La vagina e la vulva sono parti del nostro corpo molto delicate, per ovvi motivi. Non solo per l’esposizione potenziale a malattie sessualmente trasmissibili, ma anche per la vicinanza all’apparato urinario.

Quindi alle infezioni di natura sessuale, si possono aggiungere quelle del tratto urinario: non solo clamidia ma anche cistite, in altre parole – e molto altro. Per cui ci sono dei comportamenti che non devono essere sottovalutati per la tutela della nostra vagina. A volte però le abitudini non bastano: magari si fa tutto bene, però può capitare qualcosa di esterno che favorisce l’insorgere dell’infezione.

Il fenomeno è molto più evidente in gravidanza. In quel periodo della vita – per coloro le quali è capitato – molto spesso siamo sottoposte a continui controlli, come l’urinocultura, proprio perché stiamo trascorrendo un periodo molto complesso della nostra vita, un periodo di cambiamenti e potenzialmente di infezioni. Ma se le analisi dovessero dare esiti positivi alle infezioni, non dobbiamo colpevolizzarci: è una cosa che accade e in gravidanza molto difficilmente dipende da noi, e non avremmo potuto fare molto per evitarlo. Questo però non significa che non bisogna ugualmente – o forse più – prestare attenzione.

1. Cambio di temperatura

Vagina
Fonte: Pixabay

La cistite è una tra le patologie più frequenti. Una delle cause è una condizione in cui si potrebbero trovare tutte: il cambio repentino di temperatura. Tra le altre cause di cistite c’è anche il cambio di stile di vita, come per esempio l’alimentazione a seguito di una dieta. Le forme più lievi possono essere alleviate con prodotti da erboristeria o da parafarmacia, ma comunque è sempre bene sentire il proprio medico prima di ogni decisione. Anche perché, se la forma di cistite è grave, vi prescriverà sicuramente un farmaco per le vie urinarie, che non può essere acquistato senza ricetta.

2. Assorbente interno o preservativi in lattice

Tutte abbiamo sentito la leggenda metropolitana della donna che si è ritrovata con una palla di ovatta nell’utero oppure abbiamo letto le domande assurde su Cioè che chiedevano se, dopo aver perso la verginità, l’assorbente interno si fosse disperso nell’organismo. Ma questo non significa che non bisogna stare attente con questi prodotti: se utilizzati nel modo sbagliato, dimenticati all’interno del corpo o non cambiati con sufficiente frequenza, si può incorrere in quella che si chiama sindrome da shock tossico e che è costata una gamba a una nota modella.

Questa condizione può insorgere non solo con l’assorbente ma anche quando si dimentica il preservativo all’interno della vagina dopo un rapporto sessuale. Anche con gli assorbenti esterni non bisogna essere troppo leggere, anzi, per essere più specifiche, con i proteggislip. Ci salvano in molte occasioni, però impediscono la traspirazione delle mucose, proprio come accade con determinati indumenti.

3. Detergenti aggressivi

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Usare detergenti troppo aggressivi o profumati, o effettuare lavande troppo spesso, è una brutta abitudine. La nostra vagina è abitata da una flora batterica che ci difende dagli agenti patogeni, che viene distrutta da questa brutta abitudine. A volte la flora batterica cala in gravidanza anche senza ragione – è per questo che è molto comune incorrere in infezioni. Ma c’è una bella differenza tra auto-sabotarsi e risentire di un problema fisiologico diffuso a tutte le donne. Altri problemi che possono insorgere sono lo sviluppo di funghi e la gardnerella.

4. Lieviti

Una delle infezioni più comuni è la clamidia, che può peggiorare a causa di un’alimentazione ricca di lieviti. La clamidia è asintomatica, e può insorgere per varie ragioni, la cui principale è il contagio durante un rapporto sessuale non protetto. Ma quando ci si sta curando una clamidia, è meglio mangiare senza lieviti, o quanto meno limitarli allo stretto necessario. In altre parole, pizza e birra vanno sospese per un po’.

5. Le mutande a letto

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A letto è meglio non portare mutande oppure cambiarsele dopo essersi sciacquate la vulva. Questo perché, come detto in precedenza, innanzi tutto le mutande possono impedire la traspirazione delle mucose – in particolare quando parliamo di mutande che non sono di cotone o che comunque non sono fatte di tessuto traspirante. Inoltre, se le mutande sono quelle che si sono indossate durante il giorno, si può venire a creare un micro-ambiente favorevole alla proliferazione di batteri cattivi. La stessa cosa vale per i jeans troppo attillati.

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6. Mancanza di sesso

La vagina è una zona incredibilmente elastica del nostro corpo e il sesso funge da allenamento. La vagina, in tal senso, è il “muscolo” da allenare. Quindi, dopo un periodo di astinenza, che sia volontaria o casuale poco importa, si dovrebbe arrivare al rapporto completo per gradi. Non solo per una questione di elasticità, ma anche perché la lubrificazione diminuisce sensibilmente. Sono consigliati molti, molti preliminari, sesso orale (da “subire” ovviamente) e, se tutto questo non bastasse, un buon lubrificante in commercio.

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