Perché si dice “Mi ha dato un due di picche”

Perché si dice “Mi ha dato un due di picche”
Fonte: Pixabay
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Quando si sta insieme e uno dei due vuole rompere unilateralmente il rapporto si dice «dare il due di picche». L’espressione viene utilizzata quasi esclusivamente per quanto riguarda i rapporti sentimentali, solo qualcuno occasionalmente potrebbe provare a usarlo in ambito lavorativo – e comunque sarebbe una storpiatura.

Due di picche, origine e significato

Che cos’è un due di picche? Nelle carte francesi è la carta con il valore più basso. Pensateci: i due sono la carta minima in tutti i semi e le picche sono quelle che vengono per ultime. Tuttavia, a volte anche i due di picche sono importantissimi quando si gioca a carte – pensiamo alle pinelle del burraco – e questo ci dovrebbe essere di consolazione: per una porta che si chiude, si apre un portone.

Due di picche, quando tocca a noi darlo

Non è facile rifiutare qualcuno. Ci sono stati comunque dei sentimenti in precedenza e il rischio di apparire “quella cattiva” – soprattutto in una società profondamente maschilista come la nostra – c’è sempre. Innanzi tutto, dovremmo infischiarcene del retaggio – perché è così che si combatte, altrimenti dovremmo ammettere, e non è il caso, che il due di picche possa essere solo una prerogativa dell’uomo. La cosa importante è essere delicate, educate, rispettose. La cosa migliore è spiegare all’altra persona cosa non abbia funzionato, spiegarlo davvero, senza le solite frasi-cliché. Questo però richiede un grande appello alla propria diplomazia: tutto va spiegato senza ipocrisia, ma non c’è neppure bisogno di essere brutali.

Due di picche, perché è così difficile accettare un rifiuto

Non è facile riprendersi da un rifiuto unilaterale, soprattutto se non lo si è subodorato. Ma c’è una ragione profonda e psicologica in tutto questo. La psicologa Nicoletta Suppa su D di Repubblica parla di ferita narcisistica:

È un danno inferto alla nostra parte più intima, o meglio, alla nostra parte bambina, che resta sempre attiva anche in età matura. La differenza sta nel fatto che, contrariamente a un bimbo, l’adulto dovrebbe sviluppare l’autostima necessaria ad accettare un no.

I sentimenti di una persona vengono così feriti e la prima cosa da fare in questi casi è circoscrivere il rifiuto, comprendendo cioè che si tratta di un momento, di un episodio nella nostra vita e che non necessariamente ha a che fare con noi, con i nostri difetti, con il modo in cui siamo fatti. Anche se la rottura è unilaterale, avviene tra due persone.

Due di picche, le peggiori frasi per scaricare una persona

Già è orribile scaricare qualcuno, l’utilizzo di frasi fatte è un codice che pensiamo possa aiutare ma in realtà peggiora solo le cose a nostro avviso. Tra l’altro non sempre dall’interno si può avere reale consapevolezza di un due di picche e queste frasi fatte richiamano d’un botto questa consapevolezza. E sono pure ipocrite, perché chi le ascolta sa che stiamo solo facendo appello alla nostra diplomazia, illudendoci di non far soffrire nessuno. Tra queste frasi ci sono:

  • È colpa mia, non tua.
  • Non mi è arrivato il messaggio.
  • Sei troppo per me.
  • Ho bisogno di spazio.
  • Dovremmo frequentare altre persone.
  • Devo concentrarmi sulla mia carriera.
  • Sicuramente troverai una persona più giusta di me.
  • Siamo troppo diversi.
  • Tu sei fantastico, ma… (tutto quello che segue dopo si presta a mille varianti, tutte abbastanza ipocrite in effetti, aggiungete voi il seguito).