Sesso anale: tutto ciò che c'è da sapere per superare la paura

Quando si parla di sesso anale, la reazione delle donne è simile ai risultati della compianta schedina del Totocalcio: 1, 2, X. Ciò significa che ci sono ragazze che apprezzano la penetrazione anale e – più che legittimamente – non si fanno problemi a chiedere al partner di mettere in atto la pratica.
Altre sono categoricamente contrarie: in alcuni casi si tratta di persone che hanno già provato il sesso anale e non l’hanno gradito oppure di ragazze che non hanno mai avuto questa esperienza e preferiscono continuare a rimanere nell’ignoto.
La terza categoria è quella dei “nì”, ossia delle donne che non disdegnano in toto i rapporti anali, ma non si può nemmeno dire che li abbiano eletti a loro pratica favorita. Molte donne, inoltre, sono convinte che il coito anale non sia per niente sano e che possa arrecare danni al fisico, per giunta in una zona molto delicata.

Per iniziare, dunque, vediamo le caratteristiche principali del sesso anale, in primis cosa comporta.

Sesso anale: tutto ciò che c'è da sapere per superare la paura

Sesso anale: paure e dicerie vs verità

Il rapporto anale è di sicuro una delle fantasie erotiche più diffuse, specie nella mente degli uomini, ma la pratica non è probabilmente così consolidata ed è circondata da aloni di paure, falsi miti, informazioni errate e “pregiudizi” personali.

Ci sono donne che dopo aver provato la penetrazione anale per una volta prorompono in un deciso “Mai più”. Le ragioni possono essere le più diverse, ma in generale possiamo dire che il sesso anale può essere, o diventare, del tutto piacevole. Naturalmente, come in ogni ambito che coinvolga il sesso, è necessario conoscere – e di conseguenza applicare – qualche piccolo accorgimento.

Anzitutto affrontiamo due delle questioni che maggiormente intimoriscono le donne: il dolore (comprensibilmente) e l’igiene.

Sul dolore non è possibile mentire granché: la prima volta il sesso anale provoca dolore. Ma questo vale anche per le prime penetrazioni vaginali, no? Di certo, rispetto a un rapporto sessuale “tradizionale”, quello anale richiede molta più calma: la donna deve riuscire a raggiungere il massimo grado di rilassamento, magari anche grazie a una bella dose di preliminari; in seconda istanza è bene munirsi di lubrificanti adeguati a base d’acqua (anche perché, a differenza della vagina, l’ano non si lubrifica autonomamente) e infine non dimenticare la parola d’ordine, “gradualità”. È infatti ovvio che se l’uomo, al primo tentativo di sesso anale, fa “tutto e subito”, la povera fanciulla fuggirà dolorante a gambe levate. Ricordate: perfino Christian Grey ha nella sua stanza rossa dei plug anali progressivi.

Quanto all’igiene, se questo è uno dei nostri crucci, possiamo “prepararci” al rapporto anale con risciacqui e pulizia frequente utilizzando se necessario il preservativo. Contrariamente a quanto si possa pensare, inoltre, la zona anale è generalmente piuttosto pulita di per sé.

Vien da sé che questi consigli sul sesso anale non porteranno una donna ad apprezzare necessariamente la pratica, ma quanto meno potranno essere d’aiuto per superare il primo scoglio e a capire se, anche con i dovuti modi, la penetrazione anale rimanga una pratica da lasciare ad altri. Per esempio alle donne che con il sesso anale raggiungono addirittura l’orgasmo: com’è possibile?

Sesso anale e orgasmo: leggenda o realtà?

Basta aprire qualche forum femminile o anche parlare con qualche amica che non si fa problemi a raccontare i suoi particolari intimi per sentir menzionare il famigerato orgasmo da penetrazione anale, un unicorno per alcune, una piacevole realtà per altre. Ma come stanno realmente le cose?

Come sappiamo, l’ano rispetto alla vagina è molto più stretto e già questa caratteristica anatomica genera sensazioni diverse e più profonde rispetto al rapporto vaginale. A parte questa informazioni, pressoché di dominio pubblico, bisogna sapere che la zona anale è ricca di terminazioni nervose, ragion per cui grazie a una corretta stimolazione, per esempio attraverso la penetrazione anale, si può conquistare al contempo un’eccitazione mentale in grado di regalare forte piacere sino all’orgasmo, magari aiutato dalla stimolazione vaginale con la mano da parte dell’uomo.

Di certo arrivare all’orgasmo grazie al sesso anale non è né comune né facile, ma è comunque una possibilità da esplorare e – perché no? – cui ambire.

Sesso anale: come fare

Non staremo a spiegarvi l’ovvio: è chiaro a tutte noi che il sesso anale consista nella penetrazione anale, appunto, in luogo di quella vaginale. Il punto è come arrivare a essere pronte al rapporto anale senza paure. Un buon gradino di partenza sono i consigli sul sesso anale cui abbiamo accennato in precedenza (igiene e lubrificazione), ma non sono di certo gli unici accorgimenti da mettere in atto.

In quanto donne, sappiamo bene che, rispetto alle prime volte, il sesso diventa via via più piacevole anche perché impariamo a conoscere meglio noi stesse, le nostre reazioni e le nostre sensazioni, il nostro corpo e la nostra sessualità.

Lo stesso discorso vale per il sesso anale. Un’idea potrebbe essere quindi quella di iniziare a esplorarci autonomamente, cominciando con carezze per poi passare a qualcosa di più “spinto” durante l’autoerotismo. Questo ci farà prendere maggiore confidenza con la zona anale, abbatterà l’imbarazzo e ci farà capire quali posizioni del corpo e della muscolatura ci arrecano minor dolore e/o maggiore piacere.

Potremo inoltre tastare con mano, letteralmente, il fatto che il problema della sporcizia sia più un nostro tabù che altro e comprendere infine, in vista del rapporto con il nostro partner, quali potrebbero essere per noi le migliori posizioni per il sesso anale. Parlando di posizioni, vediamo in linee generali quali possano essere quelle più adatte per sperimentare un rapporto anale.

Kamasutra del sesso anale: le posizioni “migliori”

Anzitutto è bene ricordare che la preferenza di una posizione rispetto a un’altra è personale. Ciò nonostante, ci sono posizioni che possono agevolare e rendere più piacevoli i rapporti anali: vediamone alcune.

In termini generali, le posizioni più “corrette” sono quelle in cui la donna è in posizione prona. Il corpo è disteso, e dunque si presume rilassato. In alternativa vanno bene anche tutte quelle posizioni che evitano eccessive contrazioni della muscolatura anale e delle natiche, elemento che potrebbe portarci a provare inutilmente dolore.

Alcune donne, dal canto loro, preferiscono una sorta di posizione del missionario anche per il coito anale: stese sulla schiena, sollevano le gambe e appoggiano i piedi sulle spalle del partner.

Come già detto, in ogni caso, non ci sono delle regole precise. In un rapporto sessuale anale la cosa più importante è che noi possiamo sentirci a nostro agio, prone, supine o inginocchiate che siamo, arrivando così a lasciarci andare e a vivere l’esperienza nel modo più piacevole e sereno possibile.

Immaginiamo che, anche dopo tutte queste informazioni e spiegazioni, alcune di noi non siano ancora convinte sulla reale possibilità di provare piacere attraverso il sesso anale. Eppure…

Donne che amano i rapporti anali: esistono davvero?

Le donne che amano il sesso anale esistono davvero. Ebbene sì. Non sappiamo dire se siano molte o poche, ma possiamo affermare che si tratta di quelle di noi che riescono a godere della penetrazione più profonda e dalle relative sensazioni consentite dal coito anale. Del resto, come abbiamo spiegato in precedenza, gli orgasmi anali sono realtà.

Molte donne apprezzano il sesso anale, oltre che per le emozioni che la pratica suscita sul piano fisico, per l’idea che accompagna questo tipo di penetrazione. Il rapporto anale infatti rievoca un sesso ancestrale, animale, istintivo e passionale e richiama la dominazione dell’uomo sulla donna, la sottomissione, che – per quanto indiscutibilmente esecrabile nella vita di tutti i giorni – nel sesso può regalare enorme eccitazione.

