Diventare vegano – soprattutto per ragioni etiche – è una ragione per rivoluzionare completamente le proprie abitudini di vita. Essere vegano infatti non significa semplicemente non nutrirsi con qualcosa che proviene da un animale, ma evitare qualsiasi scelta che possa aver apportato o apportare in futuro la sofferenza ad altri esseri viventi. E questo ha anche a che fare con il sesso. È in quest’ottica che operano infatti i vegansessuali. Ma chi sono, cosa fanno esattamente e perché lo fanno? Se i sapiosessuali vanno a letto solo con persone intelligenti, i vegansessuali hanno una visione dell’amore fisico analoga.

Infatti per i vegansessuali è importante scegliere un partner vegano. Analizzando la questione, è tutto abbastanza comprensibile, sia che si tratti di sesso occasionale sia che si tratti di una relazione consolidata. Nel primo caso, Tpi riporta le testimonianze di persone vegansessuali che spiegano come mai non vogliano fare sesso con persone che non siano vegane. C’è chi dice che non vorrebbe baciare labbra che hanno permesso il passaggio di animali morti nel loro stomaco, c’è chi dice che si tratti di una mera questione di igiene e che le persone che si nutrono di carne puzzino, e c’è anche chi rifiuterebbe i fluidi corporei dell’altro.

Nel caso in cui si sia in una relazione, potrebbe non essere facilissimo condividere una quotidianità fatta di pasti e altri momenti, tra due persone che hanno abitudini alimentari molto diverse. A lungo andare si rischia la rottura per questioni ideologiche che non sono certo di poco conto. Alla fine, in tal senso, il detto per cui siamo quello che mangiamo, a quanto pare vale anche in amore.

Naturalmente, i vegansessuali rifiutano qualunque cosa abbia causato sofferenza sugli animali. Per cui preservativi, anticoncezionali in genere, giocattoli erotici, biancheria sexy e così via devono essere rigorosamente cruelty free. Cioè non contenere parti di provenienza animale, ma anche non essere stati testati su esseri viventi – come a volte accade in particolare nell’industria farmaceutica.

In Rete, esistono diversi gruppi sui social network ma anche piattaforme di e-dating dedicate esclusivamente ai vegani. È interessante notare come l’etica imperante in questi gruppi si estenda non solo all’argomento cruelty free. Per esempio, nella descrizione del gruppo Facebook Vegan Single in Piemonte, si legge

Importante: veramente vegan e veramente single, no a doppiogiochisti

quasi a evidenziare come per queste persone non si tratti semplicemente di una “caccia al single vegano più appetibile”, ma di una scelta consapevole che può portare a dei momenti piacevoli ma anche a una storia ben più duratura. Insomma, questi gruppi non devono diventare il ricettacolo per qualcuno, in cerca di un’avventura lontano dalla moglie onnivora.

Comunque, se ci fossero più vegansessuali nel mondo, non sarebbe poi così male. Almeno stando alla Peta, che, poco più di un annetto fa, aveva realizzato un divertente spot – poi bandito – per il Super Bowl. Nella pubblicità, veniva messa a confronto la durata di un amatore onnivoro – davvero scarsa – e quella di un amatore vegano – per la gioia della sua partner. Il video è su YouTube, sul canale della Peta, e vale la pena vederlo anche per il divertente finale a sorpresa.

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