Valeria S.

chiede:

Salve, sono una ragazza di 29 anni e le scrivo perché da tre mesi sto frequentando un ragazzo che mi piace tanto, ma che proprio non riesco a capire. Tra noi due c’è un feeling pazzesco e stiamo veramente bene insieme, anche se all’inizio della nostra conoscenza mi ha spiegato di non sentirsi pronto per una relazione seria.

Il fatto è che si contraddice di continuo, perché ci sono momenti in cui si avvicina moltissimo a me, cercandomi di continuo, e sembra quasi innamorato, e poi di colpo diventa freddo e si allontana cambiando atteggiamento. E così questi momenti si alternano di continuo, e io rischio di impazzire. Il fatto è che non voglio metterlo alle strette perché ho paura di perderlo, quindi vorrei un consiglio per capire come comportarmi. Grazie mille, Valeria.

Utente

risponde:

Cara Valeria,
sei alle prese con l’infinita lotta tra la mente ed il cuore! In più aggiungi anche che gli uomini sono più lenti nel rendersi conto delle cose, sono più paurosi ed hanno una pressione sociale che gli impone di mantenere l’immagine del single incallito, del’uomo tutto di un pezzo, del “cacciatore”… Perché fa figo.

Quindi non ti preoccupare, da quel che posso intuire lui è combattuto perché è coinvolto quanto te, gli piaci e il fatto che si avvicina moltissimo in alcuni momenti te lo dimostra.

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Poi quando i pensieri oscurano il coinvolgimento emotivo, allora escono le paure, le “pippe” mentali, gli amici che lo reclamano… E fa un passo indietro. La razionalità lo spinge a difendersi, l’emotività gli permette di lasciarsi andare. Diciamo pure che a 30 anni è anche arrivato il momento per analizzare la propria vita e pensare un futuro fatto di progetti a due, di relazioni stabili, di convivenza, matrimonio, stabilità di coppia. Quindi questo suo atteggiamento appare anche un po’ infantile.

Il mio primo consiglio è di chiederti quanto tieni a lui, quanto sei disposta a pazientare e ad aiutarlo a tranquillizzarsi. Analizzato questo aspetto, le cose sono due: puoi assecondarlo e cercare di non forzarlo, essendo amorevole quando è più vicino a te e paziente quando si allontana, rimanendo stabile comunque nella sua vita con discrezione ma fermezza.

Devi fargli capire che non perde niente lasciandosi andare ai sentimenti, che la sua vita ne esce arricchita, che vive meglio pur mantenendo interessi, amicizie e libertà (nel rispetto reciproco però!).

Al contrario, puoi muoverti in modo strategico con una “terapia d’urto” così da fargli capire in modo brutale che rischia di perderti e che la sua vita, senza di te, non sarebbe lo stesso. Ed allora, stai vicino a lui quando sta nel suo periodo “sì”… ma quando entra nel suo periodo di rifiuto, devi diventare irraggiungibile e inavvicinabile cioè: sparisci per un po’, mantieniti enigmatica nelle risposte, non renderlo partecipe di quello che fai, dove sei, con chi esci.

Devi cioè restituirgli all’ennesima potenza il suo stesso atteggiamento. Lui si allontana anche perché è certo che quando torna ti trova lì ad aspettarlo, si sente quindi libero di farlo. E tu allora devi minare questa sua certezza perché a lungo andare un elastico si spezza e anche tu puoi anche stufarti di questi suoi momenti altalenanti.

Vedrai che nel momento in cui viene meno questa certezza, la paura ed il timore di perderti, lo farà rinsavire e cambierà atteggiamento perché si renderà conto in prima persona che sta male lontano da te. Se tutto ciò non accade, hai comunque la dimostrazione che probabilmente il suo interesse non è poi così reale. In bocca al lupo!

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento