Confessioni terribili per il killer della giovane romena morta dopo un gioco hot

Andrea Pizzocolo, ragioniere di 41 anni milanese e padre di una bambina di 5, ha confessato: ad uccidere la giovane Lavinia Simona Ailoaiei, romena da poco maggiorenne, è stato un gioco erotico estremo con fascette di plastica al collo che l’hanno soffocata. 

I due si erano conosciuti su internet, lei nascondeva la sua identità dietro al nickname “Dora”. La donna è stata poi trovata morta in un campo di mais nel lodigiano, era nuda, con addosso solo due cinghiette di plastica e a coprirle il volto, un asciugamano di cotone bianco. In poche ore la squadra mobile di Lodi ha risolto il caso guadagnandosi anche i ringraziamenti per il loro lavoro esemplare.

È stata la salvietta sul viso della giovane che ha permesso di arrivare all’azienda produttrice e agli alberghi dove è in uso: in questo modo assicurare l’omicida è stato molto veloce. L’indagine si è infatti ristretta subito ai clienti del motel Silk di San Martino in Strada, non molto lontano dal luogo dove è stato ritrovato il cadavere, sospettando fin da subito di Pizzocolo. L’uomo era già conosciuto alla reception dell’albergo per coppie.

Dalla perquisizione è spuntato un pacco con parecchi cavetti di plastica e autobloccanti di solito usati dagli elettricisti e soprattutto uguali a quelli trovati al collo della 18enne. Inizialmente l’uomo ha negato ma poi è crollato.

Lui aveva contattato la giovane qualche giorno prima e mercoledì si sono visti per il primo appuntamento in una camera del motel Moon di Busto Arsizio: sesso spinto con quelle fascette di plastica che poi non è riuscito ad allentare. La confessione più terribile è che Pizzocolo ha avuto un ulteriore rapporto sessuale con il cadavere della ragazza, lo stesso cadavere che poi ha gettato ai bordi di un campo. Ora gli accertamenti in corso devono evidenziare se la giovane è davvero una prostituta e cercare la sua famiglia. Di lei è rimasta una borsa, un documento di identità e alcuni telefoni cellulari.

Articolo originale pubblicato il 9 settembre 2013