Me
chiede:
Sono sposata da poco. Abbiamo prima convissuto e ho deciso di sposare la sua anima. Dopo 4 anni è riapparsa ciò che definisco la mia ‘droga’. 5 anni fa avevamo una relazione, ma solo di sesso. Sono 5 mesi ormai che ci sentiamo tutti i giorni, perché il nostro feeling ci permette di amare e rispettare ciò che siamo, ma allo stesso tempo di sentirci liberi di esprimere ciò che siamo. Presto ci incontreremo…
Tra qualche mese lui si sposa. Non riusciamo a farne a meno. Ci sentiamo vivi. Da un punto di vista di valori non c’è attenuante né giustificazione che tenga. Credevo di amare mio marito nella maniera più assoluta, mai tradito prima d’ora nemmeno con il pensiero.
Ma ora è accaduto e non posso far finta di nulla. E per quanto so che agli occhi dei tanti, giustamente, è ignobile, io sento di amare mio marito ma allo stesso tempo per ora, questa persona mi fa stare bene. Posso chiedere cosa ne pensa di questo fiume di parole contorto? GRAZIE
Dr. Cristina Colantuono
risponde:
Carissima,
chi giudica dall’esterno non è in grado di mettersi nei tuoi panni, sentire quello che senti tu e provare quello che provi. Il tradimento come concetto può essere ignobile ma le motivazioni alla base possono essere anche comprensibili e corrette a volte.
La frase più importante che scrivi e che rappresenta la dimostrazione che ti poni nel modo giusto è “Ma ora è accaduto e non posso far finta di nulla“, lasci intendere che sei interessata a capire i meccanismi e le dinamiche che ti hanno portato ad una situazione del genere.
Ed infatti il punto è sempre questo: il tradimento è un sintomo. E chi ha il coraggio, oltre a tradire, si domanda anche perché. E il perché è da ricercare nel tuo matrimonio, nell’analisi di quello che ti dà e che non ti dà, nel rapporto con tuo marito, nel suo carattere, in quello che hai bisogno tu e come risponde lui ai tuoi bisogni e viceversa e infine fai una riflessione su di te, sulla tua personalità, sulle tue insicurezze…
Non ti conosco e non posso ipotizzare nessuna interpretazione ma mi fa pensare il fatto che avevate una relazione “solo di sesso” ed è diventata la tua “droga”: cosa ti dà una relazione senza responsabilità? Ti dà qualcosa che il tuo matrimonio non ti offre? Sei soddisfatta della vita sessuale con tuo marito? Quale aspetto ti fa stare così bene? Infine chiediti: se foste entrambi liberi, la vostra relazione durerebbe?
Per trovare le risposte, poniti prima le domande giuste… !
* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento
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