L’aveva detto Rocco Siffredi, ma ora la scienza lo conferma: all’università di Radboud a Nimega, nei Paesi Bassi uno studio ha rivelato che il sesso è migliore quando lei è brutta.

Davanti ad una donna molto bella infatti, o una di cui l’uomo è decisamente innamorato, il rischio di una performance deludente è molto alto. Con una donna normale, oppure più vecchia, il risultato è matematicamente garantito, poichè l’uomo si libera più facilmente dallo stress e dall’ansia.

Sta proprio nel deficit d’attenzione e nel turbamento provocato dal confronto con una donna stupenda, lo stress dell’ansia da prestazione che manda in tilt gli ormoni maschili ai quali potrebbe non restare che la strada del farmaco.

Attraverso il test di Stroop, strumento classico per lo studio psicologico dei livelli di concentrazione che consiste nell’associare colori e parole, gli scienziati olandesi hanno rivelato che anche solo la semplice presenza in webcam di una bella ragazza attentamente concentrata su di loro ha ridotto il punteggio dei soggetti studiati. 

“Gli ormoni da stress da una parte possono confondere, dall’altra inibiscono la risposta sessuale da tempo osserviamo nei nostri pazienti di tutte le età che può essere più facile fare sesso con una compagna il cui giudizio importa poco, magari perché bruttina, rispetto alla crisi di fronte a una donna perfetta”spiega Emmanuele A. Jannini, segretario generale della Società italiana di endocrinologia.

Più la compagna è in gamba e bella più i maschi fanno flop.

Non sarà una razionalizzazione un po’ troppo sbrigativa della vulnerabilità umana?

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