Perché e come uomini e donne usano il profilattico in maniera differente
Studi hanno scoperto che gli uomini tendono ad usare il profilattico quando non sono motivati ad avere una relazione, esattamente il contrario delle donne.
Studi hanno scoperto che gli uomini tendono ad usare il profilattico quando non sono motivati ad avere una relazione, esattamente il contrario delle donne.
Sempre più spesso si parla di sessualità consapevole, di rapporti sicuri e dell’importanza dell’utilizzo di precauzioni per evitare gravidanze indesiderate e malattie sessualmente trasmissibili. Uno dei metodi migliori è senza dubbio il profilattico: semplice da usare e sempre disponibile – basta averne uno con sé, oppure procurarselo all’occorrenza è molto facile. Inoltre garantisce una buona efficacia nel prevenire il contagio da malattie e l’instaurarsi di una gravidanza non desiderata.
Ma come viene utilizzato il profilattico? Non in senso stretto, naturalmente. Ciò che più interessa è capire in che modo i ragazzi e le ragazze decidano di farne uso oppure no, sulla base di quale ragionamento. Quando due persone si incontrano e scatta tra di loro un desiderio sessuale, come affrontano il tema delle precauzioni? Il sessuologo Ian Kerner ha affrontato il tema per la CNN, portando alla luce i risultati di uno studio molto interessante, pubblicato nel marzo 2019 sul The Journal of Sex Research.
I ricercatori Shayna Skakoon-Sparling e Kenneth M. Cramer hanno condotto uno studio analizzando il comportamento di alcuni ragazzi messi di fronte a uno scenario in cui avrebbero potuto avere un rapporto sessuale con un nuovo partner. L’obiettivo era quello di capire in che modo il sesso dei partecipanti, il loro orientamento sessuale e il loro coinvolgimento sentimentale potessero influire sulla loro predisposizione a correre maggiori rischi rinunciando all’uso del profilattico. La ricerca ha coinvolto 177 donne eterosessuali, 157 uomini eterosessuali e 106 uomini omosessuali, tutti di età compresa tra i 18 e i 25 anni, non impegnati in una relazione stabile.
I risultati hanno dimostrato come il desiderio di stringere un rapporto sentimentale più stretto con il nuovo partner influenzi in maniera diversa gli uomini e le donne nell’affrontare il tema del sesso sicuro. I dati suggeriscono infatti che le donne eterosessuali siano più predisposte a rinunciare al profilattico, e quindi a correre più rischi, se hanno una maggior motivazione nell’instaurare una relazione seria. Al contrario, gli uomini eterosessuali che non sono particolarmente interessati ad avere una relazione a lungo termine con la nuova partner sono maggiormente propensi ad adottare comportamenti a rischio.
Per quanto riguarda invece gli uomini omosessuali, si è verificato che il loro comportamento in tema di sicurezza sessuale si attesta a una via di mezzo rispetto a quelli già analizzati. Lo studio ha infatti dimostrato come i ragazzi che vogliano instaurare una relazione gay siano più predisposti a parlare dell’utilizzo del profilattico, scegliendo consapevolmente insieme se adottare misure di sicurezza per evitare il rischio di malattie sessualmente trasmissibili oppure no.
Questa “trattativa” contiene al suo interno però un’insidia pericolosa. Perché con l’avvento della profilassi che azzera la viralità del virus o della PrEp, la pillola quotidiana che aiuta a prevenire l’Hiv, sembra che, previ accordi, si sia legittimati a non usare il profilattico. Il punto però, come già detto, è che non esiste solo l’Aids e infatti le altre malattie sessualmente trasmissibili sono in aumento.
In realtà, indossare il profilattico prima di avere un rapporto sessuale dovrebbe diventare la normalità. Si tratta infatti di un gesto che permette di ridurre notevolmente il rischio di una gravidanza indesiderata e quello di contrarre qualche malattia trasmissibile per via sessuale. E, val bene ancora una volta ricordarlo, non c’è solo l’AIDS a cui prestare attenzione. Anche in una relazione monogama, dove ambo i partner sono sicuri di non essere positivi all’HIV, c’è infatti il pericolo di incappare in altre malattie sessualmente trasmissibili, potenzialmente molto pericolose.
Sifilide, gonorrea, clamidia, HPV (Papilloma virus), herpes, epatite B: queste sono solo alcune delle patologie che si possono contrarre praticando sesso non sicuro. Vale davvero la pena rischiare? Alcuni ragazzi lamentano problemi nell’indossare il profilattico, generalmente l’incapacità di mantenere l’erezione a causa della ridotta sensibilità al pene. Ma nella maggior parte dei casi non si tratta di un problema dovuto all’uso del profilattico, bensì al disagio e all’ansia da prestazione che scaturiscono, ancora una volta, da un’erronea concezione del sesso sicuro.
Utilizzare metodi contraccettivi come il profilattico non deve infatti essere visto come un ostacolo fisico al piacere sessuale, bensì proprio il contrario. È un atto d’amore nei propri confronti e in quelli del partner, il voler preservare la propria e altrui salute da malattie che possono essere trasmesse durante il sesso.
Web editor, amante della lettura e degli animali. Nata e cresciuta nelle Marche ma espatriata in Piemonte, vivo con i miei 3 gatti (e un marito) e scrivo per passione di gossip e televisione.
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