"Perché ho scattato foto ai miei amanti con una macchina all'interno della vagina"

"Perché ho scattato foto ai miei amanti con una macchina all'interno della vagina"
Fonte: Dani Lessnau
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Può una vagina trasformarsi nell’obiettivo di una macchina fotografica? A quanto pare sì. Ed è stata fondamentale all’artista Dani Lessnau per comporre il suo personale progetto fotografico, dal titolo “extimité”. Dani è una fotografa di Brooklyn, che ha ritratto alcuni dei suoi amanti con una tecnica davvero interessante, che sfrutta la vagina umana come fosse una camera oscura. Ma di cosa si tratta?

Come racconta Tpi, la fotografa si è avvalsa della stenoscopia. In altre parole, l’artista ha praticato un foro su delle vecchie pellicole e attraverso questo foro è possibile far passare la luce. Esattamente come accade con l’otturatore nella macchina fotografica tradizionale.

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Dani infila la fotocamera nella vagina, coperta con un nastro adesivo, che toglie quando è il momento di scattare, facendo entrare la luce per uno o due minuti – dipende dalle condizioni luminose complessive – cercando di tenere fermo il tutto, per poi riapplicare il nastro e togliersi la fotocamera dall’organo sessuale.

Dani spiega in questo modo, sul suo sito, il progetto:

extimité è una performance attuata con un medium fotografico. Utilizzando il mio corpo e quello dei mie passati e presenti amanti ho voluto indagare la capacità del corpo di essere simultaneamente famigliare e non famigliare, erotico e psicologico. I corpi sono in un costante flusso di navigazione in uno sconcertante spazio tra un sentimento di vigilanza e intimità.

[…] La capacità ricettiva della pellicola è direttamente legata alla posizione della camera all’interno dell’orifizio del mio corpo. È un processo collaborativo tra l’essere vulnerabile da una parte e l’esercitare il controllo dall’altra.