Smart Condom: il preservativo intelligente ti dice se l'hai usato bene
Un preservativo smart che ci dica dove abbiamo sbagliato? Sì, esiste e sarà presto messo in commercio, ma non riguarda la nostra performance, bensì quella degli uomini.
Un preservativo smart che ci dica dove abbiamo sbagliato? Sì, esiste e sarà presto messo in commercio, ma non riguarda la nostra performance, bensì quella degli uomini.
Chi non si è mai chiesto se la propria performance tra le lenzuola sia andata bene? Per noi donne è più facile capirlo, ma se ci mettiamo a fingere – e se sappiamo farlo bene – i nostri partner non conosceranno mai la verità sulle proprie défaillance a letto. Be’, le cose stanno per cambiare, soprattutto per gli uomini. Presto sarà messo in commercio infatti i.Con Smart Condom, il primo esempio di preservativo smart. Per la verità non è un profilattico ma un anello di gomma – estensibile e adattabile quindi, state tranquilli – dotato di un bluetooth. L’anello viene indossato alla base del pene, sopra il preservativo, e incamera tutti i dati relativi a un rapporto sessuale avvenuto, inviandoli poi al proprio smartphone, per un’analisi.
È praticamente come un FitBit del sesso. Il preservativo smart raccoglie i dati relativi alle calorie bruciate, al numero di spinte durante il rapporto sessuale, al loro ritmo e alla loro efficacia. Tra le statistiche che vengono elaborate ci sono anche quelle relative alla lunghezza e alla frequenza dei rapporti e inoltre alle posizioni praticate. Certo, gli appassionati di statistica ci andranno pazzi, ma l’oggetto non appare affatto inutile per coloro che vogliono affinare la tecnica, partendo dai propri errori durante le performance tra le lenzuola (o in qualunque altro posto vi piaccia fare sesso).
Il preservativo smart, come spiega Wired, funzionerà sia con iOS sia con Android e la sua batteria dura fino a otto ore – quindi può anche venire incontro agli stakanovisti del sesso. L’oggetto sarà messo in commercio su un e-shop britannico e non sarà neppure troppo costoso dato che si parla circa di 69 euro. Un prezzo che in realtà appare eloquente in relazione all’utilizzo che si farà con questo device molto particolare. Ma per quanto questo dettaglio possa far sorridere, forse la faccenda andrebbe approfondita, tra pregi e difetti di questa novità.
In primo luogo, come dicevamo prima, il preservativo smart può essere utile a chi volesse migliorare le proprie capacità a letto. Soprattutto in un’ottica del piacere del partner. Un obbiettivo decisamente altruistico a nostro avviso. E bello. Ma non bisogna esagerare. Il piacere è qualcosa che si raggiunge passando attraverso vari livelli di intimità, conoscendo il proprio corpo e quello del partner. Una statistica può aiutare ma naturalmente non è la soluzione a tutto. È un anello di gomma molto tecnologico, ma non è una bacchetta magica. Inoltre, gli uomini più sensibili potrebbero anche sviluppare una certa ansia da prestazione, davvero controproducente.
In secondo luogo, il sesso può davvero trasformarsi in una serie di numeri, in una statistica delle prestazioni come in palestra? È una domanda interessante. Che si parli di sesso occasionale o di sesso con il proprio compagno, l’amore fisico possiede una certa estemporaneità. Questo significa che non sempre si può programmare quando mettersi l’anello al pene. È come se la tecnologia togliesse un po’ di poesia, un po’ di atmosfera all’atto. Potremmo anche sbagliarci, naturalmente, ma a volte sembra che la tecnologia sia già abbastanza invadente nella nostra sfera più privata.
Infine, è giusto spiegare che queste obiezioni vanno mosse solo in presenza di esagerazioni. Il preservativo smart è una buona invenzione, ma non bisogna esagerare con l’utilizzo. Né con il seguirne i dettami in maniera pedissequa. Se lo facessimo è come se autorizzassimo uno smartphone o un laptop a prendere possesso di una parte della nostra vita. E che parte, dato che parliamo di una fetta fondamentale della nostra intimità. Però, la statistica elaborata può tornare utile anche in altri casi. Immaginate cosa si possa fare per stare tranquilli in caso di controllo delle nascite oppure se, al contrario, si sta lavorando per avere un bambino.
Vorrei vivere in un incubo di David Lynch. #betweentwoworlds
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