Pose, oltre a essere una delle serie più interessanti del momento nel vasto panorama di Netflix, è anche quella che detiene un particolare primato: quello per la maggior presenza di attrici transessuali nel cast.
5 le trans presenti nella serie ideata da Ryan Murphy, Brad Falchuk e Steven Canals (e scritta dalla trans nera Janet Mock) in onda in Italia a partire dal 31 gennaio 2019, tra cui Indya Moore, fresca di contratto con Louis Vuitton, che interpreta Angel Evangelista, Dominique Jackson, ovvero Elektra Abundance, e MJ Rodriguez, che presta il volto a Blanca Rodriguez-Evangelista.
Finalmente, quindi, sembra essere stato definitivamente sfatato il tabù dei transessuali in tv e al cinema; se un tempo, nemmeno troppo lontano, a interpretarli erano uomini o donne che si calavano nei panni dei trans (ricordiamoci il bravissimo Jared Leto in Dallas Buyers Club nel ruolo di Rayon, per cui ha ricevuto il Golden Globe, lo Screen Actors Guild Award e l’Oscar al miglior attore non protagonista), oggi sembra invece che il tema transessualità sia stato sdoganato, e che gli attori e le attrici trans abbiano finalmente le stesse opportunità lavorative. Del resto, molti colleghi del mondo dello spettacolo hanno chiesto a gran voce un maggiore coinvolgimento della comunità trans nel cinema e nella televisione, come ha dimostrato, ad esempio, la scelta di Scarlett Johansson di rinunciare alla parte di Dante Tex Jill nella produzione Rub & Tug, diretto da Rupert Sanders.
Ad aprire la strada ai transessuali nel cinema e nelle serie tv ci ha pensato Laverne Cox, la carcerata Sophia Burset in Orange is the new black, prima attrice trans a essere candidata per un premio Emmy, a comparire sulla copertina della rivista TIME, e a ricevere, nel 2015, una statua di cera al museo Madame Tussauds. Dopo di lei, seppur a piccoli passi, che rappresentano comunque un successo di umanità, il mondo dello spettacolo sta timidamente dimostrando di essere aperto rispetto a generi sessuali diversi da quelli che sono considerati i “canoni”, e la riprova è rappresentata ad esempio proprio da Pose, che sancisce il definitivo abbandono di ogni bigottismo o pregiudizio.
Come per i transessuali che hanno affrontato il percorso da donna a uomo, anche chi è nato uomo e ha scelto di diventare donna per sentirsi a proprio agio con la persona che sente realmente di essere la strada è tutt’altro che facile, fatta di complessi momenti di accettazione di sé, di un percorso di terapia piuttosto duro, e soprattutto del confronto con una realtà che spesso è spietata e non sempre così disposta a comprendere e ad accettare, anche qualora non le condivida, le scelte altrui. Per questo, l’esempio di Laverne, di India e delle altre è importante, affinché si capisca che la libertà personale passa anzitutto dalla possibilità di essere davvero ciò che ci si sente, e di potersi sentire a proprio agio con se stessi, senza finire nel mirino degli altri o essere giudicati “scandalosi” per la propria vita.
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Un discorso ulteriore, però, va fatto: come per la gallery in cui abbiamo raccontato le storie di 9 ragazzi nati donna, anche in questa carrellata di attrici e ragazze trans notiamo che tutte hanno in comune un fattore estetico che sicuramente non è irrilevante; sono, cioè, tutte bellissime.
Ma è sbagliato far passare il messaggio che, da trans, puoi essere accettato dalla società solo in quanto rispondente a determinati canoni fisici: se, insomma, sei prestante, atletico e bello da far paura. Il diritto di sentirsi in pace con il proprio corpo e di mostrarsi liberamente prescinde dal fattore estetico e deve appartenere a tutti, anche a chi, transessuale, sfoggia la pancetta o un viso non proprio angelico.
A dover essere apprezzato è soprattutto il coraggio e il desiderio di queste persone, che sfidando molti preconcetti ancora saldamente radicati in una buona parte della società, sfidano le convenzioni ritenute accettabili solamente per essere felici. Un diritto che dovrebbe essere legittimo per tutti, ma che per loro è una conquista. Per fortuna, a quanto pare, qualcosa sta cambiando.
