Anna

chiede:

Salve sono Anna ho 23 anni esco da una relazione di 7 anni e ne sto intraprendendo una nuova, il mio problema è che sono ancora vergine non riesco a fare l’amore appena incominciamo a provarci mi blocco, mi contraggo e mi sposto. Questo accade con qualsiasi persona io provi a farlo, è più forte di me.

Utente

risponde:

Cara Anna,
la prima volta è un momento molto importante per la donna ed entrano in gioco così tanti fattori razionali, emotivi e fisici che può capitare di avere difficoltà.

Il mio primo consiglio è quello di informarti su internet e leggere le esperienze di altre ragazze. Aumentare la conoscenza di un certo argomento, aiuta a prenderne dimestichezza.
Per comprendere poi come mai ti blocchi e non riesci a farlo, sono necessarie prima di tutto autoriflessione e autocritica: analizza tutti gli aspetti legati all’atto e quale impatto hanno su di te.

Dal punto di vista RAZIONALE, l’educazione con cui ti ha cresciuta la tua famiglia e le convinzioni sociali sul ruolo della donna possono ostacolare la tua distensione e serenità nel lasciarti andare fisicamente: crescere con adulti che sottolineano quanto il “sesso è sporco, vergognoso, sbagliato“, in una personalità giovane e inesperta può inibire la capacità di concepire un proprio punto di vista anche contrario e quindi bloccare nell’espressione di sé.

Anche pensare al rischio di rimanere incinta, di contrarre malattie o di non essere abbastanza esperta rende la prima volta un momento da temere.

Dal punto di vista EMOTIVO, la paura è l’ostacolo maggiore: devi desiderare, con convinzione e spontaneità, di concedere il tuo corpo al tuo uomo, di condividere con lui un momento così intimo.

Non posso quindi che consigliarti di vivere la prima volta con un partner di cui sei innamorata ed a sua volta innamorato di te: il sentimento, l’intimità ed un rapporto reciproco e profondo creano l’atmosfera più giusta sia prima che dopo il rapporto.

Parlare insieme delle aspettative, dei desideri, delle paure e delle preoccupazioni aiuta ad avvicinarsi alla prima volta con un atteggiamento più sensibile e complice, aiuta a riconoscere i tempi giusti e rispettare quelli dell’altro.

Dal punto di vista FISICO invece, girano così tante leggende metropolitane sul dolore e sul sangue, che è comprensibile essere preoccupate! In realtà, le sensazioni fisiche legate alla prima volta sono molto personali, si può sentire più o meno bruciore ma senza dubbio è un dolore sopportabile e limitato nel tempo.

Un buon grado di eccitazione aumenta la lubrificazione e quindi agevola la dilatazione della vagina e diminuisce la sensazione di dolore, se a questo aggiungi poi una buona intimità col partner, un forte sentimento e la consapevolezza di condividere un momento importante per la coppia, allora sarà tutto più semplice!

Infine è giusto onorare questo momento: scegliete il posto e l’occasione giusta! Scegliere un posto che rispetti e garantisca la vostra intimità, riservatezza e che sia confortevole aiuta a rilassarsi senza inutili paure ed a rendere il momento ancora più speciale.

Curate l’ambiente nei minimi dettagli, rendetelo romantico ed accogliente con una musica di sottofondo e candele profumate per esempio, rilassatevi con una cena romantica, un massaggio, un bagno caldo.

Dedicatevi ai preliminari con calma e attenzione, accarezzatevi, baciatevi e scoprite il vostro corpo senza la fretta di arrivare subito alla penetrazione: questo vi aiuterà ad aumentare l’eccitazione e quindi rendere tutto più semplice!

La prima volta è un momento importante ma al tempo stesso non va caricato di aspettative o ansie eccessive: procuratevi i preservativi così da scongiurare malattie e gravidanze indesiderate, non aspettarti che lui sia l’uomo della tua vita ma scegli di farlo con un uomo che ami, rispettoso di te, altrettanto innamorato e così speciale da fare con lui un passo così importante.

Infine ricorda sempre che anche lui ha le sue ansie, aspettative e sentimenti! E allora non è meglio diventare alleati per sconfiggere qualsiasi paura?

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento