Claudia, senza fare rumore, scese in cucina e preparò la colazione: caffè, latte, pane tostato e marmellata, brioches, alcune fette di cheesecake avanzate dal giorno prima, insomma non era certo la sua solita colazione, un caffè di corsa e qualche biscotto, ma aveva pensato che Jim fosse abituato a fare colazione in modo diverso, tornò in camera e lo svegliò con un bacio appoggiando il vassoio sul comodino. Jim si svegliò e l’abbracciò: “Buongiorno amore… uhmm che profumino”, ma a parte una rapida occhiata al vassoio Jim sembrava più interessato a stuzzicare Claudia, ci fu un piacevole intermezzo, per darsi il buongiorno come si deve, e poi fecero colazione insieme, anche se oramai il caffè era freddo.

Rimasero a letto a coccolarsi per un po’ poi, all’improvviso, Jim chiese a Claudia: “Che ne diresti di venire con me a Los Angeles?” Claudia fu felice di ascoltare quelle parole sperava da tempo di udire e rispose: “Amore cosa intendi? Vuoi che venga da te per qualche giorno o pensi a qualcosa di “definitivo”?” Jim rispose: “Potresti venire da me per un periodo e poi decideresti cosa fare, io sarei felice se venissi a vivere con me, ma capisco che non si possa prendere una decisione simile all’improvviso”, Claudia lo guardò e gli disse: “Anch’io voglio vivere con te amore, ma mi domando cosa potrei fare a Los Angeles…. Non posso pensare di fare l’ospite a vita, qui ho un lavoro, che detesto, ma è pur sempre un lavoro… Tu continueresti a suonare e io nel frattempo dovrei trovarmi un’occupazione, in vita mia non ho mai voluto dipendere da altri e…” Jim continuò: “Pensavo potessi venire da me per un po’ di tempo, non devi preoccuparti dei soldi, fortunatamente quelli non ci mancheranno, potresti poi, con calma, guardarti intorno e, ne sono convinto,  con la tua laurea in ingegneria in breve tempo troveresti un’occupazione sicuramente migliore di quella che hai ora”  Claudia rispose “Sicuramente sarebbe difficile trovare di peggio, mi pagano una miseria per sgobbare dieci ore al giorno, senza neanche assumermi e senza la minima tutela, di sicuro non avrei molto da perdere…” Claudia si fece contagiare dall’entusiasmo di Jim e disse: “Si.. potrei farlo, dovrei lasciare questa casa, venderla… no meglio di no, potrei affittarla forse.. ” Claudia stava già volando a Los Angeles con la fantasia,  poi guardò negli occhi Jim e con un tono tra lo scherzoso e il serio gli chiese: “Tu sei sicuro che non ti pentiresti di avermi tra i piedi?” Jim le sorrise: “Se non fossi più che sicuro di ciò che provo per te, non ti chiederei una cosa tanto importante!”.

Il suono del cellulare di Claudia interruppe i loro discorsi, Claudia raggiunse di corsa il telefono, era Valentina: “Ci ha chiamati Laura, Andrea è sveglio, ha mosso lievemente le dita dei piedi…” Claudia rispose trafelata: “Allora potrà di nuovo camminare?” Valentina rispose: “Dicono che ci vorrà tempo, e dovrà fare una lunga fisioterapia, ma aver fatto anche un piccolo movimento significa che sicuramente non è paralizzato!” “Grazie al cielo le cose si stanno mettendo a posto” rispose Claudia, “Il problema ora è soprattutto psicologico, è molto depresso, sembra che non voglia reagire” aggiunse Valentina, “Lo capisco deve essere stato terribile svegliarsi in un letto d’ospedale e capire che non riusciva a muoversi, dobbiamo stargli vicino, lo aiuteremo!” “Dice di non voler vedere nessuno Claudia…” “Lo capisco, ma sono i primi momenti, Valentina, ci vorrà tempo e pazienza e capirà che deve reagire, oggi lasciamolo tranquillo, domani lo andremo a trovare…” Valentina rispose poco convinta “Va bene… ci sentiamo domani, ciao”.

Claudia sorrise a Jim che la guardò dolcemente, era comunque una buona notizia, ora tutto dipendeva dalla forza di volontà di Andrea, prima o poi la voglia di vivere avrebbe preso il sopravvento, Claudia ne era sicura, aveva bisogno di pensare che sarebbe guarito. Jim si avvicinò e le disse: “Stai tranquilla, ci vorrà tempo, deve trovare dentro di sé la forza per lottare, voi potete solo stargli vicino, ma questa battaglia deve vincerla prima di tutto con sé stesso..”

