“In questi giorni in Italia abbiamo parlato molto di aborto, una parte della popolazione e la politica sono contro l’aborto.
Insieme a questo ho un ritardo di dodici giorni delle mestruazioni, così ho iniziato a pensare alla possibilità di avere un bambino, sia dal punto di vista psicologico che economico. Ho deciso di acquistare il test.
C’era una lunga fila di persone in farmacia, così sono andata al distributore automatico. La quantità di persone disgustate mi ha fatto sentire per un momento come se stessi facendo qualcosa di sbagliato. In particolare, un signore mi ha fissato per tutto il tempo mentre facevo il mio acquisto!
Perché una donna non può comprare i preservativi o altre cose? Se comprate i preservativi siete delle ‘poco di buono’? Solo gli uomini possono comprare i preservativi o posso pensare al mio corpo? Questo è davvero un atteggiamento sessista e anche le donne mi fissavano. Non vedo la differenza e se la differenza è un pene, ecco il mio. Comunque la legge 194 non si tocca!”
Sara Lorusso scrive i suoi post in inglese, ma è italianissima e, attraverso l’account Instagram Loruponyo, dove pubblica i suoi scatti più belli, parla di temi diversi che riguardano la maternità, la condizione femminile, il body positive, ma anche i diritti della comunità LGBT+ o gli stereotipi sulle mestruazioni.
Con immagini poetiche e mai volgari, raccolte anche sul suo sito ufficiale, e poche, semplici righe di descrizione Sara affronta tematiche complesse e in cui fortissima è l’eco dei cliché sociali.
È il caso di questo post, ad esempio, dove, partendo da un tema delicato come l’aborto, Sara finisce con l’interrogarsi sulla diversità di comportamento – e di giudizio – cui uomini e donne sono sottoposti da parte degli altri in situazioni tipo quali, appunto, il recarsi a comprare dei preservativi.
Gesto che viene assolutamente normalizzato e naturalizzato se a farlo è un uomo, che si guarda con quell’ombra di sospetto e scandalo se lo compie, invece, una donna.
Come se una donna non potesse essere libera sessualmente, o dovesse rispondere agli altri della propria intimità, e dovesse considerare l’acquisto di qualcosa che, in fin dei conti, oltre a metterla al riparo da gravidanze indesiderate la salva anche da malattie decisamente gravi, come un atto illegittimo, privo di coscienza e, soprattutto, amorale.
Con immagini spesso anche molto forti Sara si focalizza principalmente su tutti i temi su cui maggiormente si abbattono il pregiudizio e le critiche degli altri. Abbiamo raccolto alcune delle più significative in gallery.
La sessualità e le mestruazioni
Ho avuto il mio primo ciclo a 12 anni, significa che l’ho avuto per 101 volte.
Questo si legge nel sito ufficiale di Sara, nella sezione Period-28 days.
Ha fotografato il suo stesso ciclo
Le immagini sono davvero esplicative e non necessitano di molte parole.
Immagini reali
Ho scoperto che mi è appena venuto il ciclo.
Il concetto di femminilità
Sara parla molto anche di sessualità e di femminilità nelle sue immagini.
Fiori
Quel periodo del mese.
Fragole
Il rosso come colore caratterizzante di molte immagini di Sara.
Sbocciare
Rimedi naturali.
Il diritto di non depilarsi
Lasciar crescere liberamente i peli.
Il body positive
Dettagli di corpi per parlare del self love.
Particolari
In molte immagini Sara si schiera apertamente contro il body shaming.
Cosa ne pensi?