Anonimo

chiede:

Già da quando ha saputo che ero incinta non mi ha sfiorata con un dito perché gli faceva impressione. Ho partorito da 7 mesi, non abbiamo una intimità sessuale, seppur amore e coccole… è stressato col lavoro, lo capisco ma se il desiderio sta uno ti cerca. Mi sento brutta e poco desiderabile come donna!

Utente

risponde:

Carissima,
che momento meraviglioso stai passando, hai appena dato alla luce il frutto del vostro amore, siete diventati una famiglia e vi state sperimentando in uno dei ruoli più belli e impegnativi nella vita. Periodo in cui sei anche alle prese con una ripresa sia fisica che psicologica, durante il quale spesso le emozioni sono amplificate o comunque diverse dal solito. È comprensibile quanto sia difficile accettare i cambiamenti fisici, i chili di troppo, la stanchezza… ma la cosa più importante a cui pensare è che si tratti solo di un periodo transitorio. La tua autostima poi non può basarsi solo sull’aspetto fisico, il tuo compagno sta volontariamente con te perché gli piaci e ti stima così tanto da voler costruire un progetto tanto importante quanto quello di creare una famiglia. Il tuo corpo ha subito cambiamenti importanti (perché hai avuto un ruolo essenziale nella creazione di una nuova vita) ma non per questo puoi sentirti inadeguata in tutto.

Il tuo compagno, seppur in misura ridotta, sta affrontando comunque uno sconvolgimento bello forte e probabilmente ha difficoltà a capire come muoversi e come comportarsi, forse ha interrotto i rapporti sessuali durante la gravidanza anche solo per ignoranza riguardo agli effetti sul feto o per paura di causare problemi alla gestazione. In più deve elaborare il cambiamento di status e la maggiore responsabilità che sicuramente come uomo si attribuisce per il ruolo di “capofamiglia”. Non permettere ai tuoi dubbi ed insicurezze di allontanarti da lui, non considerarlo un estraneo. Approfitta per coinvolgerlo di più nella gestione del bambino, fai in modo che questi momenti di condivisione alimentino anche la vostra intimità e complicità. E parlate, parlate, parlate. Apriti, confidagli i tuoi timori, delle tue emozioni. Sentitevi liberi di appoggiarvi l’un l’altro per affrontare questo momento e soprattutto non smettete proprio ora di dare attenzioni alla coppia. Ne gioverete entrambi ma anche il bambino !

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento