I fumetti erotici rappresentano un genere del quale, a volte, si parla troppo poco. Spesso il bigottismo non ce la fa a superare la sua corazza, ma bisogna ricordare che si rischia di perdere molto in ambito artistico se ci si preclude determinati temi. Qui proviamo a raccontare un po’ di storia del fumetto erotico degli ultimi anni, ma non bisogna dimenticare che noi italiani siamo stati pionieri in tal senso. Alla prima metà del Novecento risale, per esempio, Il Travaso, rivista con vignette ritenute per l’epoca assai licenziose, ma che oggi ci fanno solo molta tenerezza.

Fumetti erotici anni ’70

Negli anni ’70, soprattutto in Italia, e coerentemente con un certo cinema comico-erotico, fiorirono le pubblicazioni erotiche. O, in ogni caso, molte scene erotiche finirono in storie diverse, dagli horror ai fumetti comici, come accadeva ad esempio su Lancio Story. Il primo fumetto erotico italiano si intitolava “Isabella”, ma probabilmente a tutti è più nota la successiva “Barbarella“. Quasi coevo è invece il divertente “Lando“, che oggi, con gli occhi dei contemporanei potremmo quasi definire trash.

Fumetti erotici italiani

Gli italiani possono essere considerati i maestri del fumetto erotico occidentale. È più che altro un fatto culturale. Per noi il sesso è sempre stato qualcosa di affascinante ma anche da guardare di nascosto. E che magari si mescola ad altri temi portanti. Come accade per esempio per Valentina di Guido Crepax, che è un po’ riduttivo definire fumetto erotico, dato che tratta anche questioni politiche di una certa rilevanza.

Come pure alcune storie di Milo Manara, che prendono in esame i rischi di Internet (“Tre ragazze nella Rete”), questioni ambientali o problemi legati agli estremismi delle sette (l’intera saga de “Il gioco”) oppure i limiti che la televisione dovrebbe porsi (“Candid Camera”). Tuttavia Manara ha realizzato anche delle deliziose trasposizioni erotiche tout court come “Kamasutra“, “L’asino d’oro” o “Gulliveriana“. Tra i maestri del fumetto erotico italiano non si possono dimenticare Paolo Eleutieri Serpieri, Tanino Liberatore con il suo Ranxerox e Magnus.

Fumetti erotici giapponesi

È un po’ più complesso parlare di fumetti erotici giapponesi, perché l’erotismo permea l’intera cultura nipponica. Così l’erotismo può anche entrare come componente comica all’interno di un manga – come accade per esempio in “Dragon Ball” – oppure è funzionale alla descrizione di una storia romantica, come in “Lady Oscar“. In altre parole, la componente sessuale è asservita a scopi della comunicazione che possono essere anche lontanissimi dal messaggio sessuale in senso stretto. Tanto che esistono i cosiddetti Doujin, che sono l’equivalente fumettistico delle fan fiction. È il mezzo attraverso cui aspiranti fumettisti aggiungono vicende spurie a carattere sessuale, legate a manga molto popolari.

Il genere più celebre e consistente dei manga erotici è costituito dai cosiddetti hentai – parola che indica letteralmente la perversione sessuale, l’anomalia, la stranezza. In queste storie, eroine dalle forme giunoniche ed esagerate si ritrovano ad affrontare le prove più disparate. E spesso ricorrono i topos dei manga a tema non sessuale. Magari le vicende sono ambientate in una scuola, sono presenti device tecnologici davvero futuristici (non mancano neppure i robottoni), e spesso c’è un cattivo bavoso e assetato di sesso da contrastare. Tra quelli che consigliamo c’è sicuramente “La clinica dell’amore“, un divertente hentai su un luogo in cui si risolvono problemi sessuali, talvolta anche ricorrendo al Bdsm. Non fatevi ingannare dalla trama: è un manga tutto da ridere.

Infine, in Rete non mancano gli approfondimenti su Toshio Saeki. Sì, il nome è lo stesso del bambino fantasma di “The Grudge”, ma in realtà parliamo di un illustratore molto interessante. I suoi disegni possono apparire talvolta addirittura disturbanti, per la violenza che viene ritratta, eppure forse proprio per la provocazione rappresentata restano delle opere d’arte davvero suggestive.

Fumetti erotici lesbo

Se eccettuiamo i manga giapponesi (tra l’altro Riyoko Ikeda, autrice di “Lady Oscar” ha creato di recente il manga lesbo “Claudine“), i fumetti a tema lesbo hanno visto un’ampia diffusione per lo più negli ultimi anni, in tutto il mondo. Sono fiorite così graphic novel pregevoli e tra le autrici va segnalata soprattutto Alison Bechdel per il suo talento e la capacità di raccontare storie in cui ci si può immedesimare, nelle quali, di tanto in tanto, non mancano scene sexy di sesso lesbico.

Breve storia dei fumetti erotici in 15 immagini
Fonte: Web
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