"Grazie a lui, in viaggio da sola ho raggiunto vette di piacere inesplorate"

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Quest’anno ho fatto due cose che non avevo mai fatto in vita mia: ho chiuso (io) una relazione e mi sono lanciata in una vacanza in solitaria. Su quanto e come le due cose siano collegate lascio alle lettrici l’interpretazione, vi basti sapere che mi sono ritrovata in una fase avventuriera, con tanta voglia di sperimentare cose nuove e la chiara consapevolezza di quelle vecchie da evitare.

L’idea era quella di un viaggio on the road, tra treni e battelli e un mood spartano forse un po’ troppo ottimistico per la mia età e capacità di adattamento, ma presi i biglietti e prenotati gli hotel, non potevo più tirarmi indietro.

Nell’economia dei bagagli che il mio viaggio imponeva, non potevo però rinunciare ai miei amati sex toys, perché restare da sola non significava di certo che sarei dovuta restare anche triste.

Sapevo già che la scelta sarebbe stata molto difficile, ma il fato ha voluto che mi arrivasse all’ultimo la possibilità di recensire il massaggiatore clitorideo SONA™ 2 Travel di LELO.

Trattandosi della versione travel del ben noto SONA™ 2, mi è sembrato un segno del destino troppo evidente per avere l’ardire di non coglierlo. In fondo si tratta di LELO, il mio brand preferito di sex toys e ogni volta che, in quanto sex columnist, mi è capitato di recensire i loro prodotti, è sempre stato un vero piacere.

Se li avete già provati sapere il perché, se invece non avete avuto ancora la fortuna, forse vi può tornare utile il racconto delle mie vacanze, che il mio piccolo compagno di viaggio ha contribuito a rendere memorabili.

Un momento solo per me

Non avevo un vero e proprio piano delle vacanze, era più che altro una traccia, segnata solo dalle tappe che volevo visitare. In questa totale libertà di movimento, avevo però sottovalutato l’impatto che la solitudine forzata potesse avere, dopo tanti mesi in compagnia.

Non fraintendetemi, volevo restare sola e ne avevo bisogno. Volevo svegliarmi quando mi andava, mangiare solo quando avevo fame e decidere cosa fare e cosa vedere senza rendere conto a nessuno, tranne a me stessa.

Consiglio a tutte quante di farsi un viaggio da sole almeno una volta nella vita, anche se è una libertà che può far paura: spaventa tornare le uniche padrone di se stesse, le sole responsabili della propria felicità.

Non vi nascondo quindi che la prima notte non è stata proprio all’insegna della leggerezza, affollata di pensieri, ma già la seconda, con nessuna voglia di replicare il mood, ho afferrato il massaggiatore clitorideo sonico, decisa di iniziare a essere fautrice della mia felicità nel modo più efficace che conoscevo: regalandomi piacere.

SONA™ 2 Travel è una versione compatta e facilmente trasportabile (molto premurosi quelli di LELO nel prevedere una funzione blocco che evita che i bagagli inizino a emettere sibilline vibrazioni) del più grande SONA™ 2.

Questo massaggiatore clitorideo si avvale di una tecnologia formidabile che stimola il piacere attraverso impulsi sonici, che si propagano attraverso il silicone medico e le strutture interne del clitoride, garantendo picchi di piacere indimenticabili.

Non essendo una novizia dei prodotti di LELO, mi aspettavo di essere ormai abituata al loro grado di efficienza, ma fidatevi quando vi dico che dopo qualche secondo (esatto: secondi, non minuti) tutti i pensieri molesti erano evasi dalla testa, scacciati da massicce dosi di endorfine post orgasmo.

Il massaggiatore ha ben 12 modalità di funzionamento e l’intera vacanza non è bastata per sperimentarle tutte a pieno, ma mi impegnerò per farlo anche dopo questa recensione.

È anche del tutto impermeabile, quindi perfetto per usarlo in vasca (o in piscina, per le più audaci) anche se personalmente preferisco all’asciutto, magari aiutata da qualche goccia di lubrificante, che non fa mai male.

Oltre all’evidente efficienza riscontrata, un altro aspetto che ho adorato di questo massaggiatore clitorideo è il fatto di essere perfetto per i viaggi non solo per quanto riguarda le ridotte dimensioni, ma anche perché è molto discreto.

Tutti i toys di LELO hanno design molto eleganti e difficilmente vengono riconosciuti come oggetti sessuali, sia per le linee raffinate, sia per i colori di tendenza (il mio era di un bel purple accattivante, ma anche la versione pink è adorabile), il che mi lasciava del tutto tranquilla nell’abbandonarlo in borsa a bordo piscina.

Questo finché un intenditore non lo ha riconosciuto, ma a tal proposito devo raccontarvi un’altra interessante avventura delle vacanze.

Riscoprire un’intimità a due diversa dal solito

Se dovessi dargli un nome fittizio, lo prenderei in prestito da uno dei tanti fidanzati di Madonna, ma eviterò questo escamotage, che rischia di invecchiarmi più di quanto non mi sia già sentita attirando le attenzioni di un uomo dieci anni più giovane.

Erano gli ultimi giorni della vacanza e avevo deciso di passarli all’insegna del relax in un camping con un bungalow tutto mio. Il primo approccio è stato un torneo di ping pong al quale l’ho stracciato e alla cui sconfitta ha reagito con un’eleganza che non mi ha lasciata indifferente, ma la vera sorpresa è stata quando ha riconosciuto il massaggiatore che spuntava dalla borsa.

Ne è scaturita una conversazione interessante, in cui un po’ flirtiamo e un po’ condividiamo esperienze passate e sì, lo so che l’obiettivo della vacanza era stare da sola, ma essendo l’ultima notte, uno strappo alla regola me lo sono concesso senza remore. Libera pure dalle mie stesse leggi.

Era sicuro di sé, ma manteneva anche una certe referenza nei miei confronti, come se rispettasse la gerarchia di anzianità, e invece che prenderla come un’offesa, ho sfruttato questa cosa a mio vantaggio, mettendogli SONA™ 2 Travel in mano e guidandolo passo per passo.

È stata la ciliegina sulla torta di una vacanza alla riscoperta della libertà. Potermi abbandonare a un piacere sicuro ed efficiente, senza l’ansia di soddisfare aspettative e nella leggerezza di un rapporto che entrambi sapevamo essere occasionale, ha rappresentato quella quadratura del cerchio che speravo di ritrovare in questo viaggio.

Stringermi a un uomo, incrociare i nostri corpi, sentire il suo calore e respiro è stato molto appagante, ma lo è stato ancor di più sapendo che ciò era un extra che mi concedevo e meritavo, ma da cui non dipendevo per forza.

L’indipendenza di potermi bastare, di poter partire anche sola, di darmi dell’ottimo piacere tutta da me, mi ha aiutato a scoprire un’intimità tutta nuova, in cui dopo tanto tempo mi sono sentita un soggetto e non più un oggetto. E per questo devo ringraziare anche LELO.