Primo appuntamento: gli errori da evitare
Vediamo insieme i risultati di una recente ricerca su fatidico primo appuntamento!
Vediamo insieme i risultati di una recente ricerca su fatidico primo appuntamento!
Una recente ricerca su un campione di più di 2000 persone (da leggere e studiare bene!) ha svelato alcuni retroscena del fatidico primo appuntamento.
E sicuramente tutti noi vogliamo assolutamente evitare di commettere passi falsi e quindi comprometterne la prima buona impressione, no?!
Il meccanismo ormai lo conoscono tutti: incontriamo qualcuno che ci piace, scambiamo due chiacchiere e poi dalla bocca, in automatico, escono sempre quelle delle paroline che sembrano avere vita propria: “ti va di uscire insieme una sera?” oppure “sabato pensavo di andare al cinema, vieni con me?”, “pranziamo insieme?”.
Ma dopo i primi secondi di entusiasmo, una volta rimasti soli, a quanti non è capitato di pensare “ed ora?!”.
Eh già… perché sicuramente anche i più sicuri e convinti, al momento della prima uscita hanno almeno un pensiero sul disperato andante del tipo: “e se mi dà buca?”, “e se inciampo e cado?”, “e se le parlo della Roma ed invece è della Lazio?”, “la saluto con una stretta di mano, con un abbraccio o con un bacio?”.
È una situazione molto più diffusa di quel che si creda e lo conferma la ricerca condotta da eDarling che svela quali sono gli errori da evitare in occasione di questo momento cruciale.
I consigli per le donne
Che impressione vogliamo lasciare su di lui durante il primo appuntamento?
È meglio fare la figura della donna tradizionalista oppure possiamo provare ad stupirlo con un atteggiamento più “aggressivo” e “moderno”?
Dai dati della ricerca, il consiglio più importante per le donne è quello di non prendere l’iniziativa. Rilassiamoci e lasciamoci corteggiare come meritiamo perché il 72% degli uomini intervistati ha dichiarato che preferisce prendere l’iniziativa e proporre la prima uscita insieme.
Scopriamo infatti che gli uomini italiani continuano a privilegiare un corteggiamento tradizionale ed il 93% del campione femminile si aspetta effettivamente che sia proprio lui a fare il primo passo. Una donna intraprendente può anche risultare intrigante agli occhi di un uomo ma fondamentalmente se sono secoli che l’uomo ha un ruolo predominante, ci sarà un motivo!
Ed è perché gli piace! Ed allora facciamoglielo fare perché tanto, sotto sotto, anche noi adoriamo l’essere coccolate!
Altra nota dolente: al momento del conto, chi paga?
Anche in questo caso, gli italiani continuano ad essere gentiluomini: il 90% del campione si mostra premuroso e galante perché dichiara di voler pagare il conto. E le donne approvano perché a detta del 65% di loro, sono d’accordo che sia lui a pagare, in particolar modo se l’invito è partito da lui.
Ed io aggiungerei anche un altro elemento: è giusto che paghi lui perché guadagna sicuramente più di noi! E’ un dato scandaloso ma che può anche portarci questi vantaggi!
E come salutarsi a fine serata?
I principi base della PNL e della prossemica ci ricordano che il nostro atteggiamento non-verbale invia sempre un messaggio all’altro: un semplice “ciao” ha un significato ben diverso da un abbraccio, un bacio sulla guancia o addirittura un bacio.
Per il bacio magari aspettiamo ma se la serata è stata piacevole e siamo state veramente bene, perché non essere sincere con un saluto ad hoc?
Allora scartiamo il “ciao” e la stretta di mano e salutiamolo con il classico bacio guancia-a-guancia: esattamente la metà del campione della ricerca (sia femminile che maschile) ha infatti sottolineato di preferire questa modalità più rispettosa e meno equivocabile, anche come dimostrazione che comunque c’è il desiderio di rivedersi.
I consigli per gli uomini
Lasciate che sia Jude Law a fare il latin lover in “Alfie” oppure Will Smith in “Hitch”, impersonare una parte che non calzate a pennello… vi fa perdere tantissimi punti!
Mostratevi gentiluomini con altri atteggiamenti: oltre al cederle il passo all’ingresso del ristorante ed a pagare il conto, apritevi e parlate di voi! Il 31% delle donne intervistate infatti ha sottolineato di preferire di gran lunga gli uomini in grado di intavolare un’appassionante conversazione su di sé, sugli aspetti che vi rendono speciale, sulla vostra vita personale, sulle vostre scelte… Per quanto una donna voglia mostrarsi indifferente, in realtà ha sempre una certa “profondità” congenita e quindi il desiderio di conoscere l’uomo che hanno di fronte, prevarica spesso su tutto.
Quindi non vi nascondete e cercate di raccontarvi in modo spigliato e spontaneo!
Altro elemento importantissimo (e che offrirà un’altra preziosa informazione alla vostra lei): decidete in anticipo dove andare.
Farvi trovare impreparati, senza idee o fautori dell’improvvisazione non depone a vostro favore.
Quindi armatevi di santa pazienza, comprate una guida gastronomica e scegliete il ristorante più adatto… chiaramente levandovi dalla testa che possiate organizzare una cena a casa vostra!
“L’attesa del piacere è essa stessa il piacere” diceva Gotthold Ephraim Lessing…
Nessuna delle donne intervistate nella ricerca ha infatti scelto l’opzione “a casa sua” come luogo del primo appuntamento, preferendo invece una caffetteria (54% delle donne) oppure un ristorante romantico (26%).
E come comportarsi i giorni seguenti?
Il 55% delle donne ha risposto che invia volentieri un messaggio di ringraziamento per la bella serata trascorsa insieme ma poi hanno anche confermato una cosa nota a tutti: solo il 2% del campione femminile ha ammesso che proporrebbe per prima un altro appuntamento.
Quindi non restate imbambolati nell’attesa di un invito esplicito tramite sms, telefonata oppure messaggino in chat!
Continuate ad esser galanti e, se avete avuto abbastanza dimostrazioni di interesse, cogliete al volo l’occasione ed invitatela nuovamente. Chiaramente da qui a diventare uno stalker, ce ne passa! Quindi condite il tutto con rispetto e sano buon senso!
Cristinacolantuono@gmail.com
Esperta in Psicologia Giuridica, si occupa di terapie individuali e familiari e offre supporto sulle seguenti tematiche: relazioni di coppia, sessualità, affidamento, divorzio, mobbing, abuso sessuale, disagi psicologici (ansia, de...
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