Vajazzling, la decorazione che fa splendere la vagina: chi la fa e controindicazioni

Vajazzling, la decorazione che fa splendere la vagina: chi la fa e controindicazioni
Fonte: Instagram @ sweetpeachwax
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Uno dei fenomeni estetici più in voga negli ultimi anni è il vajazzling, ossia la decorazione del pube e del monte di Venere con perline, brillantini e cristalli Swarovski per lo più – tuttavia ci sono moltissime varianti in base alle scelte dell’utilizzatore ma anche alla bravura del creatore del decoro. Le domande d’obbligo sono tante: di cosa si tratta? Fa male farselo? Ci sono controindicazioni? Quanto tempo dura? A cosa serve?

Vajazzling: cos’è?

Si tratta di un tipo di decorazione che viene effettuato da tecnici estetisti oppure si può fare anche home made. Il termine è composto da «vagina» – che non ha certo bisogno di traduzioni – e «bedazzle», che significa «abbagliare». La decorazione avviene appunto con diversi tipi di perline, cristalli o brillantini (cose per lo più “splendenti, abbaglianti” quindi), che vengono fissati sul pube, sulla linea del bikini previa depilazione.

Il fenomeno è iniziato per essere indirizzato a determinate occasioni, dal proprio matrimonio a una serata speciale col partner, ma è diventato sempre più legato a una questione di autostima. In altre parole non è importante che qualcuno veda il nostro vajazzling, lo si appronta per noi stesse, per piacerci.

La storia del vajazzling

Non è noto come si sia iniziato a diffondere il vajazzling. Una delle prime celebrità a parlarne è stata l’attrice Jennifer Love Hewitt, che dedicò a queste decorazioni il suo libro The Day I Shot Cupid. Poi c’è stata l’attrice Kathy Griffin che ha sfoggiato il suo vajazzling lungo la linea dello slip in pubblico. Infine l’argomento è stato trattato anche da una puntata di Grey’s Anatomy. Nell’episodio, un’anziana coppia si recava al pronto soccorso dopo essersi fatta male a causa di una lap dance maldestra, scelta per ravvivare il rapporto dopo tanti anni. Quando la donna della coppia veniva visitata, la dottoressa scopriva la sua decorazione pubica restandone decisamente sorpresa.

Come si realizza il vajazzling?

La pratica è assolutamente indolore – se si eccettua la doverosa preparazione. Prima di effettuare il vajazzling è infatti necessario depilarsi: va da sé che, se si sceglie la ceretta, una delle ipotesi di depilazione ottimale in questi casi, si potrebbe sentire qualche doloretto. Glamour ha intervistato l’esperta in estetica olistica Beatrice Poggi, che ha proposto anche la depilazione con zucchero o resina.

L’applicazione di un tatuaggio composto da Swarovski sul Monte di Venere – chiarisce Beatrice Poggi – richiede necessariamente una epilazione totale dell’inguine. Il sistema migliore è lo zucchero o la resina perché garantiscono tempi più lunghi di ricrescita dei peli, lasciano la pelle molto più liscia e non comportano rischi di irritazioni.

L’“intervento” successivo dura pochissimi minuti: le decorazioni vengono applicati al pube con una pinzetta simile a quella che si usa per le sopracciglia, seguendo un disegno che è stato scelto in precedenza. Il decoro può avere una tenuta di 4 o 5 giorni e non richiede un particolare abbigliamento – anche se è meglio evitare indumenti attillati o lingerie molto stretta, per non perdere le decorazioni anzitempo.

Controindicazioni al vajazzling

Il vajazzling può rivelarsi scomodo quando si fa sesso e durante la routine quotidiana di pulizia – più che altro perché si potrebbe temere di rovinare la decorazione. Va da sé che, se si è scelto di depilarsi con il rasoio, nel giro di 24 ore si riscontrerà un fastidiosissimo prurito per via della ricrescita dei peli pubici.

Per il resto non c’è problema, a meno che non se ne riscontrino alla base per la depilazione in sé – peli incarniti, reazioni allergiche, dermatiti e varie. Al massimo si potrebbe venire criticate dalle nostre amiche: non è detto che a tutti piaccia questa decorazione, c’è chi alla sola idea potrebbe pensare si tratti di qualcosa di molto kitsch.