Indya Moore
Nata nel Bronx da mamma portoricana e papà caraibico, la 24enne attrice transgender Indya Moore è diventata famosa grazie alla serie Pose, e ora è stata scelta da Louis Vuitton per la sua ultima campagna, al fianco delle attrici Michelle Williams, Thandie Newton e Chlöe Grace Moretz.
Queste donne abbracciano le varie personalità che incarnano la moda di Louis Vuitton. Sia che siano stelle affermate o volti nuovi, tutte condividono la stessa forza di volontà e la fiducia nelle loro scelte, e allo stesso tempo, riflettono l’eclettismo dell’identità femminile.
Ha dichiarato Nicolas Ghesquière, capo designer di Louis Vuitton.
Dominique Jackson, nel suo passato anche la prostituzione
Nata il 20 marzo 1965 a Scarborough, Trinidad e Tobago, ha dichiarato di aver sperimentato un’educazione traumatica, che comprendeva il bullismo e gli abusi sessuali. È fuggita negli Stati Uniti all’età di diciotto anni per non essere stata accettata come trans dalla sua famiglia.
Durante la sua permanenza negli Stati Uniti, Jackson ha vissuto anche come senzatetto, cedendo alla prostituzione per sopravvivere; è stato nel 1993, mentre viveva a Baltimora, nel Maryland, che fu introdotta nella scena del ballo, poi in quella della moda, dove ha inizialmente lavorato gratis. È apparsa in Call Me , Christopher Street: The Series, il documentario Visible: The LGBTQ Caribbean Diaspora e la serie televisiva reality Oxygen Strut (2016), per cui ha ricevuto una nomination ai GLAAD Media Award.
MJ Rodriguez, ha iniziato il processo di transizione durante la carriera teatrale
Nata il 7 gennaio 1991 a Newark, nel New Jersey, da madre afro-americana e padre portoricano, MJ ha frequentato la scuola cattolica della Regina degli Angeli. Ha dichiarato di sentire di voler diventare donna a 7 anni, ma di averlo rinnegato a se stessa per molti anni, fino alla confessione di bisessualità fatta alla sua famiglia a 14 anni.
Ha preso il nome d’arte “MJ” Rodriguez dall’eroin della Marvel Comics Mary Jane “MJ” Watson. È stato durante la sua carriera teatrale che ha iniziato il processo di transizione. Nel 2012 Mj ha preso la decisione di prendersi una pausa per iniziare la sua transizione. Ha iniziato la terapia ormonale sostitutiva all’inizio del 2016, quindi, riapparsa in pubblico, ha annunciato che non avrebbe più accettato ruoli maschili.
Laverne Cox, "Il mio modello di donna sono io"
Laverne è nata a Mobile, in Alabama, e ha un fratello gemello di nome M. Lamar, che ha interpretato Sophia Burset prima della sua transizione nella serie televisiva Orange Is the New Black.
Sono una transessuale di colore di Mobile, Alabama e questo show mi sta davvero cambiando la vita! Quando mi hanno chiamata da Time credevo fosse lo scherzo di un amico. Invece era il coronamento di un lungo percorso: sono una grande sostenitrice dei diritti Lgbt in America e mi batto da anni affinché le grandi testate si occupino di noi e non lo facciano mostrandoci come animali da circo.
Ha dichiarato in un’intervista per La Stampa, in cui ha anche aggiunto:
Il mio modello di donna sono io.
Hailie Sahar
Anche Hailie fa parte del cast di Pose. Classe 1988, interpreta il ruolo di Lulu Abundanc.
Angelica Ross
Angelica è una donna d’affari, attrice e sostenitrice dei diritti transgender. Dopo essere diventata una programmatrice autodidatta nei primi anni della sua carriera, è diventata il fondatore e CEO di TransTech Social Enterprises, una società che aiuta a impiegare persone transgender nel settore tecnologico. Ha iniziato la sua carriera da attrice nella serie web Her Story e anche lei fa parte del cast di Pose.
Janet Mock
Janet Mock è una scrittrice, conduttrice televisiva, regista, produttore e attivista per i diritti transgender. È una redattrice collaboratrice di Marie Claire e ex redattore del sito web della rivista People e la penna dietro gli episodi di Pose.
Ines Rau
È stata coniglietta Playmate della rivista Playboy del mese di novembre 2017, la prima Playmate transgender della famosa rivista americana.
Isis King
Isis è una modella e stilista ed è stata la prima transgender a partecipare al reality show America’s Next Top Model.
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