Claudia torno a letto, Jim l’abbracciò e lei si lasciò coccolare. Poi gli chiese: “Quando devi ripartire?” “Domani sera, abbiamo ancora un po’ di tempo per stare insieme, amore mio….” Era un sabato mattina stupendo, un sole caldo ma non afoso entrava dalla finestra della camera di Claudia, e Matilde li guardava arrampicata sulla magnolia, poi con saltò entrò in camera e salì sul letto di Claudia e si accoccolò fra lei e Jim.

Sembrava davvero che le cose stessero prendendo la piega giusta, Andrea era fuori pericolo, con il tempo sarebbe tornato come prima, finalmente Jim le aveva chiesto ciò che da tempo sognava, ma ora sapeva che non aveva più scuse, doveva prendere una decisione che le avrebbe cambiato la vita, e questo un pò la spaventava. Pensava a quella casa, ai tanti ricordi, ci era nata in quella casa, aveva vissuto un’infanzia e un’adolescenza felice, poi la vita le aveva portato via prima la madre poi il padre, ogni angolo di quella casa era colmo di ricordi, vecchie foto, quadri, la camera dei suoi genitori dove si rifugiava da bambina, il giardino con le rose coltivate da sua madre, non sarebbe stato facile lasciarsi alle spalle questo nido sicuro per andare incontro a qualcosa di sconosciuto anche se eccitante.

L’indomani chiamò Valentina, la quale le disse che Luca era andato a trovare Andrea, che, anche se era stato contento di rivedere l’amico aveva espresso il desiderio di non ricevere visite per un po’, aveva bisogno di elaborare da solo quanto gli era accaduto, ma era comunque più tranquillo. Claudia si sentì sollevata, il pensiero di rivedere Andrea, di capire che forse provava ancora un sentimento per lei la inquietava, le bastava sapere che stava meglio e che si sarebbe ripreso e soprattutto voleva trascorrere quelle ultime ora insieme a Jim, senza doversi preoccupare di nient’altro.

Passarono tutto il giorno a casa ad immaginare il loro futuro, Jim le disse che un suo vecchio amico aveva un’azienda che produceva software e che gli avrebbe parlato di lei, chissà, poteva essere una buona opportunità di lavoro.

Trascorsero le ultime ore di quel weekend a fare l’amore e il tempo passò velocemente, arrivò purtroppo il momento di salutarsi. Claudia lo accompagnò all’aeroporto e si salutarono con la promessa che si sarebbero rivisti presto, Claudia gli disse che lo avrebbe raggiunto dopo un paio di settimane, solo il tempo di sistemare alcune questioni pratiche. Non era un addio, ed anche il distacco fu meno traumatico del precedente.

Nei giorni seguenti si sentì sollevata per aver preso la decisione di raggiungere Jim a Los Angeles, era preoccupata ma soprattutto eccitata all’idea di sperimentare un’esperienza di vita nuova, ma il sollievo più grande lo provò quando, suscitando lo stupore dei colleghi, comunicò che si sarebbe dimessa, quella le parve proprio come una liberazione. Uscì dallo studio con un sorriso beato e la sensazione di avere fatto una bravata, un colpo di testa, di aver preso forse una decisione poco responsabile, ma, al diavolo tutti, si sentiva finalmente viva!

Comunicò subito la notizia a Valentina che, sorprendendola non poco, le disse che aveva preso la decisione giusta, anzi, ne fu entusiasta, solo un mese prima le avrebbe dato sicuramente della pazza le avrebbe detto che era un’incosciente….. certo che in poco tempo anche Valentina era cambiata, forse la vicinanza di Luca l’aveva resa meno rigida o forse quello che era accaduto ad Andrea le aveva fatto capire che era inutile tentare di controllare e pianificare ogni cosa, tanto valeva quindi provare a seguire i propri sogni.

Andrea stava molto meglio, Valentina e Luca erano andati a trovarlo diverse volte, ora riusciva a fare dei piccoli passi con l’aiuto di un tutore, ma preferiva non vedere Claudia, non voleva che lei provasse compassione per lui,  Claudia assecondò a malincuore questo desiderio, decise che prima di partire gli avrebbe scritto una lettera. Andrea comunque faceva progressi, seguiva con impegno le sedute di fisioterapia, forse era anche incentivato dal fatto che la fisioterapista era una ragazza molto carina, a quanto diceva Luca.