Mentre la categoria femminile è divisa tra amanti e non del sesso anale, il fronte degli uomini è pressoché compatto: a parte rari casi, tutti gli uomini apprezzano i rapporti anali. Le ragioni sono molteplici: di certo entra in gioco l’idea della dominazione di cui parlavamo poc’anzi, ma anche il fatto che l’ano sia più stretto rispetto alla vagina dà all’uomo sensazioni che con il rapporto vaginale non potrebbe mai raggiungere.

Ciò non significa che, se a noi non piace, dobbiamo sopportare il dolore per far piacere al nostro partner, tutt’altro. Al massimo, se il nostro uomo insiste per avere con noi un rapporto anale, cerchiamo con gradualità di scoprire insieme tutte le modalità e i segreti che rendono tale rapporto desiderabile anche per noi.

Anche Gwynen Paltrow ha affermato sul suo blog Gloop di amare particolarmente questa pratica. La dolce protagonista dell’acclamato Shakespeare in Love ha stilato delle vere e proprie linee guida per il sesso anale, sperando così di essere d’aiuto a tutti coloro che vogliono sperimentare con il proprio partner questa nuova tipologia di rapporto.

Sesso anale: cosa dice la scienza

A parte le nostre esperienze dirette, ci sono anche studi scientifici che prendono in considerazione la penetrazione anale. Uno di questi è stato condotto negli Stati Uniti da Mona Chalabi all’università dell’Indiana nel 2009. Assumendo come campione circa 2mila persone di età compresa fra i 18 e i 59 anni, la studiosa ha sottoposto loro domande relative al loro ultimo rapporto sessuale, a patto che risalisse come minimo ai 12 mesi precedenti. Il campione analizzato è risultato eterosessuale per il 92% degli uomini e per il 98% delle donne.

Dopo aver terminato la prima fase, la studiosa ha suddiviso il rapporto sessuale in diverse tipologie: masturbazione di coppia, sesso orale praticato, sesso orale ricevuto, rapporto vaginale, sesso anale attivo e sesso anale passivo. Lo studio ha rivelato che il 64% delle donne arriva all’orgasmo con la masturbazione di coppia, una percentuale sostanzialmente in linea con quelle che dichiarano di provare l’orgasmo con il rapporto vaginale. Contro ogni previsione, però, ben il 94% delle donne prese a campione ha affermato di raggiungere l’orgasmo grazie al sesso anale.

Va detto che il campione, nel caso specifico, è piuttosto ridotto (sono infatti soltanto una manciata i partecipanti allo studio che hanno citato come ultimo rapporto un rapporto anale) ma il dato è certamente sorprendente.

Sesso anale e rischi per la salute

Come abbiamo detto, la zona anale è molto più pulita di quanto potremmo pensare. Questo non toglie che il sesso anale possa comportare dei rischi, per quanto remoti, legati alla salute: all’interno della flora batterica intestinale si trova anche il cosiddetto bacterium coli, che in casi di squilibrio della flora batterica stessa può provocare nell’uomo un’uretrite. La patologia è fastidiosa, ma perfettamente curabile; il rischio è che l’uomo, qualora non se ne accorga immediatamente, la trasmetta nuovamente a noi tramite il rapporto vaginale.

Non è un mistero inoltre che il sesso anale faccia aumentare il rischio di contrarre l’HIV: la probabilità di lacerazioni cresce con il coito anale e le eventuali ferite provocate dalla penetrazione diventano un lasciapassare per il virus. Ovviamente questo ragionamento va preso in considerazione nel caso di sesso anale con un partner occasionale, col quale – sia per un rapporto vaginale sia per la penetrazione anale – è sempre bene utilizzare il preservativo. 

Infine se soffriamo di emorroidi dovremmo prestare particolare attenzione alle penetrazioni anali: per fugare qualsiasi dubbio, come sempre, parliamone con il nostro medico.

In conclusione, è fondamentale che il sesso anale venga vissuto con serenità da entrambi i partner. Mentre l’uomo sarà soddisfatto più facilmente, la donna potrebbe incontrare qualche problema in più, ma una volta rotto il ghiaccio non si tirerà indietro al pensiero di ripetere l’esperienza. 

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