L’endometriosi è una delle patologie più dolorose che affliggono le donne, capace di inficiare in maniera significativa tutta la sua vita sociale, inclusa quindi, ovviamente, la sfera sessuale.
Per capire meglio di cosa stiamo parlando cerchiamo anzitutto di definirla: si ha l’endometriosi, come riporta il sito endometriosi.it, quando l’endometrio (la mucosa che riveste la superficie interna dell’utero) e lo stroma di endometrio si trovano al di fuori della cavità uterina, in altre zone del corpo femminile, generalmente nella pelvi. A interessare il problema sono tutte le donne che abbiano avuto la prima mestruazione, solo eccezionalmente si riscontra in bambine o ragazzine prima del ciclo, e la malattia si sviluppa indipendentemente dal fatto di aver avuto o meno gravidanze, anche se dopo le gravidanze, se già presente prima di restare incinta, sembra avere una crescita più accelerata. L’endometriosi, inoltre, può talvolta persistere anche dopo la menopausa.
Attualmente, riporta il sito, il numero di donne con endometriosi stimato è vicino al 10% fra quelle in età riproduttiva, e, approssimativamente, dal 30% a 40% delle donne con endometriosi è sterile, essendo questa tra le principali cause di infertilità femminile.
Come si può scoprire di avere l’endometriosi? Almeno nel 20 – 25% dei casi, l’endometriosi può essere asintomatica, e la sua diagnosi si ha solo dopo essersi sottoposte a una laparoscopia, eseguita per accertare la sterilità o per altri tipi di interventi laparotomici, come quelli per i fibromi, per esempio.
Sicuramente uno dei sintomi principali, assieme alla dismenorrea, è il dolore a livello pelvico, che si manifesta in diverse forme e gradi, e che, come già accennato, può avere importanti ripercussioni a livello intimo, soprattutto durante il rapporto sessuale.
In che modo avere l’endometriosi influenza quindi la nostra vita sessuale?
Endometriosi e identità sessuale
Le prime ripercussioni dell’endometriosi riguardano l’identità sessuale, come riportato da Fondazione Graziottin, la quale può essere definita come la consapevolezza e il piacere di appartenere al sesso biologico di nascita.
La grande conferma della femminilità è ovviamente sancita dalla pubertà, con la comparsa dei caratteri sessuali secondari e della prima mestruazione. L’endometriosi, da questo punto di vista, può incrinare la percezione positiva della propria femminilità e della propria identità sessuale, per una serie di motivi.
Dolori mestruali
La mestruazione viene associata al dolore causato dall’endometriosi, con il risultato di avere una percezione negativa del ciclo mestruale.
Difficoltà relazionali
Per via dei sintomi avvertiti, soprattutto per il dolore a livello pelvico, chi soffre di endometriosi può quindi avere notevoli difficoltà relazionali, e rapportarsi a fatica con il prossimo, soprattutto se dell’altro sesso.
Si procede a fatica
L’endometriosi può comportare notevoli limitazioni e ritardare alcuni degli eventi tipici dell’età, come il primo bacio, il primo petting, il primo rapporto, o il primo orgasmo, inibiti o rallentati dal dolore pelvico cronico e dal dolore avvertito durante la penetrazione profonda.
Ripercussioni sulla fertilità
L’esordio precoce dell’endometriosi, in combinazione con la gravità e la complessità dei sintomi, e al ritardo diagnostico aumenta anche la probabilità che la donna non possa diventare madre.
Problemi di cisti ovariche
Gli interventi di asportazione delle cisti ovariche, causate dall’endometriosi, possono ridurre il patrimonio di follicoli contenuti nell’ovaio, fino a causare la menopausa precoce e l’infertilità, a cui può porre rimedio solo l’ovodonazione.
Tutti questi sintomi e complicanze possono ferire profondamente il senso di femminilità e la stessa identità sessuale della donna.
Endometriosi e funzione sessuale
Il desiderio, l’eccitazione mentale e genitale, la capacità di raggiungere un orgasmo possono essere inibiti dal dolore provocato dall’endometriosi, soprattutto durante la penetrazione profonda, per tre ragioni fondamentali, ovvero l’inibizione generale del desiderio e dell’eccitazione che si associa al dolore cronico, la depressione e l’astenia che questo comporta. Il dolore, inoltre, è anche la più potente causa riflessa di inibizione della lubrificazione vaginale, che causa quindi secchezza vaginale, aggravando il dolore avvertito alla penetrazione profonda con il dolore anche all’introito, ossia all’entrata vaginale, come rileva Graziottin.
La vagina perde la sua elasticità
L’endometriosi causa la mancata congestione vaginale, riducendo la naturale elasticità e capacità di distensione che la vagina, in condizioni di normale eccitazione, ha.
Il dolore può essere un campanello d'allarme
Spesso l’endometriosi si localizza a livello dei legamenti uterosacrali, che posteriormente uniscono il collo dell’utero all’osso sacro, messi in tensione durante la penetrazione profonda. In presenza di isole endometriosiche, la tensione crea irritazione stimolando le terminazioni nervose del dolore. L’endometriosi, inoltre, può iperattivare il mastocita, la cellula coinvolta nell’infiammazione dei tessuti e che libera le sostanze dell’infiammazione.
Per questo motivo il dolore profondo, se avvertito anche durante la visita ginecologica, o durante i rapporti, deve rappresentare un campanello d’allarme per la diagnosi della patologia.
Endometriosi e relazione di coppia
L’endometriosi può ripercuotersi sulla relazione di coppia in vari modi: anzitutto, per il carico di dolore, depressione, astenia che rendono difficile per la donna vivere la quotidianità. Spesso a frustrare maggiormente il partner è il senso di impotenza, e l’impossibilità di aiutare la donna a trovare un rimedio efficace al proprio dolore.
L’endometriosi può ledere l’intimità della coppia perché nessun uomo che ami davvero la propria donna vuole causarle dolore, perciò molti partner evitano i rapporti sessuali. Proprio l’astinenza, però, può essere, a lungo andare, fonte di tensioni familiari, irritazione, aggressività. Alla componente di dolore fisico si aggiunge, naturalmente, quella psicologica, che può minare l’autostima e la fiducia di una donna.
Una diagnosi precoce può consentire di rallentare l’evoluzione della malattia, o addirittura di arrestarla, riducendo il dolore fino a renderlo poco rilevante nel momento in cui si vive la propria intimità.
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