La reazione di 4 donne che vedono per la prima volta la loro vagina in foto
Vi è mai capitato di vedere in foto la vostra vagina? Ecco come 4 donne hanno affrontato il confronto con la parte più intima di sé.
Vi è mai capitato di vedere in foto la vostra vagina? Ecco come 4 donne hanno affrontato il confronto con la parte più intima di sé.
Ogni donna sa che c’è, che è parte integrante del suo corpo e che svolge una funzione fondamentale, anzi la funzione necessaria a dare la vita; eppure, l’atteggiamento femminile rispetto alla vagina tende quasi sempre a una sorta di negazione della sua stessa esistenza, commista in egual misura a imbarazzo, pudore e vergogna.
Ma perché rispetto agli organi genitali esiste sempre questo velo di pruderie, in particolar modo rispetto all’organo sessuale femminile, che pure è simbolo per eccellenza della maternità? Dovremmo considerare pene e vagina – soprattutto – alla pari di polmoni, cuore o reni, invece tendiamo quasi sempre a limitare al minimo l’argomento (il più delle volte esclusivamente al nostro medico, e solo laddove ce ne sia davvero bisogno e non se ne possa fare a meno) e men che meno ci sentiamo a nostro agio nel mostrare le parti intime, talvolta persino al nostro partner, oppure nel guardarle.
Nonostante l’imbarazzo, però, per ogni donna è importante conoscere la propria vagina, valutarne eventuali cambiamenti, anche alla luce di una possibile prevenzione rispetto alle malattie che interessano l’area intima.
L’esperimento condotto dalla sessuologa Layla Martin, esperta di questioni sessuali con una laurea a Stanford e uno studio approfondito della disciplina tantrica, che ha coinvolto quattro donne e i rispettivi partner, è volto proprio a un duplice scopo: da un lato, invitare le donne a una maggiore consapevolezza rispetto all’importanza della conoscenza della propria vagina e al superamento dell’imbarazzo, dall’altro mostrare la differenza di percezione dell’organo sessuale femminile tra uomini e donne.
Le quattro partecipanti, infatti, hanno accettato di farsi fotografare da vicino la vagina, prima di osservarla – alcune per la prima volta – e di vedere poi, in segreto, le reazioni dei partner alla vista della medesima immagine. Le reazioni sono state estremamente diverse tra le donne e i loro compagni, come potete vedere anche nel video integrale, a questo link.
“Sono un po’ nervosa – dice questa ragazza prima di farsi fotografare – perché vorrei sentirmi più a mio agio con questa zona del mio corpo”.
Dopo aver visto la foto della sua vagina, la ragazza, con le lacrime agli occhi, dice:
Sapevo che sarei stata imbarazzata, ma non so perché. È una parte di me che semplicemente cerco di spingere in un angolino del mio cervello… So che non dovrei sentirmi così, ed in parte è come se mi stessi giudicando anche solo per il fatto di sentirmi così. Solo sentirmi a mio agio per me sarebbe fantastico.
“È piuttosto rugosa – osserva questa ragazza – sai, pensavo alle vagine dei porno, così perfette, senza una ruga… ”
Pensavo che sarei stata molto più a mio agio guardandola. È come se volessi paragonare quello che sta nei miei slip con qualcosa che vedo nelle altre, nei porno.
“Mi sembra che sia caduta un po’ in basso!” commenta divertita questa ragazza.
“È diversa da come me la aspettavo – afferma l’ultima partecipante – certamente è diversa da com’era quando stavo al college. Ma è normale, mi è venuto il ciclo a 9 anni, ho avuto bambini, ho avuto parti cesarei… Mi sembra più ‘vecchia'”.
Estremamente diverse sono state le reazioni degli uomini alla vista delle immagini delle vagine delle proprie compagne.
“C’è un neo, sulla parte sinistra, che sembra dipinto e che io amo”.
È qualcosa di veramente vulnerabile, e bellissimo. È forte, lei dovrebbe esserne orgogliosa… Penso sia bellissima.
“È molto carina. Mi piace”.
Sapete, ha avuto un bambino, e comunque l’ha… Tenuta in forma! È quasi un quadro perfetto.
Mi ricorda il nostro amore che dura da vent’anni – dice quest’uomo – e quanto siamo stati e siamo felici insieme.
Giornalista, rockettara, animalista, book addicted, vivo il "qui e ora" come il Wing Chun mi insegna, scrivo da quando ho memoria, amo Barcellona e la Union Jack.
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