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Fine di una Relazione? Ecco le Domande da Non Farsi per Evitare di Impazzire
A cura di Silvia Po

Una delle tendenze femminili più deleterie per la psiche è quella di analizzare sin nei dettagli più impercettibili tutto quello che capita sotto tiro: dallo studio meticoloso per fabbricare un outfit degno di nota per un’occasione speciale alla lettura ossessiva di una ricetta di un dolce ipercalorico per non perdersi nemmeno un passaggio sino a cose più impegnate, come fare maratone di episodi di serie televisive per trovare indizi su come finirà la serie, o a cose davvero più impegnate, come rimuginare sulla fine di un amore.
Mai azione è più portatrice di viaggi mentali autodistruttivi di questa: domandarsi in modo ossessivo perché una relazione è giunta al capolinea può gettare in uno stato di paranoia che può causare, nell’ordine, occhiaie bluastre da notti insonni, pallore spettrale causato dalla reclusione in casa, lacrima facile da film sentimentale di quarta categoria e una tristezza che non giova.
Certo, interrogarsi perché un amore si è concluso è lecito e anche giusto, perché fare autocritica è utile, ma esagerare auto-flagellandosi (o quasi) non porta da nessuna parte e anzi non è un aiuto per ripartire; alcune storie d’amore sono passeggere, è vero, ma solo perché la persona con cui passare l’intera vita non è ancora arrivata e, per trovarla, bisogna cercare e senza dubbio non starsene in casa a piangersi addosso e impazzire.
Ecco quindi le domande che una donna che non vuole impazzire dopo la fine di una storia non deve porsi:
1. Ma è colpa mia?

Questa è una domanda capace di trascinare una donna in un vortice confuso di ricordi e situazioni spiacevoli che ha vissuto, alla ricerca di chi è stata la colpa, che finirà inesorabilmente per ricadere su di lei.
Ma la colpa in queste situazioni è sempre di tutti e due, per cui risparmiate pile di pacchetti di fazzoletti, evitate di rievocare quando avete litigato perché eravate troppo bacchettone, troppo pigre, troppo noiose o troppo qualsiasi cosa e convincetevi che non è dipeso da voi.
2. Ma se fossi stata più…

Più simpatica, più bella, più sportiva, più elegante, più intelligente, più divertente, più spericolata, più magra, più alta, più sorridente, più disponibile, più organizzata, più ironica, più furba, più ordinata, più assennata… volete davvero continuare la lista dei più?
Stare insieme a qualcuno non vuol dire stravolgere del tutto se stessi: nessuno è perfetto, né voi né lui.
3. Ma sta uscendo con qualcuna?

Bene, buon per lui. Se lui ha trovato una nuova persona da frequentare quello che dovete fare è alzare le spalle e farvene una ragione. Anzi, forse dovrete seguire il suo esempio e smetterla di stalkerare il suo profilo Facebook.
Chiudete il computer e incontrate le persone… un nuovo amore potrebbe essere più vicino di quello che pensate!
4. E se fosse stata la mia ultima possibilità?

Come siete apocalittiche. A che vi serve pensare che fosse la vostra ultima occasione? Vi piace farvi del male?
La vita non è mai fatti di ultime possibilità, ma di nuove occasioni: riprendetevi dalla vostra storia finita pensando a questo.

Creativa, disordinata, lunatica, con la passione per tutto ciò che è ottocentesco, ricorda Parigi o ha a che fare con Victor Hugo. Amo la letteratura, la moda, le camminate in montagna, i dolci al cioccolato ...
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