Contrariamente a quanto pretende la convenzione tradizionale, ci sono sempre più uomini che decidono di prendere il cognome della moglie, ma quello che non ci si aspetterebbe è che possa diventare fonte di problemi, in tutti gli ambiti, da quello familiare a quello sociale passando per quello lavorativo. Nel XXI secolo saremmo portati a credere che ci sia una maggiore apertura mentale, ma purtroppo non è così; dobbiamo ammettere però che il primo passo verso il cambiamento è condividere le proprie esperienze per dare al mondo un diverso punto di vista ed è questo che hanno deciso di fare Wayne e Wyn che hanno scritto alla BBC per raccontare quanto sia stato difficoltoso prendere il cognome delle loro rispettive mogli.

La storia di Wayne

cognome moglie
fonte: http://www.bbc.com

Wayne ha sposato la sua attuale moglie Debbie nel 2016 e aver deciso di prendere il cognome della moglie gli ha causato non pochi problemi con la famiglia e al lavoro. Wayne ha preferito essere lui a prendere il cognome della moglie (e non il contrario come viene fatto abitualmente) perché Debbie aveva una figlia da una precedente relazione e la ragazza non voleva cambiare il suo cognome perché si sentiva a disagio, soprattutto pensando alla scuola. Wayne ha compreso la situazione ed ha pensato di prendere il cognome della moglie, in modo che tutta la famiglia avesse lo stesso e che la figlia di Debbie si sentisse più a suo agio.
La famiglia di Wayne ha saputo solo in un secondo momento della scelta del figlio e quando genitori e fratelli lo hanno scoperto non hanno reagito bene: il padre di Wayne ha detto che è stato come “aver preso uno schiaffo in faccia”. Wayne gli ha risposto che per lui un cognome valeva l’altro, non era niente di importante e che per prima cosa veniva la felicità della sua famiglia. Il suocero ha invece apprezzato la decisione di Wayne, dato che ha pensato per prima cosa al bene della moglie e della figliastra mettendo da parte inutili convenzioni.

Questo è stato solo il primo dei suoi problemi perché Wayne ha avuto non pochi problemi anche a lavoro. Alla notizia del cambio cognome il suo capo si è infuriato perché secondo lui la gente avrebbe pensato che si trattasse di un matrimonio gay.

“La reazione più inaspettata è arrivata dal mio capo a lavoro. Gestisco alcune proprietà immobiliari, ho un centinaio di clienti in affitto che vivono in diversi condomini. Quando uno dei miei capi ha saputo che avevo preso il cognome di mia moglie si è arrabbiato molto, mi disse che avrei dovuto parlarne con lui prima di prendere la mia decisione. – racconta Wayne. La sua preoccupazione è che la gente avrebbe potuto pensare che avessi fatto un matrimonio gay e che questo avrebbe avuto ripercussioni sul business e sui clienti. Per questo mi ha chiesto di chiarire in calce alle mie email che avevo sposato una donna, dato che ci sarebbe stato un cognome diverso dal mio. Mi sono sentito offeso ed emarginato ma fortunatamente il responsabile delle risorse umane mi ha detto che non era necessario fare quanto richiesto dal mio capo”.

L’uomo ha riscontrato anche problemi burocratici: in banca per esempio il cassiere ha sollevato delle critiche per l’inaspettato cambio del cognome, tanto da dover sollecitare il direttore della filiale per poter procedere con le operazioni richieste da Wayne.

La stora di Wyn

cognome moglie
fonte: http://www.bbc.com

Wyn ha sposato Katy nel 1989 e all’epoca prendere il cognome della moglie era davvero inusuale. Wyn era figlio di genitori divorziati, quindi prendere esclusivamente il cognome della moglie sarebbe stato visto dai fratelli come rinnegare la propria famiglia. Wyn ha quindi deciso di tenerli entrambi e di dare il doppio cognome anche a suo figlio.
L’uomo ha deciso di usare subito il suo nuovo cognome e con suo grande stupore, banche, ufficio del passaporto e le autorità che rilasciano la patente di guida hanno cominciato a dargli più grattacapi di quanto avesse potuto immaginare.

Wyn lavora nel settore farmaceutico e dovendo partecipare a congressi e seminari si trova molto spesso a dover compilare moduli dove viene richiesto anche il cognome da nubile. “Più di una volta mi è capitato di essere stato inserito in sessioni di sole donne perché avevo inserito il mio nome da celibe e gli organizzatori hanno dedotto che il mio nome “Wyn” fosse un nome da donna”, ha dichiarato Wyn.

“Mia moglie Katy pensa che io abbia fatto una cosa dolcissima a prendere il suo nome. Noi abbiamo 53 e 52 anni e non conosciamo nessuno che abbia fatto la stessa cosa, Mi chiedo se sia una questione di età, le persone con più di 35 anni sono solitamente più tradizionaliste invece nostro figlio di 20 anni ritiene che sia stata una cosa normale. Nonostante sporadici disguidi burocratici e alcuni commenti stupidi non mi pento assolutamente di aver preso il cognome di mia moglie, non è stato affatto un sacrificio e sono contento di aver reso felice la mia Katy”.

 

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