Le 9 paure sessuali più comuni di uomini e donne
Le paure sessuali possono dare molta ansia: ecco quali riconoscerle e alcuni consigli su come razionalizzare.
Le paure sessuali possono dare molta ansia: ecco quali riconoscerle e alcuni consigli su come razionalizzare.
Le paure sessuali sono trasversali e possono capitare a tutti. Uomini e donne possono trovarsi completamente alla pari nel rischio di sviluppare una fobia, che può presentare diverse basi: può essere derivata da un trauma, da un’impostazione culturale, religiosa o educativa o semplicemente derivare dall’inconscio.
Tra le più comuni – per tutti – c’è la fobia della penetrazione anale, ma a volte anche il sesso orale e molto altro.
L’Istituto Beck spiega che queste paure sessuali – che generano sintomi simili all’ansia e agli attacchi di panico – hanno dei nomi ben precisi. C’è la coitofobia (che è la paura dei rapporti sessuali e della penetrazione sia attiva che passiva), l’erotofobia (in cui si rifuggono anche solo i discorsi sul sesso), l’eurotofobia (che è la repulsione per i genitali femminili), la partenofobia (cioè la paura di avere rapporti con donne giovani e inesperte), la ginefobia (cioè la paura delle donne in generale, che può sfociare nella misoginia), la gimnofobia (ossia la paura di spogliarsi e quindi far vedere i genitali al partner, ma anche di vedere il partner nudo), la tocofobia (che è la paura di restare incinte o partorire) e infine la oneirogmofobia (ovvero la paura di eiaculare perché si è fatto un sogno erotico).
Come si evince dal contesto di ognuna di queste paure sessuali, uomini e donne possono sviluppare tra esse delle specificità. E oltretutto alcune di queste possono appartenere agli uomini o alle donne in maniera esclusiva – va da sé che la tocofobia, per esempio, è solo femminile o comunque riguarda tutte coloro che possono restare incinte perché dotate di un utero.
Sfogliamo insieme la gallery per scoprire altre fobie sessuali che sono appannaggio per lo più degli uomini o delle donne.
Medicina online enumera le paure sessuali delle donne. Tra queste, la fobia che deriva dal fatto stesso di non piacersi o comunque di non apprezzare alcuni dettagli del proprio corpo e quindi di non riuscire a spogliarsi. Naturalmente il sesso (o, va da sé, l’amore) non ha a che fare con l’estetica: si prova attrazione o sentimenti anche per quelle piccole imperfezioni che ci rendono umane.
La sensualità, dicevamo, è un fatto intellettuale, non fisico. Questa fobia consiste nel temere la propria inesperienza, la mancanza di sensualità o la capacità di soddisfare l’uomo. E tralascia il fatto che il sesso si fa insieme, è un’esperienza che può essere appagante su più livelli.
Questa è una paura delle donne che può diffondersi anche nell’uomo – che può temere di non riuscire a soddisfare la donna. Potenzialmente, in assenza di disfunzioni sessuali, tutte le donne possono raggiungere l’orgasmo: è importante effettuare i giusti preliminari, essere presenti al rapporto e non distrarsi e non stressarsi per il risultato finale. E se non arriva, non è fondamentale: l’importante è ributtarsi e riprovare.
Alcune donne temono il confronto con le ex o temono che l’uomo stia pensando a un’altra durante l’atto. C’è da dire che oltre a una predisposizione a questa fobia, può venire amplificata da certi atteggiamenti maschili: i confronti non fanno bene a nessuna, soprattutto a chi è insicura.
Medicina online offre un excursus anche sulle fobie sessuali maschili. Naturalmente al primo posto c’è il timore di avere il pene troppo piccolo, ed è una paura che si innesca soprattutto all’inizio dell’attività sessuale. Solitamente l’uomo che ha queste paure nutre incertezze sulla propria virilità, preferisce le luci spente ed è molto stressato durante i primi incontri.
Non crediate che solo le donne nutrono delle insicurezze per le proprie imperfezioni, accade anche agli uomini. Il risultato non cambia: l’attrazione è indipendente dal fatto di essere o meno avvenente, come ci ha insegnato lo spogliarellista Danny De Vito in Friends.
Questa è una paura che coglie gli uomini soprattutto con l’avanzare dell’età, quando il sistema vascolare è più tardo nella stimolazione. Bisogna ricordare però che la penetrazione non è la sola cosa che si può fare a letto e che ci si può prendere tutto il tempo del mondo per un rapporto sessuale: non c’è fretta.
Questa fa il paio con la fobia analoga delle donne di non riuscire a raggiungere il piacere. Sì, l’orgasmo è importante ma non è sempre e comunque fondamentale. Contano intimità, complicità, divertimento reciproco: è meglio orientarsi su questo.
La durata di un rapporto, per gli uomini, dipende da molti fattori. È una questione di esperienza, di controllo ma anche di stimolazione: non tutti sanno contenersi o possono anche saperlo fare ma non accade sempre. Anche qui si possono suggerire attività alternative da fare dopo la penetrazione e quindi dopo l’orgasmo maschile.
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