Anonimo
chiede:
Dr. Cristina Colantuono
risponde:
Esistono tanti matrimoni bianchi e tante persone che si definiscono “asessuate”, cioè privi di stimoli e interessi sessuali ma solitamente il desiderio è il motore della sessualità e la sessualità è ingrediente essenziale nella vita di coppia.
È il sesso che distingue un rapporto sentimentale da uno amicale e comprendo quindi che suo marito si lamenti e si aspetti da lei una maggiore partecipazione.
Ma è anche vero che il diverso approccio al sesso negli uomini e nelle donne dipende da numerosi fattori legati a differenze di genere: fattori ormonali, genetici, psicologici, sociali, storici….
Dal punto di vista biologico, l’uomo produce costantemente 100-200 milioni di spermatozoi al giorno, la produzione ormonale della donna segue invece una ciclicità mensile.
L’uomo ha quindi una pulsione interna che lo spinge a ricercare il sesso continuamente, il desiderio della donna invece deve più che altro essere provocato dall’uomo, dal contesto, da uno stato di benessere psicologico. L’approccio maschile è quindi fisico, quello femminile più emotivo e psicologico.
A questo poi si aggiungono i pregiudizi, i taboo sociali e religiosi che spingono la donna a inibire, mascherare o vergognarsi di un desiderio che spesso è considerato “sporco” a differenza dell’uomo che invece è giudicato in base alle donne che conquista.
Geneticamente parlando la natura ci ha donato ruoli ben distinti: il compito maschile è procreare, difendere e nutrire la donna e la prole, compito femminile è accudire e crescere la prole.
Tutto ciò considerato è comprensibile una diversa concezione ed un diverso atteggiamento verso il sesso che comunque nulla ha a che vedere con i sentimenti: ecco perché sono certa che lei ami il suo uomo.
La diversità però non può giustificare una posizione rigida di disaccordo: suo marito vuole una cosa e lei ne vuole un’altra. È questa la vostra situazione ora e va trovato un rimedio.
Amare significa scendere a compromessi ed il vostro obiettivo è una frequenza di rapporti sessuali ragionevole per entrambi: né troppi come vorrebbe lui, né inesistenti come vorrebbe lei.
Come fare? Ecco alcuni consigli pratici:
- Posizionarsi in un’ottica di collaborazione e impegno reciproco così da non irrigidirsi in una posizione di ragione-torto che rovina solo i rapporti. Se l’aspetto sessuale non funziona, è per responsabilità di entrambi e la motivazione a migliorarlo deve essere di entrambi;
- Aumentare la comunicazione e l’ascolto attivo: spiegare i propri sentimenti/ragioni/frustrazioni aiuta a impedire che l’altro giunga a conclusioni affrettate (“non vuole fare l’amore perché non mi ama più o non le piaccio più”), mettersi nei panni dell’altro permette di comprenderlo in profondità e porsi in una posizione di ascolto e non di condanna o attacco;
- Diminuire le distanze ed aumentare i momenti di intimità: abbracciare, accarezzare, baciare più spesso il proprio partner significa rendere il rapporto più intimo e ricreare le situazioni più adatte ad accrescere il desiderio. Il sesso non deve essere considerato un atto meccanico ma la più ovvia conseguenza di un contatto fisico piacevole;
- Ritagliarsi delle occasioni esclusive per la coppia, lontane dalla routine quotidiana, dalle preoccupazioni, dai familiari… Momenti di totale relax in cui concentrarsi sul rapporto, raccontarsi ed aprirsi: per non dimenticare mai quanto si è speciali gli uni per gli altri;
- Ed infine l’appetito vien mangiando: se anche inizialmente ci si sforza un po’ poi la voglia ed il desiderio arrivano. A tutti piace far l’amore!
Ascoltare e riconoscere il bisogno di suo marito gli confermerà il suo interesse ed i suoi sentimenti verso di lui. Al contrario, insoddisfazione e malumore incrementano la distanza tra voi e quindi anche la possibilità che possa cercare altrove quello che non trova nella vostra relazione e la tradisca.
Se la situazione è più complessa, è consigliabile fissare un appuntamento con uno psicologo così da analizzare la situazione in un’ottica più personale ed esclusiva.
* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento
Cosa ne pensi?