È ormai risaputo che il mondo di Internet abbia aperto le porte a nuove figure professionali – o perlomeno a quello che più si avvicina a esserlo – che sfruttano proprio le potenzialità della rete, e alcuni talenti personali, per guadagnare.

Nel mondo del videogaming, ad esempio, da qualche tempo si registra un incremento sempre crescente verso i giocatori online, o, per meglio dire, verso chi si mostra in video mentre è intento a giocare le sue partite, spiegando al contempo come funzioni il videogame in cui è impegnato.

L’attività ha anche una vera e propria piattaforma dedicata: parliamo di Twitch, di proprietà di Amazon, la quale è appunto dedicata allo streaming di videogiochi. Nata nel 2001 con contenuti che possono essere visti sia in diretta che on demand,  a oggi Twitch conta qualcosa come 15 milioni di utenti al giorno.

La particolarità del canale, che gli ha fatto guadagnare tanto successo, è proprio il mostrare giovanissimi (ma non solo) che si fanno riprendere, e quindi guardare dal pubblico virtuale, mentre “giocano ad alta voce”, molto spesso in diretta e interagendo in contemporanea con gli spettatori, i quali hanno la possibilità di commentare la partita dando le loro impressioni sul videogioco.

È, certamente, un nuovo modo di interagire per via telematica ma anche per farsi conoscere, dato che durante lo streaming i giocatori molto spesso parlano della propria vita privata, della famiglia o delle relazioni. E l’attività non è riservata esclusivamente ai maschi: molte, infatti, sono anche le Twitch girls, ovvero le ragazze che giocano in diretta. Solo che, come spesso accade, nel loro caso a essere notate sono tutt’altre doti rispetto all’abilità con joystick e consolle.

Chi sono le Twitch girls

Fonte: youtube

Le Twitch girls sono, ovviamente, le ragazze che prendono parte alle partite sulla piattaforma Twitch, e si riprendono mentre, con estrema competenza, spiegano le caratteristiche di un videogioco, i motivi per cui lo preferiscono rispetto a un altro del solito genere, oppure mentre sono impegnate nei loro game.

Naturalmente queste ragazze, come i loro colleghi maschi, riescono a monetizzare la propria presenza sul servizio di livestreaming: infatti, chiunque trasmetta può chiedere liberamente donazioni tramite i soli canali, ad esempio Paypal, ma se si riesce a ottenere un numero sufficientemente alto e costante di spettatori – fissato in qualche centinaio, non esiste un tot preciso – i partecipanti hanno anche l’opportunità di chiedere una partnership allo staff del sito, ottenendo quindi la possibilità di controllare le pause pubblicitarie sul proprio canale, e soprattutto quella di offrire subscription (veri e propri abbonamenti) agli spettatori affezionati. Queste subscription sono sostanzialmente modi attraverso cui i supportano economicamente, in modo diretto, i propri streamer preferiti.

Cosa fanno le Twitch girls

Fin qui tutto bene; le Twitch girls passano il proprio tempo giocando online e si fanno pagare per questo, esattamente come accade per gli uomini. Peccato che recentemente sia scoppiata una vera e propria polemica, documentata per prima da Motherboard, sulla presenza delle ragazze di Twitch. Il motivo è presto detto: molto spesso le giocatrici si presentano davanti al monitor con abiti a dir poco succinti, in tenuta da casa che comprende shorts cortissimi o top scollati che mettono in mostra tutto o quasi, soprattutto durante i movimenti del gioco.

Insomma, le gamer punterebbero a racimolare più spettatori grazie a look decisamente provocanti, e trasmettendo una carica erotica non indifferente, di cui però sembrano totalmente – e forse volutamente – ignare. Naturalmente, la cosa non va giù ai maschi, che molto frequentemente si vedono “soffiare” potenziali subscription dalle ragazze, altrettanto competenti in fatto di videogames ma di gran lunga più sexy.

Peccato che da qui le cose siano precipitate, in seguito alle affermazioni dello youtuber più famoso del mondo, che ha usato parole davvero molto poco carine nei confronti di queste ragazze.

Pewdiepie contro le Twitch girls

Pewdiepie e Alinity

Felix Kjellberg, il vero nome di Pewdiepie , nel 2015 ha polverizzato ogni record tra gli youtuber raggiungendo le 10 miliardi di visualizzazioni. Il ragazzo, dunque, non dovrebbe sentirsi intimorito o in competizione con le Twithc girls, eppure proprio lui ha aperto la polemica che ha puntato a criticare il modo in cui queste ragazze si presentano in video.

Pewdiepie ha caricato un video per testare l’eye tracker di Tobii, un dispositivo che mostra in tempo reale cosa sta guardando l’utente sullo schermo, dal titolo di Sexiest Twitch girl streamers April 2017, nient’altro che una compilation delle gamer più sexy, in cui ironizzava sulla fatica che faceva per non fissare il seno delle ragazze e chiamandole “stupid Twitch thots”, che potrebbe, poco carinamente, tradursi come “quelle puttane”.

Ma il caso vero è montato quando una delle gamer mostrate da Pewdiepie  nel suo video, Alinity,  ha segnalato lo youtuber per una questione di copyright, accusa a cui lui ha risposto spiegando, in poche parole,  che tutte quelle che si comportano come lei meritano il tipo di molestie che ricevono per come si vestono.

Insomma, il messaggio che traspare suona tanto come quel “Se ti sei vesti sexy e ti molestano, è colpa tua, perché te la sei cercata“, tanto caro ai “moralisti con un discutibile senso della morale” che riescono a trovare attenuanti negli stupri e colpe nelle vittime.  La solita storia della donna che non può permettersi di vestire come vuole perché, se lo fa, poi ne paga le conseguenze; che nella fattispecie sono sempre e comunque di tipo sessuale, che si “limitino” alle allusioni e alle battutine o che sfocino nell’abuso fisico vero e proprio.

Eppure, nessuno vieta a queste ragazze di indossare quel che più ritengono opportuno mentre si mostrano intente a giocare, né è espressamente vietato cercare di attirare più utenti anche “sfruttando” il proprio sex appeal, senza ricevere in cambio insulti o appellativi decisamente poco gradevoli.

Invece, sia nella realtà fisica che in quella virtuale le cose stanno (quasi sempre) così: se sei donna, per molti, devi soppesare proprio tutto di te, perché la spada di Damocle del “te la sei cercata” incombe sempre sopra di te. E per far comprendere quanto tutto questo sia frutto di pregiudizi discriminatori, basterebbe pensare a un uomo fisicato che facesse lo stesso mettendo gli addominali in mostra. Subirebbe le stesse molestie? Gli stessi appellativi? Le stesse giustificazioni?

Chi sono le Twitch girls a cui alcuni youtuber dicono "ve la siete cercata"
twitch.tv/pink_sparkles
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