Basta confusione: vagina e vulva non sono la stessa cosa

Basta confusione: vagina e vulva non sono la stessa cosa
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Cadere nell’errore è facile per molte persone, eppure la differenza è sostanziale, esiste e tutti – non solo le donne – dovrebbero conoscerla.

Parliamo di vagina e vulva, che, a dispetto di quanti molti continuino a pensare o si ostinino a credere, non sono la stessa cosa.

Forse la notizia non vi sorprenderà, o forse sì; fatto sta che questi due elementi rappresentano parti ben distinte del medesimo apparato, quello genitale femminile, e non sono in alcun modo sostituibili come concetti.

A rendere necessario l’uso di una parola o o dell’altra non è “l’occasione”, quindi se pensavate che usare vagina al posto di vulva vi rendesse più eleganti o sofisticati, o, al contrario, che interloquire parlando indiscriminatamente della vulva per intendere l’intero organo riproduttivo femminile vi conferisse un’aurea intellettual-chic e vagamente scientifica, sappiate che vi siete sempre sbagliati.

Anche se la vagina è emersa come termine scelto per indicare i genitali femminili (con annesse varie declinazioni regionali e modi di chiamarla, per così, dire, “gergali“), la vulva è in realtà il termine corretto per indicare tutti gli organi esterni, incluso il mons pubis, ovvero il monte di Venere, le grandi labbra e le piccole labbra, nonché l’importantissimo clitoride, le aperture esterne dell’uretra, ovvero il “buchino” da cui si fa pipì, e appunto la vagina.

La vagina non è che il canale muscolare che collega l’utero alla vulva. È ciò che i bambini attraversano durante il parto, allo stesso modo del ciclo.

No, non è solo questione di terminologia, lo chiariamo per tutti coloro che già pensavano di protestare dicendo “Non siamo mica a un esame di anatomia!”. C’è addirittura chi ha rilevato un’analisi femminista nell’importanza di distinguere esattamente tra i due nomi, come la professoressa di psicologia dell’Università della Florida Laurie Mintz, che ad Huffington Post ha spiegato:

La maggior parte delle donne ha bisogno di una stimolazione del clitoride per raggiungere l’orgasmo, e troppe affermano che non ne ricevono abbastanza durante il rapporto sessuale. Abbracciare l’idea della terminologia errata può giocare un ruolo importante in questo fattore.  Ogni volta che usiamo la parola ‘vagina’ quando intendiamo ‘vulva’, stiamo cancellando la parte che ci dà il massimo piacere. Importa? Penso che a un livello molto inconscio e sottile, lo faccia davvero.

Ancora più fondamentale è conoscere i termini specifici e corretti per permettere alle donne di assumere la piena proprietà del proprio corpo.

“Se non usiamo i termini corretti – ha detto al’Huffington Post Martha Lee, sessuologa clinica che opera a Singapore – allora come possiamo prendere coscienza di ciò che sappiamo e sentiamo nei nostri corpi? Inoltre, come ci spieghiamo e ci esprimiamo di fronte ai nostri partner o medici?”

Alcun studi hanno rilevato che addirittura due terzi delle donne, soprattutto giovani, sono troppo imbarazzate per usare la parola “vagina” davanti al loro dottore; ma, come giustamente osserva Lee, se non siamo in grado di dare il giusto nome a una parte del nostro corpo preferendo riferirci a essa con assurdi nomignoli presi dal lessico animale o floreale (la farfallina, la rosellina e via dicendo) come possiamo sentirci pienamente a nostro agio con la nostra sessualità?

Usare correttamente le parole vulva e vagina, dunque, significa percorrere la strada giusta per imparare a conoscere il proprio corpo,  per aiutarsi nell’acquisizione di consapevolezza e per volersi bene. Anche perché, come vi spieghiamo in gallery, chi le usa come sinonimi commette davvero un grave errore, trattandosi di due cose completamente diverse!