divorzio perché il pene del marito era troppo grande e pertanto fonte di dispareunia, ossia di dolore durante i rapporti sessuali. 

Il sesso – raccontava addirittura la ragazza – era un vero incubo, una tortura a causa delle dimensioni del pene.

Sempre lo scorso anno in Messico, il 52enne Roberto Esquivel Cabrera, noto come Il Centauro, era uscito allo scoperto raccontando la sua situazione privata:

Le donne mi rifiutano, hanno paura delle dimensioni del mio pene. Mi sento solo e non posso nemmeno lavorare.

Per queste ragioni, il superdotato aveva persino chiesto l’invalidità per le sue misure eccezionali, quasi 50 centimetri, un caso più unico che raro. A Roberto i medici avevano consigliato un intervento chirurgico di riduzione del pene, ma non avendo i soldi per pagare l’operazione, il superdotato aveva deciso di fare di necessità virtù entrando nel Guinness dei Primati, scalzando il superdotato in carica con una lunghezza di “soli” 34 centimetri. 

Insomma, anche i superdotati soffrono. Un’ulteriore conferma arriva dalla ex pornostar Eva Henger:

Per fortuna non ho mai dovuto recitare con Rocco Siffredi. Nessuna antipatia verso il collega, ma preferisco il piacere al sadomaso e con le dimensioni di Rocco il mio fisico avrebbe avuto indubbiamente qualche problema.

Questo nonostante la Henger racconti di essere entrata in contatto per lavoro con più di un pene dalle misure superiori alla norma:

Sui set dei film a luci rosse le dimensioni contano, così come una bella scenografia o un’inquadratura è necessaria per una pellicola normale. Ma, nella vita di tutti i giorni, un normodotato può fare senza problemi il suo dovere, anche più di un superdotato che, per me, è un uomo con un pene superiore a 18 centimetri.

Dopo queste affermazioni, sembra proprio sia arrivato il momento di capire come possa essere il sesso con un superdotato.

3. Superdotati vs normodotati: con chi è meglio fare sesso?

com'è fare sesso con superdotato
Fonte: Web

Pare che la questione delle misure del pene – e in parte è anche comprensibile – “affligga” più gli uomini che le donne. Se il gentil sesso, infatti, discetta di rapporti con curiosità e con la volontà di trovare confronto o supporto dalle amiche, gli uomini tendono a narrare le loro imprese col fuoco negli occhi definendosi superattivi, superdotati, superpotenti, supereroi… Come abbiamo visto, tuttavia, solo un’esigua minoranza rientra in queste categorie.

L’assillo per un pene lungo non è comunque del tutto infondato: stando a uno studio condotto da Dr.Ed in diversi Paesi del mondo, il 67,4% delle donne pensa che le misure del pene siano un aspetto importante.

Al di là della lunghezza in sé, tuttavia, contano altri fattori (e no, non sono luoghi comuni), per esempio la forma, la circonferenza e, soprattutto, il modo in cui il pene si usa, indipendentemente dalle sue dimensioni. Del resto la maggior parte delle donne percepisce sensazioni di piacere perlopiù nei primi 10 centimetri della vagina, ragion per cui un pene “standard” non ha proprio nulla che non vada.

Anche perché, a prescindere da quello che dichiarano studi di cui ci risulta difficile valutare l’attendibilità, il sesso con un superdotato può dar luogo a più di un problema. Per esempio non è possibile ricorrere al primo preservativo che ci si ritrova in casa, ma è necessario acquistarne appositamente di taglia XL.

A seconda della conformazione dei genitali femminili, inoltre, il pene di un superdotato può dar luogo a dolore, microlacerazioni con conseguente sanguinamento e/o cistiti dovute all’eccessivo sfregamento dell’uretra. Per non parlare poi del sesso anale, pressoché impossibile.

Le posizioni del rapporto, infine, devono essere scelte accuratamente sulla base delle misure del super uomo con cui stiamo per fare sesso, facendo attenzione ad evitare quelle più fastidiose o dolorose.

Chiudiamo quindi questa trattazione elencando alcune delle posizioni migliori da mettere in pratica quando si ha a che fare con un Mister Big.

4. Kamasutra del sesso con un uomo superdotato

kamasutra sesso con superdotato
Fonte: Web

Per comodità, citeremo 5 posizioni del kamasutra particolarmente adatte a rapporti sessuali con un superdotato in forma di elenco puntato:

  • Double Decker: L’uomo è supino e la donna è sdraiata sopra di lui, pure supina, e si sorregge con i gomiti per potersi muovere liberamente. I piedi di lei si appoggiano alle ginocchia del partner che la tiene dal canto suo per i fianchi, penetrandola. Il double decker è spesso considerato transitorio perché consente all’uomo di cambiare facilmente posizione;
  • Al muro (da provare solo nel caso in cui il nostro partner sia particolarmente vigoroso): Si tratta di una posizione eretta in cui l’uomo afferra la donna dai glutei e la solleva così da poterla penetrare. Lei è avvinghiata con le gambe al partner, meglio se appoggiato al muro per agevolare il sostegno e l’equilibrio di entrambi;
  • Siesta a due: Questa posizione, oltre a essere molto piacevole, è anche piuttosto comoda per entrambi i partner (il che non guasta).  Lui è disteso di fianco, appoggiandosi al ginocchio, mentre lei appoggia le gambe sul suo fianco e favorisce la penetrazione stando sdraiata perpendicolarmente. Si tratta di una posizione ideale anche per la stimolazione manuale del clitoride e per consentire alla donna di muovere liberamente il bacino intensificando le sensazioni della penetrazione;
  • L’abbraccio: Si tratta di una variante del classico missionario in cui l’uomo è sdraiato sul letto e la donna è distesa sopra di lui, viso contro viso. Facendo perno con i piedi sul letto, è la donna a muoversi regolando così la penetrazione e favorendo il contatto tra i due partner con baci, abbracci e carezze;
  • Il loto: Il loto è una posizione che esalta l’intimità consentendo lo scambio di baci, carezze, sguardi e parole dolci durante il rapporto sessuale. L’uomo è seduto sul letto a gambe divaricate, mentre la donna è seduta dinanzi a lui incrociando le gambe attorno alla schiena del partner.

Ecco quindi alcune posizioni che ci consentiranno di vivere serenamente il sesso con il nostro partner superdotato evitando eventuali disagi come dolore, lacerazioni o cistiti. Il detto Più grande è, meglio è non è sempre vero, come abbiamo visto, ma ora sappiamo che anche se il pene è grande – o molto grande – possiamo gestire la situazione in modo che entrambi possiamo trarre il massimo piacere dai rapporti sessuali. 

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