L’arte di Milo Manara è tutto nell’erotismo delle sue storie, dei suoi personaggi femminili. È davvero un autore degno di interesse, non solo in Italia: le sue donne sono estremamente sexy ma danno anche modo di riflettere su questioni che sono state per decenni argomento di lotta femminista. Il suo erotismo non è quindi fine a se stesso, come racconta Cultura Inquieta, che ne riporta una citazione.

L’erotismo è l’energia primaria, che fa muovere tutto, occupa uno spazio molto importante nella vita in generale, nella testa di ciascuno. […] Il momento in cui l’erotismo degli uomini è più forte è quando sono più produttivi e poi, quando ci muoviamo verso la vecchiaia e la morte, l’erotismo inizia a sparire. L’erotismo è un’energia positiva, è la primavera.

Amico di Fellini e di Hugo Pratt, le opere di Manara sono sia “arte” che “eros”, ben lontane dalla pornografia. Tra le più interessanti c’è la saga de Il Gioco, le trasposizioni Kamasutra, Gulliveriana e Lo Scimmiotto – come, non conoscete la leggenda popolare che ha dato vita all’anime Dragon Ball? – ma anche soggetti di Federico Fellini come Il viaggio di G. Mastorna detto Fernet o Viaggio a Tulum, oppure soggetti di Alejandro Jodorowsky come I Borgia. L’intuizione per il viaggio verso il fumetto lo ebbe da film a forte impostazione femminile, come Barbarella. Ma l’erotismo è diventato a un certo punto il modo in cui Manara ha rappresentato – dopo un lungo studio – la storia e la società attuale. Ma a volte l’artista è stato criticato per le sue scelte, nonostante le sue opere non possano essere etichettate come “volgari” perché, come afferma Manara stesso in un’intervista a Quotidiano.net:

Come si sfarina facilmente la bellezza davanti alla volgarità…

E le sue opere non mancano certo di bellezza. Sfogliate la gallery per saperne di più sulle opere e il pensiero dell’artista.

L'energia primaria dell'erotismo e la bellezza secondo Milo Manara
Fonte: Milo Manara
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