Sono la voce nuova della generazione Z, anche se look e mood si ispirano alle rockband storiche degli anni ’70, e dopo il clamoroso successo in seguito alla partecipazione al talent X Factor nel 2017 (dove non hanno vinto), i Måneskin rappresentano la realtà dei ventenni di oggi: ribelli, testardi, spesso incoscienti, ma soprattutto liberi. Di essere se stessi, di sperimentare, anche col genere, di scegliere e di sbagliare.

È proprio questo il manifesto che vogliono portare avanti con Vent’anni, il nuovo singolo, in uscita il 30 ottobre, preceduto da un video su Instagram e, come riporta il Corriere, da una foto emblematica, realizzata da Oliviero Toscani, che sarà affissa sui cartelloni di molte strade italiane: nudi, stretti, abbracciati l’uno all’altro, a rappresentare proprio quel desiderio di libertà misto alla sincerità di mostrarsi senza filtri (e senza veli).

Cercavamo qualcosa che rappresentasse l’ideale di libertà cui ambiamo – ha spiegato la bassista Victoria De Angelis –  La prima cosa che viene in mente guardando la foto è quella della sessualità, dell’amore senza pregiudizi. Ma c’è anche un significato sull’essere completamente nudi, senza filtri.

Questa la clip manifesto che anticipa l’uscita del singolo, dopo un anno di silenzio e il successo de Il ballo della vita, il loro primo album in studio.

Nudi non solo fisicamente, ma anche e soprattutto nell’ammettere le proprie paure, quella di “rimanere solo” per Damiano, quella degli attacchi di panico per Victoria, di non riuscire “a dimostrare chi sono veramente” e “a integrarmi” per Thomas ed Ethan.

Libertà di essere chi si vuole senza necessariamente rispondere alle aspettative sociali, dal loro esordio i Måneskin hanno portato avanti con convinzione le loro idee, incarnate soprattutto dal frontman, classe 1999, Damiano David, esploso come nuova icona di sensualità, che piace non solo perché provvisto di quell’aria da rockstar bella e dannata che da generazioni cattura l’immaginario femminile (e non solo), né esclusivamente per la voce graffiante da raggamuffin, ma forse soprattutto perché incarna alla perfezione il prototipo di bellezza androgina e agender di star come David Bowie, Grace Jones o persino come il Renato Zero degli esordi.

Non ha paura di presentarsi sul palco in tacchi a spillo e slip facendo pole dance o di indossare smalti, trucchi, orecchini vistosi abbinati a cappelli a tesa larga e camicie unisex. Figuriamoci, quindi, se ha paura di mostrarsi… nudo. Non solo nel senso letterale del termine, ma soprattutto in quello “spirituale”.

Ricordiamo cosa disse in alcune stories pubblicate sul suo account Instagram, in seguito a un episodio di discriminazione di cui fu vittima.

Ero a Piazza di Spagna, con una camicia leggermente crop top e due poliziotti si sono guardati e hanno detto ‘Guarda come c**** è vestito questo!’ – spiega Damiano – al che io mi sono girato e li ho guardati male e i due si sono permessi pure di alzare la voce. Cammino, vado un po’ più avanti e lo stesso commento l’ha fatto una ragazza inglese, quindi questa mentalità è radicata in tutto il mondo. Volevo solo condividere la mia immensa tristezza, la mia immensa delusione.

Il ragazzo ha proseguito:

Spero che le mogli di questi poliziotti o i loro figli siano nostri fan, spero che mi vedano perché voglio che si sappia che più noi (parlo a nome dei miei compagni) riceveremo questi commenti più aumenterà il trucco sulle nostre facce, lo smalto sulle nostre mani e più i nostri vestiti saranno stretti ed effemminati per come intendete voi.

Infine, Damiano in quell’occasione ha dato un consiglio a chi ancora giudica l’aspetto delle persone.

Aprite la testa e fate entrare un po’ d’aria!

Chiaro, quindi, che lui e la sua band non abbiano alcuna paura di mostrarsi per come sono, dentro e fuori.

Sfogliate la gallery per leggere altre curiosità sul frontman del Maneskin.

I Måneskin si mettono a nudo (non solo nello scatto di Oliviero Toscani)
Fonte: Instagram @ykaaar
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