4 storie per 4 tecniche di masturbazione: come si masturbano le ragazze

4 storie per 4 tecniche di masturbazione: come si masturbano le ragazze
Fonte: Pixabay
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La masturbazione femminile è considerata in alcuni casi ancora oggi un argomento tabù per le stesse donne. Non c’è niente di male nell’autoerotismo – chi crede il contrario è vittima di un retaggio maschilista, fondato sul mito che la donna non possa provare piacere se non con la penetrazione di un uomo. Qui di seguito esploreremo alcune tecniche di masturbazione femminile, per capire cosa potremmo fare di più in certi momenti intimi.

Consigli sulla masturbazione femminile

Intanto, quali che siano le tecniche di masturbazione, è molto importante rilassarsi, soprattutto le prime volte. Ci può essere molta insicurezza, dovuta a una naturale scarsa conoscenza del proprio corpo, per cui bisogna sentirsi a proprio agio, alla giusta temperatura, comode e magari con un po’ di musica di sottofondo e candele profumate. Insomma, esattamente come se lo stessimo per fare con un partner.
Ci si può anche concentrare su una fantasia volendo (o guardare un porno, perché no?), ed è indicato ricorrere a un lubrificante: non sempre si è lubrificate naturalmente quando si pratica autoerotismo. Sfogliando la gallery potrete leggere alcune testimonianze sulle tecniche di masturbazione messe realmente in atto da alcune donne, tratte da Vice.

Le tecniche di masturbazione femminile: consigli

1. Contemplare il movimento

Praticare autoerotismo non significa che bisogna restare lì inerti, mentre le dita oppure il sex toy fanno tutto il lavoro. È bene muoversi secondo le proprie preferenze, a partire dai fianchi. In fondo anche questa è sperimentazione e conoscenza del proprio corpo.

2. Provare a stimolare punti diversi

Questa tecnica prevede molte cose. Intanto si può partire dalle proprie zone erogene per eccitarsi, accarezzandosi seno e capezzoli per esempio, ma si può proseguire esplorando le labbra e la zona intorno al clitoride.
Senza dimenticare l’ano: la stimolazione può avvenire con un dito ma anche con le butt plug, ricordando che si inizia sempre con le più piccole, quelle delle dimensioni di un dito. Le carezze nelle proprie zone speciali possono avvenire anche durante la masturbazione vera e propria, con l’altra mano, dato che quella dominante sarà occupata.

3. Utilizzare i sex toy

Ricorrere ai sex toy può rivelarsi interessante ma non è obbligatorio. Tra l’altro, si possono anche usare in itinere, dopo che si è iniziata l’attività “manuale”. Prima però è importante capire quale faccia al caso proprio: in commercio ci sono vari modelli per varie esigenze e alcuni prevedono per esempio la stimolazione contemporanea del clitoride.
I sex toy possono soddisfare una tecnica che preveda la penetrazione, che comunque può avvenire anche con le dita e anch’essa con la stimolazione contestuale del clitoride. In alternativa ai sex toy, inoltre, si può usare un cuscino o un pupazzo di pezza, tenendo addosso gli slip, che possono contribuire ad aumentare la frizione, innalzando in questo modo le probabilità di piacere.
E c’è anche chi, ai sex toy, preferisce il soffione della doccia.

4. Un po’ di acrobazie

Non è detto che si debba restare supine durante la masturbazione, ma si può appunto sperimentare molto. Per esempio, piegare le ginocchia in modo che raggiungano le spalle, permette di accedere a delle parti della vulva e del clitoride cui normalmente non si potrebbe.
Ma ci sono anche posizioni più comode, come quella prona o in qualunque modo vi sentiate più comode ad affrontare il magnifico viaggio verso l’orgasmo in solitaria.