Jim e Claudia si chiamavano quasi ogni giorno e con Skype riuscivano anche a vedersi e questo li faceva sentire più vicini, Jim le raccontava dei concerti dei Blue Rain, della loro intervista sul Rolling Stone Magazine, oramai erano diventati a tutti gli effetti un gruppo famoso e la loro fama aveva varcato i confini statunitensi ed era arrivata anche in Europa, soprattutto in Inghilterra, avevano cambiato etichetta discografica e lavoravano a tempo pieno al nuovo album, finito il quale ci sarebbe stato probabilmente anche un tour in Europa, ma era ancora tutto da definire. In poco tempo si sarebbe parlato di loro anche in Italia, già alcune riviste avevano pubblicato ottime recensioni sul loro album di esordio. Claudia, dal canto suo si occupava a tempo pieno di sistemare le ultime faccende pratiche prima della partenza che era prevista da lì a dieci giorni. Aveva già ottenuto il visto turistico per gli Stati Uniti ma era preoccupata per via della casa, non voleva lasciarla a degli estranei, ma Valentina le aveva confidato che lei e Luca erano intenzionati ad andare a vivere insieme, e siccome Valentina abitava in un monolocale e Luca viveva nella mansarda della villa dei suoi genitori e Valentina si sarebbe sentita un po’ a disagio con loro, allora Claudia propose all’amica di andare a vivere a casa sua, si sarebbe sentita più tranquilla sapendo che la casa era abitata dai suoi amici, inoltre non aveva ancora deciso se portare subito con sé la piccola Matilde, l’idea di farle subire un lungo viaggio non sapendo come e se si sarebbe ambientata la preoccupava e lasciarla per troppo tempo a casa della zia le dispiaceva, preferiva che potesse vivere nel suo ambiente, se poi il trasferimento a Los Angeles sarebbe diventato definitivo allora l’avrebbe sicuramente portata con sé insieme a Jim. Valentina fu felice della proposta dell’amica, sembrava davvero la soluzione ideale per tutti, ne parlò con Luca che accettò subito la proposta.

Tutto era finalmente sistemato, doveva solo preparare i bagagli e partire. Un paio di giorni prima di partire Valentina e Luca si trasferirono a casa di Claudia, fu bello trascorrere quei giorni insieme, fu un salto indietro nel tempo, mancava solo Andrea, ma il giorno prima della partenza, Andrea telefonò a Claudia, sentire la voce dell’amico fu una vera sorpresa, era sereno e voleva salutarla e farle gli auguri per la partenza, ma soprattutto voleva dirle che non provava sentimenti negativi nei suoi confronti che, anzi, la considerava una cara amica e voleva che partisse serena. Claudia gli chiese se poteva andare a trovarlo insieme a Luca e Valentina e quando si videro, Claudia si commosse nel ritrovare il suo caro amico sorridente e contento di vederla, trascorsero un paio d’ore tutti e quattro insieme a ridere e scherzare come un tempo, ovviamente non persero l’occasione per prendere in giro Claudia a causa del suo inglese un po’ carente, raccomandandole di stare attenta e di non perdersi a Los Angeles….., lei si fece prendere in giro volentieri, era una sensazione talmente bella ritrovarsi insieme, di nuovo loro, i fantastici quattro, forse un po’ cambiati, sicuramente più consapevoli. Claudia sapeva che avrebbe potuto contare sempre sulla loro amicizia, qualunque cosa fosse accaduta e questo le dava uno slancio in più per partire serenamente, sapendo che c’era qualcuno che l’aspettava e se le cose non fossero andate come sperava sarebbero stati pronti ad accoglierla e a consolarla.

L’indomani Luca e Valentina l’accompagnarono all’aeroporto e Claudia partì serena, salutando i suoi cari amici che oramai sembravano una coppia felice ed innamorata e le dissero di andare incontro alla propria vita senza paura.

L’aereo decollò e Claudia vide la sua Milano diventare sempre più piccola e lontana, la sua nuova vita con Jim l’attendeva a Los Angeles e lei era finalmente pronta a rischiare e più che mai voleva vivere quell’amore fino in fondo, lo aveva sempre desiderato, dal momento in cui aveva visto per la prima volta il suo “bellissimo sconosciuto”, certo, non sarebbe stato facile adattarsi ad una nuova realtà piena di incertezze e non poteva certo sapere quanto sarebbero stati insieme… ma, dopotutto, chi è che lo sa?

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