L’abbiamo vista in Donnie Darko accanto al fratello Jake. L’abbiamo amata in Mona Lisa Smile. Ci ha fatto sorridere con il romanticismo fuori dal comune del grottesco Secretary.

Ma Maggie Gyllenhaal ha dato prova del suo grande talento recitativo, e non solo, approdando nel 2017 in televisione, con una serie che racconta della nascita della pornografia a New York, The Deuce, in cui  è protagonista femminile ma anche produttrice: è stata lei ad assegnarsi quel ruolo, in modo che le sue decisioni avessero un peso sui registi, come si legge in una sua intervista su La Stampa.

Mi hanno chiesto di interpretare una prostituta, un ruolo delicato – ha spiegato l’attrice, produttrice per l’occasione – Per accettare avevo bisogno di garanzie: volevo essere sicura che oltre al mio corpo volessero anche le mie idee.

Nella serie Maggie Gyllenhaal è una prostituta e ragazza madre. Non ha un protettore per scelta e, dopo varie vicissitudini, personali e professionali, viene a contatto con il mondo del cinema porno. Per lei è una scoperta, non solo perché si appassiona a tutto ciò che avviene dietro e non davanti alla telecamera, ma soprattutto perché diventa un’opportunità lavorativa: si è nel 1975, e la pornografia sta cessando di essere illegale. Per tornare indietro nel tempo, l’attrice ha dovuto documentarsi.

Ho guardato molti film porno vintage – ha raccontato – perché Candy è davvero interessata agli aspetti tecnici di come si gira un film. E poi ho parlato con prostitute dell’epoca. Annie Sprinkle, ex prostituta e pornostar poi diventata un’attivista, è stata una fonte preziosa e mi ha messo in contatto con molte donne che lavoravano con lei.

Quando le è stato chiesto se il 2017 fosse l’anno delle donne in televisione lei ha risposto

Così come un trans avrà una sensibilità diversa, un gay una ancora diversa. Abbiamo bisogno di sentire tutte le voci, di guardare la realtà con più occhi.

Sulla scia dell’affaire Weinstein anche il co-protagonista di The Deuce, James Franco, è stato accusato di molestie sessuali da alcune colleghe, le attrici Ally Sheedy, Sarah Tither-Kaplan e Violet Paley, e Maggie, in quanto produttrice di uno show che, a dispetto dell’argomento, lei stessa ha definito dichiaratamente femminista, è toccato l’ingrato compito di spendere due parole sulla situazione del partner professionale. Lo ha fatto in occasione di un’intervista per Sway Calloway, conduttore del programma radio Sway in the Morning.

Non posso ignorarlo. Sento di avere la responsabilità di non poterlo fare – ha dichiarato la Gyllenhall – Quando le accuse sono venute a galla, le abbiamo prese molto seriamente. Abbiamo parlato con ogni donna del cast e della crew per capire se si sentissero a proprio agio con James e tutte hanno risposto che lui è sempre stato molto rispettoso nei loro riguardi.

Ma, ha proseguito l’attrice, proprio perché il messaggio che la serie, giunta alla terza stagione, vuole passare è di schierarsi apertamente contro la misoginia, è stato deciso di non interromperne le riprese.

Parliamo di chi fa sesso per affari, parliamo di disuguaglianza nel mondo dello spettacolo.

Voglio continuare a raccontare questa storia, voglio interpretare Candy e scavare più a fondo per capire cosa veramente significa per una donna avere a che fare con le cose di cui tutti parlano. Chiudere i battenti sarebbe la mossa sbagliata.

Maggie Gyllenhall ha dunque dimostrato non solo di essere un’attrice versatile e talentuosa o una produttrice determinata, ma anche una donna estremamente intelligente e moderata, con un obiettivo ben chiaro in testa e assolutamente convinta di portarlo avanti, nel rispetto di tutti.

In gallery abbiamo ripercorso la storia del suo personaggio in The Deuce.

Maggie Gyllenhaal: quando le donne guardano e girano porno
Fonte: The Deuce
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