Quel giorno in cui ho detto "Sono gay": 15 storie di coming out

Quel giorno in cui ho detto "Sono gay": 15 storie di coming out
alice arduino photography
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Accettare la propria omosessualità non sempre è facile, poiché non tutti riescono ad ammettere con naturalezza a se stessi di essere attratti da persone dello stesso sesso; il processo può essere complesso, fatto di forti contrasti interni e di una dura lotta con se stessi. Farla accettare agli altri, siano essi familiari, amici, o semplici conoscenti, spesso però lo è ancora di più, perché, a dispetto dei proclami e della sbandierata apertura mentale, il pregiudizio serpeggia ancora palesemente, e per molti l’omosessualità è una colpa da tacere, una vergogna da ignorare.

Per questo agli omosessuali continua a essere chiesto un atto in più, che, per come stanno le cose, sembra davvero essere un atto di coraggio, il cosiddetto coming out:  se agli etero non è richiesto di dichiarare esplicitamente i propri gusti sessuali, per gay e lesbiche infatti sembra – ancora – essere necessario questo passaggio in più. Incredibile ma vero, se sei uomo e ti piacciono gli uomini (o una donna amante delle donne) la gente si aspetta che tu lo dica. Che fare allora?

Si può scegliere, per esempio, la strada intrapresa dallo youtuber Guglielmo Scilla, che ha fatto il suo “non coming out” in un video.

Oppure si può prendere il coraggio – già, sempre quello – a due mani e decidere di affrontare i genitori, i parenti, gli amici, dicendo loro: “Sono gay“.

I 15 protagonisti di questa gallery, le cui testimonianze sono state raccolte nel progetto Celebrate Yourself di Alice Arduino, raccontano le loro esperienze personali, e i modi attraverso cui hanno deciso di fare questo passo, dichiarando la propria omosessualità.

Ci sono artisti, architetti, vigili urbani e politici, uomini e donne che hanno trovato l’anima gemella o ancora la stanno cercando, accomunati tutti da quella dichiarazione attraverso cui hanno confessato al mondo di essere gay.

Forse si potrà considerare di vivere in una società migliore quando a nessuno sarà più chiesto di “favorire i sentimenti”, per parafrasare il titolo di un pezzo di Fedez; perché, in fondo, agli altri non dovrebbe importare chi si ami sotto le lenzuola. Per il momento, però, e fino a quando si dovrà continuare a parlare del “coraggio” di dichiararsi gay o lesbica, le 15 storie raccontate evidenziano ancora tutta la fatica, il pregiudizio e la difficoltà che si nasconde dietro un coming out. Segno che la strada da percorrere, purtroppo, è ancora lunga.